lunedì 25 gennaio 2016

Commento Undicesima Giornata

Gol e brivido, il Menga è campione d'inverno.

A.C. Mengaroni - Samb :  3 - 2

A Villamarina va in scena l'ultima giornata d'andata, con le inseguitrici che hanno rallentato e con l'occasione per il Menga di tornare solitario in vetta.
E in effetti la squadra scende in campo col piglio giusto, cercando di rimanere compatta, corta, e andando a pressare alto con un buon ritmo.
Dopo qualche minuto di equilibrio sono subito i ragazzi di casa ad avere l'occasione di passare in vantaggio, e dopo un paio di tentativi falliti prima da Verdo e poi da Sega, è Pollo a rompere gli indugi: dalla sinistra si accentra leggermente e da appena dentro l'area trova un destro a giro sul secondo palo, su cui nulla può l'estremo difensore. 1-0.
Dopo appena 15' di gioco è ancora Pollo ad andare a segno. Palla al piede salta 2 uomini con un grande slalom, entra in area e di punta trova di nuovo l'angolo lontano: splendida rete e partita in discesa.
Sembra ormai filare tutto liscio, il Menga è in controllo e la Samb frastornata, così gli spazi a centrocampo si aprono e permettono ai ragazzi di casa di essere molto pericolosi. Il 3-0 arriva al 23° quando Vetri dal fondo pesca bene Sega tutto solo sulla trequarti, "Moto perpetuo" mette giù la sfera, avanza di poco e colpisce direttamente in porta: il tiro è preciso, il portiere rimane sorpreso e soprattutto battuto.
Sembra non esserci partita, ma, si sa, in questo sport non si vive mai tranquilli. Il Menga cala leggermente l'attenzione e allenta le maglie, specialmente a centrocampo. La Samb continua crederci e riesce a costruire alcune occasioni pericolose, sventate da buoni interventi in extremis della nostra retroguardia e di Ale.
Il Menga tiene immutato il risultato fino al riposo, ma l'avvio della ripresa desta molte perplessità, con la Samb troppo pericolosa e troppo presente in avanti. Eccesso di sicurezza? Errata idea di aver già vinto? Entrambe sicuramente, ma ancora di più le telecamere a bordo-campo, che abbiamo ormai capito essere poco gradite al Menga e funeste portatrici di sfiga.
Scherzi a parte, i ragazzi di casa si complicano decisamente la vita con 10 minuti iniziali di confusione e mollezza. Anche l'arbitro ci mette molto del suo, dopo un primo tempo già non convincente, con una ripresa da brividi, non fischiando falli evidenti e sbagliando numerose decisioni.
Su una di queste, con un fallo netto non fischiato a favore del Menga, riparte l'azione della Samb che le permette di riaprire la gara. Ma l'errore decisivo è di Vetri, che purtroppo sbaglia l'intervento su conclusione non irresistibile dal limite dell'area: 3 - 1.
Il clima si scalda e gli animi si accendono, il Mister di casa (che altro non è che quel pirla che scrive) viene allontanato dal campo contribuendo ancor più ad aumentare il livello di caos, invece di riportare calma e lucidità. Tant'è che dopo poco l'arbitro concede un discusso rigore per mani in area: su conclusione ravvicinata, Grasso viene colpito al braccio e il direttore non ha dubbi (noi molti, vista l'involontarietà del gesto) mandando l'attaccante sul dischetto: Ale indovina l'angolo, ma non arriva sulla palla, al 20° della ripresa arriva il 3-2 e anche tanta paura.
Di solito queste partite si finisce per pareggiarle, o addirittura per perderle. Quando la testa va in tilt anche le cose più semplici si fanno complicate e se prima tutto riusciva bene, poi niente va a buon fine.
Ma il grande merito del Menga è quello di rimanere concentrato e lucido, ritrovare compattezza dopo i 2 gol avversari e non sfaldarsi. Con ordine e diligenza la squadra si ritrova, ma forse non si era mai persa, e gestisce bene la palla. La Samb non smette di crederci, però è forse il Menga ad avere qualche buon contropiede sul finale, chiudendo la gara nel migliore dei modi, blindando il 3-2 e portando a casa i 3 punti.
Al triplice fischio il Menga è campione d'inverno, titolo tanto effimero quanto inutile, ma significativo almeno del buon lavoro svolto fin qui dalla squadra, che merita di certo complimenti e applausi.
Mentre il Menga può gioire in campo, purtroppo fuori c'è una città che piange.
L'incidente del Curvone ha lasciato il segno. Nodo in gola e cuori spezzati.
Possiamo solo unirci al dolore delle famiglie e degli amici, e restare in silenzio.
Forza!

lunedì 18 gennaio 2016

Commento Decima Giornata

La reazione non basta, il big match di Villamarina finisce in parità

A.C. Mengaroni - Le Iene :  2 - 2

Bella gara tra le prime due del girone, sentita e combattuta fino all'ultimo secondo. Un buon Menga va vicino alla vittoria, ma negli ultimi minuti rischia una cocente beffa. Pareggio giusto, che accorcia la classifica in testa, ma consegna a entrambe un punto importante. Primo pari stagionale in campionato per i biancoblu.

La gara inizia abbastanza contratta, il ritmo è molto basso da ambo i lati, probabilmente per il timore di non scoprirsi e non concedere niente all'avversario. Le fasi difensive sono accorte e puntuali, ma il Menga ha spesso il difetto di adattarsi al ritmo di gioco avversario e anche in questo caso, invece di sciogliere le briglie e aggredire, decide di procedere ad andamento lento, giocandosela a scacchi.
La partita scivola via ostica ed equilibrata, non ci sono grandi palle-gol, né grandi fiammate. Le possibili occasioni arrivano da giocate estemporanee, rimpalli, calci da fermo o palle vaganti. Sono forse le Iene a creare qualcosa in più in avanti, ma in tutte le occasioni Vetri si dimostra rapido e attento, tra i pali e anche in uscita.
Si dice che in queste circostanze solo le grandi giocate possano rompere l'equilibrio, e infatti così è intorno al 30° minuto, quando l'attaccante avversario controlla bene spalle alla porta, si sposta la palla rapidamente sulla propria destra e colpisce al volo di sinistro da appena dentro l'area, incrociando e infilando la sfera sotto la traversa. Bel gol e  Menga sotto 0-1.
Il tabellino non cambia fino alla sosta e nemmeno l'andamento della gara, segnata da grande equilibrio, poche giocate offensive e una lotta continua a centrocampo.
Al Menga serve una scossa per cambiare l'inerzia del match e per fortuna questa arriva subito a inizio secondo tempo. Dopo appena 7 minuti di gioco è Berto a suonare la carica: da rimessa laterale riceve dentro l'area vicino alla linea di fondo, protegge bene la sfera, si guadagna lo spazio per il movimento e con una piroetta fulminea si gira e calcia sul primo palo. Il portiere viene colto di sorpresa e non respinge il tiro, la palla si insacca e il pari è realtà, 1-1.
Il Menga, rincuorato dal gol, alza il ritmo e diventa più aggressivo. Sulle ali dell'entusiasmo e della rabbia si fa più pericoloso, riuscendo a sfruttare meglio gli spazi in avanti. Non arrivano occasioni troppo limpide, ma è evidente che il vento è cambiato e l'inerzia della partita ha una nuova direzione.
Le Iene comunque restano sempre squadra forte e pericolosa, infatti difendono duro e ripartono decisi, arrivando un paio di volte a conclusioni insidiose. Su una di queste Vetri compie un vero miracolo, buttandosi su una palla deviata dalla difesa che aveva già cambiato direzione: risposta da campione dell'estremo difensore bianco-blu e risultato salvo.
Intorno al 20° il buon momento del Menga si concretizza con il raddoppio. Turro, in posizione di pivot alto, viene imbeccato bene in profondità e defilandosi sulla destra arriva alla conclusione. Il portiere respinge, ma Trenitalia Verdini arriva come un falco bruciando il proprio marcatore e ribattendo in rete. 2-1 Mengaroni!

Ora il Menga si esprime meglio e gli avversari cominciano ad innervosirsi: è il momento per chiuderla e ci sono i presupposti per farlo, bisogna spingere e continuare a pressare, difendere duro e ripartire con rabbia. La gara sembra prendere una buona direzione, ma contro squadre così ben attrezzate non si può mai abbassare la guardia, perché in ogni momento possono fare male.
E purtroppo al 29° le Iene trovano il pari. Su punizione da fuori area, defilata sulla nostra sinistra, il tiratore calcia male, la traiettoria è sbilenca e diretta verso il fondo dalla parte opposta, ma un avversario in area riesce a stoppare la sfera e a servire un compagno al limite dell'area, che in corsa impatta bene e infila nell'angolo basso.

Mancano poco più di 5 minuti e sul 2-2 può succedere di tutto. Entrambe le squadre vogliono vincere, ma proprio nel finale sono gli ospiti ad andare vicino al colpaccio, trovando un incornata perfetta su corner. Solo un provvidenziale Segarelli, a Vetri ormai battuto, riesce a respingere sulla linea di porta blindando il risultato e le coronarie del mister.
Finisce la gara dopo poco, con un punto a testa che forse in classifica non entusiasma nessuna delle 2 formazioni, ma che sicuramente regala a entrambe la consapevolezza di avere mezzi e capacità per combattere e vincere ogni partita.
Quello di oggi era un match difficile, diventato ancora più duro dopo lo svantaggio. Ma con carattere e determinazione la squadra ha ribaltato il risultato dimostrando di avere attributi e qualità.

Ora dobbiamo continuare su questa strada, con passione e impegno, gioia e grinta, per regalarci una stagione degna dei nostri sogni. Avanti così ragazzi!
Forza Mengaroni!!

lunedì 11 gennaio 2016

Commento Ottavi di Coppa

Come la paperella. Menga fuori!

Pantano - A.C. Mengaroni :  2 - 1

Tanto tempo fa, quando la gioventù bruciava in noi e si giocava un giorno sì e l'altro pure, ricordo un'occasione in cui con i compagni si discuteva di pallone, e mentre si commentavano scialbe prestazioni personali, cercando i più disparati motivi e chissà quali strane ragioni sovrannaturali che avevano portato ad una sconfitta, un noto allenatore pesarese intervenne illuminando la nostra discussione, nel suo indimenticabile e folkloristico accento, e apostrofò uno di noi con parole argute e sentenziose, così chiare e cristalline che non si poté ribattere alcunché. 
Semplicemente il mister gli disse: "Eh, ti pesa il culo, paperella!!"

Il Menga del nuovo anno saluta la Coppa di Lega agli ottavi, sconfitto da una buona Pantano, dando l'impressione, pensando all'incedere goffo delle papere, che il culo sia molto pesante. A dirla tutta anche la testa non è sembrata del tutto leggera, dovendo commentare una partita certamente equilibrata e combattuta, dalla quale sono però emerse non solo difficoltà atletiche, ma anche scarse concentrazione e determinazione. Evidentemente il panettone, e quant'altro abbia "garnito" le nostre serate, non è stato ancora smaltito del tutto.
Sull'improbabile campo di Loreto, quasi più largo che lungo, il Mengaroni fa subito fatica a trovare distanze e posizioni, nei primi 15 minuti si assiste a ribaltamenti pirotecnici con le due formazioni sbilanciate e ripetutamente aperte ai contropiedi avversari. Mentre il Menga riparte però con lentezza e imprecisione, dando la possibilità a Pantano di ripiegare, l'avversario sembra più incisivo e arriva un paio di volte a ottime conclusioni. Se prima la mira degli attaccanti di casa non è buona, solo una grande parata di Vetri riesce poi a sventare il gol.
Il Menga comunque spinge, seppur in maniera disordinata, e nonostante i tantissimi palloni persi in avanti riesce a trovare il gol del vantaggio a metà del primo tempo, con una buona conclusione di Sega alla ricerca dell'angolo alto alla sinistra del portiere. Pietrucci riesce a toccare soltanto, correggendo forse ancor meglio la traiettoria, che diventa vincente.
Ci si aspetta che i biancoblu, forti dello 0-1, crescano nel gioco e trovino ordine in mezzo al campo, invece è Pantano a mostrare netti segnali di concretezza e pericolosità. I biancorossi hanno più gamba, vincono tutti i contrasti e sembrano più freschi.
Non è un caso infatti se al 32' arriva il pari. Ennesima palla persa in avanti del Menga, squadra sbilanciata e contropiede perfetto di Pantano, che in 3 contro 2 muove bene la sfera servendo l'uomo libero davanti a Vetri: 1-1.

Nella ripresa il Menga cerca di essere più accorto e compatto, ma la coperta è corta e rimanendo più chiuso, davanti si sfiora il nulla cosmico. Pantano continua ad essere più brillante, non crea pericoli evidenti, ma nelle varie zone del campo si dimostra reattivo e presente. 
Così non è il Menga al 10' della ripresa, quando l'esterno avversario salata 2 uomini sulla nostra destra, si accentra arrivando al limite dell'area e aprendo il piattone sul secondo palo trova la rete. 2-1 e Menga spettatore inerme.
Sembra auspicabile una reazione, ma nella sostanza questa non arriva. Seppur il Menga avanzi il proprio baricentro nell'ultima frazione di gara alla ricerca del pareggio, Pantano non si scompone, difende ordinata e riparte, lasciando ai biancoblu solo qualche tiro dalla distanza.
La manovra offensiva del Mengaroni è lenta, statica e prevedibile, il recupero palla è poco efficace e in troppe situazioni gli ospiti sono nettamente in ritardo sul tempo della giocata. Nella concitazione generale e in un clima abbastanza caldo, la partita si spegne sancendo l'uscita del Menga dalla Coppa.

Risultato non confortante alla ripresa dell'attività, che lascia qualche preoccupazione in vista della grande sfida di sabato prossimo e di un campionato che pian piano entrerà sempre di più nel vivo.

Se la Coppa può essere comunque una rinuncia sopportabile nell'economia della stagione, questo sacrificio deve consegnarci la consapevolezza che non si vive di rendita, che serve ancora tanto impegno, tanto allenamento, freschezza atletica e mentale per continuare il cammino al meglio.
Solo il lavoro può portarci lontano e da adesso, categoricamente, dobbiamo tornare tutti a lavorare sodo.
Rimbocchiamoci le maniche, il campionato ci aspetta. Il culo della paperella non fa per noi!
Forza Mengaroni!!