lunedì 9 maggio 2016

Commento Quarti di Finale - Partita di Ritorno

L'amaro frastuono del silenzio

A.C. Mengaroni - Pantano :  2 - 2  (4 - 6  d. c. r.)

Non ricordo, o non voglio ricordare, nient'altro.
L'unica immagine che si focalizza in testa, che emerge dal buio dove si seppelliscono delusioni e dispiaceri, che piano piano si materializza e illumina ogni cosa, è quel selvaggio mucchio di maglie blu aggrovigliate a terra. Quella massa di uomini urlanti ed esasperati, uniti in un solo abbraccio isterico, stremato, fantastico.
Non c'è nient'altro nella testa. La delusione è lì, tra le pieghe nemmeno nascoste dei minuti che passano, la rabbia e il rimpianto fanno capolino a secondi alterni, ma ogni altra immagine viene respinta e ricacciata nell'abisso.
Non voglio ricordare come e perchè abbiamo preso gol, andando in svantaggio 2 volte, o quante volte avremmo potuto mettere la testa avanti e non ci siamo riusciti. Li abbiamo sempre ripresi, con gli uomini più in forma del momento, con la forza di tutta la squadra, con il carattere, con la grinta, con l'indomabilità che ci ha spinto a crederci fino all'ultimo secondo.
E ci siamo anche illusi, con quel miracolo estremo, di avere finalmente domato la sorte, di avere il vento a favore. Il primo rigore parato ha soffiato sulla nostra fiamma, accendendo le nostre speranze, facendo bruciare il nostro ardore.
Poi tutto il resto che sparisce nell'oblio, quella dannata lotteria che tutto da e tutto toglie, noi a terra e quel fischio assordante che perfora i timpani mentre gli avversari festeggiano.
Possiamo rimproverarci molto o molto poco, dipende dai punti vista. Il rammarico più grande è non essere mai riusciti, nella doppia sfida, a battere l'avversario. Anzi, non essere mai riusciti a metterlo sotto è la nostra colpa. Non siamo mai andati in vantaggio e forse in questo caso chissà...
Ma non ha senso recriminare su quello che sarebbe potuto essere. Quello che invece è, oggi brucia, ma resta indelebile quanto in un questa stagione intensa e appassionante si è costruito. Una squadra fortissima, un gruppo fantastico, un sentimento profondo.
C'è tutto un mondo dietro, una storia, una vita fatta di gente, di amici, di sacrifici, di birre. E se ne vadano a fanculo tutti i coglioni che ci vogliono male, i detrattori che ci insultano dalle tastiere, gli invidiosi cretini che aprono la bocca con la stesso risultato di quando aprono il culo. Se ne vadano tutti a fanculo.
Nella tristezza sportiva del giorno dopo, nell'amaro frastuono del silenzio, oggi c'è quel lampo intenso che ha spaccato Villamarina, quel tuono imperioso che ha travolto tutto, quel mucchio selvaggio di maglie blu aggrovigliate a terra in un solo e potente urlo di gioia. Voglio ricordare solo questo e da questo ripartire.
Grazie di tutto ragazzi, come sempre, grazie e voi e insieme a voi, ne è valsa la pena!
Non so come, quando e perchè, ma non finisce di certo qui.
Forza Mengaroni!!

mercoledì 4 maggio 2016

Commento Quarti di Finale - Partita di Andata

Pari a Loreto, tutto nel ritorno.

Cato Bruschetteria Pantano - A.C. Mengaroni :  1 - 1

Sul fastidioso campo di Loreto si affrontano le 2 migliori difese del campionato e il risultato è una partita povera di gol e di occasioni, giocata con attenzione, con ordine e compattezza.
Il Menga parte comunque bene, con grinta e aggressività, pronto a non far giocare la squadra di casa. Proprio nei primissimi minuti questo atteggiamento porta ad una eclatante palla recuperata nell'area avversaria, Pollo si ritrova davanti al portiere, ma spreca tutto cincischiando con la sfera tra i piedi.
Poco dopo è ancora il Menga ad andare al tiro, sempre con Pollo, che però spara alto.
La squadra di casa riesce a riorganizzarsi e a sistemare le distanze in campo, la gara diventa una partita a scacchi, combattuta e tirata, dove Pantano riesce però a guadagnare qualche metro.
Forse per l'abitudine a giocare in questo campo, forse per una maggiore reattività, Pantano nella parte centrale del primo tempo pare più determinata e concreta, si difende bene e crea almeno un paio di situazioni pericolose in contropiede. Il Menga appare un po' spento e contratto, di certo attento, ma poco concreto e cattivo, anche timoroso.
Arriva come una doccia fredda intorno al 20° il vantaggio degli uomini di Donati. Palla in verticale all'attaccante che dentro l'area protegge bene, cerca l'appoggio su Borvo e lo trova. Il tiro parte rapido e pulito, Vetri non può nulla sulla conclusione: 1-0 Pantano.
Il resto del primo tempo si esaurisce senza troppe emozioni, ma con un buon contropiede ospite gettato alle ortiche e una grande parata di Pietrucci su punizione potentissima di Pollo, che mantiene il risultato invariato al fischio dell'arbitro.
Il Menga ha bisogno di una scarica di energia per non cadere nell'anonimato e nella ripresa trova questa iniezione di fiducia dalle forze fresche subentrate dalla panchina. Su tutti è Ferro a suonare la carica, giocando 20 minuti di passione e ardore, contrasti e dinamismo, cuore e furore agonistico. La squadra lo segue e il secondo tempo, dopo 5 minuti di confusione, è di marca bianco-blu.
Il Menga alza il baricentro, fa girare palla e per lunghi tratti punta l'area avversaria. Pantano però resta guardinga e ben chiusa, non lasciando occasioni agli ospiti, se non su un paio di punizioni, disinnescate ancora da un attento portiere avversario. Alcune buone ripartenze riportano i biancorossi dalle parte di Vetri, che però respinge ogni conclusione con reattività e prontezza.
Il pareggio però arriva, con un po' di fortuna, ma arriva. Il merito è di un immenso Sega che dopo aver corso come un forsennato per tutta la partita, ringhia forte sugli avversari, recupera palla sulla trequarti, va ripetutamente a contrasto, con caparbietà ruba ancora palla e dalla linea di fondo colpisce forte al centro. La conclusione viene deviata con una mano dal difensore e, prima che si possa reclamare il rigore, la sfera carambola in rete. 1-1 testardo e tenace, voluto e meritato!
Il Menga vive il suo momento migliore, avrebbe di nuovo un buon contropiede in cui Pollo potrebbe e dovrebbe fare di più, ma il suo precario equilibrio manda tutto in fumo. Fino alla fine sono gli ospiti a crederci con più convinzione, ma nei 2 minuti di recupero Pantano ritorna in avanti, trovando anche una buona conclusione in porta: Ale però sigilla ancora il risultato, rinviando tutto alla gara di ritorno.

La qualificazione verrà giocata in 70 minuti tra le mura di casa, ma il campo amico non sarà certo garanzia di successo. Servirà invece un Menga più intraprendente, di certo attento e concentrato come quello visto a Loreto, ma con furia e ardore ancora non espressi. Al Menga di ieri è mancato quel pizzico di cattiveria e cinismo che può cambiare le partite, quella sfrontatezza, quel coraggio e quella forza psicologica che trasformano una buona gara in una vittoria.
Il primo tempo di questa sfida è finito in parità, abbiamo messo le basi per giocare una grande ripresa, ora serve lo sprint decisivo per portare a casa il bottino. 
Sabato sarà battaglia, e siamo pronti. Tutti insieme.

Mengaroni paura non ne ha!
Forza Mengaroni!!