lunedì 22 febbraio 2010

DICIOTTESIMA GIORNATA: COMMENTO

Sabato 20 Febbraio 2010 - Campo di Rosciano - Ore 17:00

Polisp. Tre Ponti - A.C. Mengaroni : 3 - 3

Il Menga inciampa, ma non cade: a Rosciano è pareggio.

Spesso si dice che una squadra forte si vede quando, pur giocando male, riesce a non perdere.

Bene, nonostante una pessima prestazione, il Mengaroni dimostra orgoglio e bravura recuperando una partita che sembrava spacciata, rischiando quasi di vincerla: per questo va riconosciuto merito ai ragazzi di avere grande cuore e forte determinazione.

Ciò che invece il Menga deve rimproverarsi è l’approccio alla gara, troppo timido e insicuro, che permette ai padroni di casa di schiacciarli per quasi tutto il primo tempo nella loro metà campo.

La cronaca della gara vede un Mengaroni con qualche assenza subito in vantaggio dopo pochi minuti: Marconi, man of the match, sigla un fenomenale gol dalla tre-quarti, defilato a destra, con una parabola imprendibile per il portiere che va ad infilarsi all’angolo alto opposto.

Tre Ponti nei primi dieci minuti è inconsistente e remissiva, il Menga crede di poter giocare con un filo di gas e si illude di aver già scritto l’incontro, ma sciupando clamorosamente la palla del 2-0 smette praticamente di giocare. L’ingresso in campo di due nuove pedine tra i locali cambia l’inerzia: i fanesi alzano il baricentro e diventano sempre più pericolosi, mentre il Menga è incapace di cambiare marcia e rimane costantemente con la “prima” inserita.

Nel giro di poco gli ospiti sono ricacciati nella loro metà campo, bassi, con le idee poco lucide e con le gambe molli; Tre Ponti gioca in velocità e con qualche triangolo ben assestato taglia in due la difesa del Menga. In questo modo, in 5 minuti, i locali segnano due gol, con i menghini fermi a guardare gli avversari.

Il primo tempo si chiude quindi sul 2-1 per Tre Ponti, ma nella ripresa la musica cambia poco, perchè arriva subito anche il terzo gol ad affondare il già precario umore degli ospiti.

Ma è qui che il Mengaroni inizia la sua partita. Quando tutto sembra perduto, ancora Marconi pesca il coniglio dal cilindro: stop e destro al volo da fuori area che scende preciso alle spalle del portiere. Ecco la scossa che accende la partita, ecco il Menga che conosciamo. Le fila si serrano, la squadra torna a spingere, alta, volitiva e combattiva su ogni palla, i risultati sono immediati: Sebastiani si impadronisce con caparbietà di un pallone al limite dell’area, colpisce di sinistro e sigla il pareggio, grazie anche ad una deviazione della difesa.

Ora, a dieci dal termine, la partita è molto emozionante, il Menga cerca la vittoria, Tre Ponti si chiude e riparte in velocità. Le occasioni si sprecano, l’arbitro perde completamente la bussola, smettendo di fischiare e sorvolando su ogni contrasto, il Menga sbaglia qualcosa di troppo sotto porta e protesta per un rigore più che solare (mentre Tre Ponti, da par suo, può reclamare nel primo tempo un fallo da ultimo uomo con espulsione del portiere), i locali sfiorano il vantaggio in contropiede, sempre sventato da un attentissimo Righi che vola a spolverare le ragnatele tra i pali.

Così, tra concitazione e rapidi cambiamenti di fronte, il direttore di gara manda tutti sotto la doccia senza concedere nemmeno un minuto di recupero e ufficializzando il 3-3 finale.

Il Menga porta a casa un buon punto in un incontro che si era messo malissimo, ma non deve perdonarsi il pessimo approccio alla gara: regalare con remissività agli avversari più di un tempo, d’ora in avanti, può costare molto caro.

In attesa di sapere gli altri risultati, viene quindi sprecato questo primo match-ball per chiudere definitivamente il discorso qualificazione e soprattutto è persa la ghiotta occasione di riportarsi in vetta, dopo la sconfitta in questa giornata di Fano2.

Complimenti alla squadra per la reazione e la caparbietà, ma bisognerà fare molto meglio se si vogliono mantenere le aspettative di inizio stagione. Già dal prossimo scontro al vertice.

Forza Menga!!


1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie