venerdì 30 ottobre 2015

Commento Prima di Coppa

Ivano uomo del destino. L'oracolo non sbaglia.

Fano2 - A.C. Mengaroni :  2 - 4

Non si scende in guerra senza il favore degli dei. E Ivano lo sa. 
Nel lungo viaggio verso l'umida piana di Tre Ponti, negli attimi in cui adrenalina e quiete scaldano il sangue prima della battaglia, il nostro fanciullo sente il peso dell'impresa.
Sa che può vincere. Sa che i suoi uomini sono in grado di sconfiggere il nemico. Ma non sa ancora cosa vogliono gli dei. E così abbandona il suo destino alle parole dell'oracolo.
Il gran sacerdote Schino interroga gli elementi intorno a sé, legge il volo degli uccelli, ascolta la voce dei venti, osserva i fondi del caffè. E alla fine intercede presso il divino, sentenziando la profezia.
"Corri Ivano, sarai l'eroe di questa impresa".

Nelle lande desolate di Fano, il Menga parte distratto. Nemmeno 5 minuti e l'attaccante avversario è solo davanti a Vetri. Ma AVVU12 si trasforma in medusa e lo pietrifica con un intervento superbo, salvando la porta biancoblu.
L'episodio suona la sveglia e il Menga comincia a macinare. Il baricentro si sposta sempre più avanti, Fano2 azzera il proprio possesso palla, costretto a lanci improbabili e a passaggi fuori misura. La pressione dei pesaresi è costante e i tentativi di rompere l'equilibrio non mancano, purtroppo la mira non è delle migliori e tutte le conclusioni si spengono sul fondo. 
Serve il guizzo del campione, serve il tocco del divino. L'eroe capisce che è il momento di trasformare la voce dell'oracolo in realtà. Ivo parte come un fulmine, si getta nella mischia con furia. 
Dopo un ottima giocata orchestrata da Sega e Burro, una palla d'oro gli viene servita dentro l'area. Il portiere lo vede, il portiere ha paura. Capisce che Ivano colpirà al volo e cerca di anticipare la parata, tuffandosi alla propria sinistra. Ma l'uomo del destino sa, gli dei sono con lui: intuisce il movimento dell'avversario e con prontezza strozza il tiro inventando una traiettoria meschina e impossibile. Il portiere è sbalordito, segue la sfera con lo sguardo, riesce a toccarla, ma sa che non può respingerla. 
La rete si gonfia, gli dei sorridono: 1-0 Menga.
Per altri 15 minuti in campo c'è solo il Mengaroni, padrone del gioco e della sfera. Gli avversari si innervosiscono, gli animi si scaldano, volano calci e insulti. Ma il saggio Baio tiene a freno i compagni irruenti, placa gli animi e riporta l'ordine in campo.
Il Mister è compiaciuto e nelle bestemmie di Mauri coglie al volo il disegno astrale, capisce il senso dell'universo, scopre il senso della vita. E sa che Baio è l'uomo giusto al posto giusto.
Infatti dopo pochi secondi il timido Baioni trasforma in gol un preciso calcio d'angolo, anticipando marcatore e portiere e segnando il raddoppio. Visto Burro?
Ci sarebbe tempo anche per triplicare, ma Turro il gigante biondo, dopo uno stop a seguire fantastico con cui taglia fuori tutta la difesa, si ritrova la palla sul sinistro e davanti al portiere non riesce a trafiggerlo come dovrebbe. Tiro respinto.
Rischiando anche un rigore contro, il Menga va al riposo in assoluto controllo. La battaglia è quasi vinta, il nemico è allo stremo e deve solo essere finito.
Ma i pesaresi oggi non hanno voglia di straordinari. L'orario di lavoro è finito da un pezzo e adesso è il momento del divano. Basta fatica: pantofole ai piedi, coperta di lana e tanti saluti a tutti.
Il Menga abbassa spaventosamente il ritmo, gli avversari prendono coraggio e l'arbitro scappella di brutto.
Così a metà ripresa viene regalato a Fano2 un bel rigorino per compensare quello negato nel primo tempo, l'attaccante realizza e la partita è riaperta: 1-2. 
Si continua a bassissima intensità fino alla fine, ma comunque soffrendo abbastanza e costruendo poco. A 5 minuti dallo scadere, su punizione contro, il gran sacerdote Schino avvisa il Mister che c'è un uomo libero al limite dell'area. Ma il Mister è solo uno strumento nelle mani degli dei e affinchè il loro volere si realizzi, occorre prendere questo gol. Così nessuno viene mandato a chiudere sull'avversario che, ricevuta palla, lascia partire un bolide nel sette che segna il 2-2.
Arriva quindi lo scadere, i rigori sembrano dietro l'angolo. 
Ma qualcuno in campo sa. Qualcuno conosce. Qualcuno sorride.
L'oracolo lo ha incensato e Ivo paura non ne ha. Di nuovo prende in mano le redini della battaglia, sfodera la spada e si getta nella mischia. Un nuovo affondo, una nuova penetrazione in area e questa volta il difensore avversario può solo colpirlo al piede. Angolo? Rimessa? Fallo? Boh! 
L'arbitro regala un altro rigore e manda sul dischetto Burro, l'uomo morbido, l'uomo così chiamato perchè non sta mai in piedi. Il saggio Baio rassicura tutti in panchina e dichiara sicuro che Burro non sbaglierà. Il bomber non lo smentisce e con freddezza riporta il Menga in vantaggio, 2-3. 
Nemmeno il tempo di ripartire a centrocampo e il risultato cambia ancora. Verdo, rottosi le palle di questo ritmo da pensionati, sgranchisce le gambe e si fa una sgambata. Dopo aver aggirato un uomo sull'esterno destra, entra in area e tira in diagonale verso il secondo palo. Il difensore non riesce a respingere e il definitivo 2-4 è segnato. 
Verdo si gira e dice a tutti: "e ci volevano 70 minuti per chiudere 'sto schifo di partita?!?"

Ma non poteva andare altrimenti. Gli dei così avevano deciso. L'oracolo così aveva vaticinato.
Ivano uomo del destino, Ivano eroe della battaglia.
Forza Mengaroni!!



venerdì 23 ottobre 2015

Commento Terza Giornata

Menga da sballo!

Real Borgaccese - A.C. Mengaroni :  2 - 4

Il Menga fa la voce grossa in quel di Tre Ponti e al cospetto dei campioni in carica abbaia con forza e soprattutto morde! 3 punti pesanti, tanto gioco e carattere da vendere: serata da incorniciare.

Il giovedì, diciamolo, è veramente un giorno indecente per giocare. Sarà che siamo vecchi, sarà che lavoriamo troppo, sarà che forse ci piace di più il divano o il bancone del bar. Ma di giovedì notte, con il  freddo e il vento, è meglio avere una birra tra le mani che un pallone tra i piedi.
Se aggiungiamo poi che il Mister è un pirla e che solo arrivato a Fano si accorge che di aver lasciato distinte e documenti al circolo, e di dover tornare a prenderli, è la volta che maledici di non aver finto un improvviso impegno e di essertene rimasto a guardare le partite di Europa League.
Un po' come ha fatto Burro, tanto per intenderci. Uomo esperto e navigato.
Ma allora bisognerà pur dare un senso a questo giovedì. Lo fa il Menga disputando un grandissimo match, dimostrando personalità, compattezza e soprattutto un buon gioco. 
Troppo facile lodare soltanto la splendida tripletta di Sega, sugli scudi va tutta la squadra: Andri, artefice di un paio di grandi interventi; una grande difesa sempre attenta e granitica, pronta a demolire il gioco avversario e a ripartire; un centrocampo di corsa, sostanza e piedi buoni, bravo in entrambe le fasi di gioco e veloce nell'innescare un ispirato Pollo, capace di tenere palla, arrivare al tiro con facilità e servire assist ai compagni.
Dopo 5 minuti il Menga è già avanti: il portiere rinvia male sui piedi di Sega, che dalla trequarti pennella senza troppi pensieri il delizioso pallonetto che vale lo 0-1. La partita è tirata e combattuta, i padroni di casa cercano di reagire, arrivano a qualche buona conclusione, ma non sorprendono la nostra retroguardia. E' invece il Menga ad essere molto pericoloso, perchè prima va vicino al raddoppio ancora con Sega, costringendo il portiere avversario ad un volo miracoloso, poi lo sfiora con una prepotente discesa di Grasso, sfortunatissimo a trovare soltanto il palo.
Nella ripresa cambiano gli uomini, ma non la sostanza. Il Menga gioca bene, tiene palla, si difende con ordine e riparte in velocità. I campioni di Borgaccio non stanno di certo a guardare: la pressione aumenta, qualche buona occasione arriva, ma gli ospiti ne escono sempre bene.
Il raddoppio del Menga sembra però vicino, Pollo sale in cattedra e si porta a spasso tutta la difesa avversaria: prima viene murato al tiro, poi regala un paio di assist al bacio non ben sfruttati da Ferro e da Capitan Gennari. Il terzo assist è però quello decisivo, quando con la leggerezza di una libellula vola in mezzo a 4 uomini, li salta e regala a Barto una palla d'oro davanti al portiere. Il Nani non sbaglia e raddoppia: 0-2 a metà secondo tempo.
La Real accusa il colpo, continua a provarci, ma senza risultati, se non quello di innervosirsi molto, arrivando ad un paio di fallacci inutili e a continue proteste con l'arbitro. Così il Menga va dritto per la sua strada, sfiorando ancora il gol sia con Schino che con Genna, e trovandolo infine con 2 punizioni battute magistralmente da Sega, che mette il mirino nel piede regalando 2 prodezze al pubblico e la sua tripletta personale al campionato. All'ultimo minuto siamo sullo 0-4, la partita è in cassaforte e la concentrazione cala di botto. 
Nei 3 minuti di recupero i padroni di casa segnano 2 reti che rendono il passivo meno pesante, che forse danno una dimensione più corretta dell'andamento della gara, ma che non mettono in discussione la bellissima prova della truppa pesarese, che porta a casa con merito il 2-4 finale.
Ora l'errore è quello di volare troppo alto. Una rondine non fa primavera e una vittoria non basta a far grande una squadra. Ci sono ancora da limare tante imperfezioni, sistemare errori, crescere nella gestione di svariate situazioni. C'è sempre da lavorare insomma, e da sudare.
Però... eh eh eh, però come godo oggi! Grandi ragazzi!
Forza Mengaroni!!

lunedì 19 ottobre 2015

Commento Seconda Giornata

Peccati di gioventù

Candelara C8 - A.C. Mengaroni :  2 - 1

Il Menga gioca, spinge, crea, ma non segna. Un Candelara attento approfitta degli errori altrui e porta a casa i 3 punti.
Nel venerdì sera di Villamarina parte meglio la formazione di casa, più pimpante e dinamica, capace di togliere qualche riferimento ad un Menga troppo distratto.
Il primo quarto d'ora scivola comunque via sul filo dell'equilibrio, fino al gol del Candelara che approfitta della blanda resistenza del Menga su calcio d'angolo: l'attaccante prima colpisce il palo poi ribatte in rete la palla vagante segnando l'1-0.
Gli ospiti, dopo una grande parata di Andri che sventa il 2-0, iniziano finalmente a macinare ritmo, complice anche un cambio di assetto dei padroni di casa, che vanno a sistemarsi proprio come il Menga si aspettava. E quindi inizia il monologo bianco-blu, non proprio segnato da una supremazia netta, ma da un'intensità e da una presenza costante in zona offensiva.
Il Menga va alla ricerca del pari e, anche se davanti manca un pizzico di fantasia e concretezza, alcune buone occasioni portano gli ospiti ad un passo dalla rete. Purtroppo la precisione sotto porta oggi latita e quand'anche si palesa, il portiere avversario si dimostra all'altezza con almeno 3 grandi interventi.
L'1-0 registrato alla sosta prosegue maledetto e imperterrito anche nei primi 20 minuti del secondo tempo. La partita non cambia, il Menga attacca, Candelara si difende e riparte in contropiede. Oltre all'imprecisione anche la sorte oggi gira le spalle agli ospiti, con 2 pali clamorosi colpiti prima da Bure e poi da Sega.
La porta avversaria sembra stregata, ma finalmente ad un quarto dal termine arriva il meritatissimo pareggio. Su una palla ribattuta, Bure si avventa con prepotenza e da fuori area buca il muro di casa con un rasoterra mancino che si infila alla sinistra del portiere.
Il gol rilancia il morale e riapre il match, il Menga dopo un lungo forcing sembra avere l'inerzia a favore, ma la stanchezza e la poca lucidità regalano un finale molto incerto, con errori da una parte e dall'altra.
A 2 minuti dal fischio finale, proprio su una brutta uscita dalla difesa, la beffa viene servita. Rimessa azzardata di Andri sui piedi di Bure, il lancio del nostro mancino viene respinto e carambola proprio sui piedi dell'attaccante, che ha molto spazio per controllare, avanzare e segnare il 2-1.
A nulla servono gli ultimi disperati tentativi per pareggiare, il recupero finisce in un lampo e il Menga si avvia mesto sotto la doccia.
Non è bastata una buona gara, un gioco volititvo, una costante presenza in avanti. E' mancata concretezza, fantasia e cinismo. E anche l'attenzione necessaria per evitare sbavature.
Anche se la sconfitta brucia, anche se i 3 punti sono veramente buttati, si sono viste comunque le basi per un bel campionato.
Dobbiamo continuare a crederci, a lavorare e a faticare insieme. Anche gli errori aiutano a crescere.
Sono solo peccati di gioventù, dobbiamo ancora diventare grandi.
Forza Mengaroni!!

lunedì 12 ottobre 2015

Commento Prima Giornata 2015/2016

Presente all'appello: alla prima campana il Menga c'è!

Futura 98 - A.C. Mengaroni :  1 - 4

Dopo 5 anni di avvii stentati, il Menga apre finalmente il campionato con una vittoria, con 3 punti importanti ed un gara positiva.
Nonostante il campo di Gimarra, storicamente avverso al palleggio a terra, le meduse pesaresi controllano il gioco da subito con un buon possesso palla, intervallato da efficaci verticalizzazioni per gli uomini d'attacco. La difesa si dimostra subito reattiva, scalando e tamponando ogni falla, rilanciando l'azione e concedendo al centrocampo la necessaria tranquillità per costruire ed inserirsi in fase offensiva.
Dopo una decina di minuti di discreto pressing, arriva il vantaggio grazie ad un ottimo spunto del bomber Mazzanti, che riceve palla in zona centrale ed entra in area defilandosi verso sinistra e prendendosi lo spazio giusto per esplodere il rasoterra sul primo palo. La conclusione è insidiosa, il portiere non è abbastanza reattivo per respingere e non può negare il gol nel debutto a Mazza, 0-1.
Il Menga continua a spingere, gli avversari cercano la profondità solo con lanci lunghi, non troppo efficaci e comunque sempre disinnescati dalla nostra difesa. Gli unici pericoli arrivano più che altro da nostri errori in fase di uscita, dove viene regalata sfera all'avversario in zone pericolose per eccessiva confidenza e qualche leziosismo di troppo.
Nonostante il buon momento, intorno al quarto d'ora viene ristabilita la parità. Il Menga esce in pressing sul portatore di palla in ritardo, 2 uomini vengono saltati nettamente a centrocampo e il Futura può arrivare al limite dell'area in superiorità. Il centrocampista serve l'attaccante sulla destra che lascia partire il diagonale vincente verso l'angolo opposto. Capitan Gennari tenta il salvataggio, ma finisce per imbucare nell'angolo. 1-1.
Nemmeno il tempo di rammaricarsi che il Menga torna avanti. Con forza i pesaresi si ributtano in avanti e la pressione porta subito buoni frutti.
Il portiere avversario si ritrova a gestire un retropassaggio spinoso, Mazza gli chiude lo spazio e l'estremo di casa calcia malamente sui piedi dell'attaccante biancoblu, per il quale è facile facile depositare in rete l'1-2.
Il Menga avrebbe altre occasioni per arrotondare il vantaggio con lo stesso Mazza e con altri tiri dal limite che escono dallo specchio. Ma l'occasione più ghiotta la divora Ferro, che a pochi istanti dal riposo salta un uomo al limite e da solo davanti al portiere calcia malamente fuori.
Si va negli spogliatoi con un risultato positivo, che andava però arrotondato e che non lascia affatto tranquilli.
E infatti nella ripresa si assiste alla reazione del Futura, reazione più di nervi che di gioco, fatta di incessanti lanci nella nostra area e di palloni buttati davanti alla faccia di Vetri, tanto imprevedibili quanto pericolosi.
La fase difensiva regge bene, con lo stesso portierone attento sulle uscite e su ogni conclusione, ma la squadra non riesce più a mettere palla a terra e ragionare. L'offensiva di casa viene interrotta comunque da qualche buon contropiede, che permette di rifiatare, ma non di segnare.
Burro ha 2 buone palle per realizzare il terzo gol, ma la prima viene spedita sul palo e la seconda viene respinta dal portiere dopo un'ottima protezione di palla e una conclusione ravvicinata.
L'equilibrio si protrae fino al 70°, nonostante il Futura abbia almeno 2 buoni tiri per il pareggio, che però spedisce alle stelle. Purtroppo proprio allo scadere si infortuna l'autore della nostra doppietta: Mazza deve lasciare il campo per una distorsione al ginocchio che preoccupa non poco. Ghiaccio e obbligata sostituzione. Speriamo di rivederlo al più presto in campo!
Negli ultimi 3 minuti di recupero il Menga chiude il match con 2 grandi spunti di Pollo. Sul primo, in contropiede, salta in velocità il proprio marcatore e fredda il portiere con un preciso destro. Nel secondo, ancora in contropiede, sfrutta bene la superiorità numerica concedendo a Bure la palla buona per concludere. Il nostro glaciale barista non tradisce l'emozione e con un sinistro chirurgico fissa il punteggio sul 4-1 per noi.
Ottimi 3 punti in trasferta per un Menga discreto, partito bene con un primo tempo volitivo, calato vistosamente nella ripresa, ma solido nel tenere distanze e marcature, e cinico nel chiudere (seppur tardi) la partita.
Il campionato sarà lunghissimo e difficilissimo, il girone è di alto livello, restiamo con i piedi per terra e continuiamo a lavorare.
In bocca al lupo Mazza, e soprattutto...
Forza Mengaroni!!