giovedì 28 febbraio 2013

Convocati Sedicesima Giornata

Sabato 2 Marzo 2013 - Campo di Tre Ponti - Ore 18:30

RC Trasporti - A.C. Mengaroni

Convocazione ore 17:10 al circolo oppure 17:50 al campo (in caso avvisate)

Convocati:

Schiara
Gabri
Diego
Mazza
Dona
Borvo
Schino
Baio
Massi
Berto
Turo
Burro
Faber

Animo ragazzi, qui c'è da correre...
Forza Mengaroni!!

Commento Quindicesima Giornata

Brutti ma buoni... 3 punti e poco altro.

Dinamo Trulla - A.C. Mengaroni :  3 - 5

A volersi accontentare, si può dire che il Menga ieri sera ha affrontato una squadra abbastanza in salute, di certo più in condizione di qualche tempo fa, con individualità diverse rispetto alla partita di andata, e nonostante tutto ha portato a casa una buona vittoria, 3 punti importanti per la classifica e dimostrato di poter ribaltare il risultato in qualunque momento, reagendo con carattere alle difficoltà.
A voler essere pignoli, però, dobbiamo scavare in profondità e cercare, oltre alle belle apparenze, problemi tattici, fisici e mentali che stanno segnando in negativo le ultime uscite della squadra, costringendola spesso ad inseguire e a subire troppe volte gli attacchi avversari.
Il Menga ieri sera a 10 minuti dal termine perdeva 3-1, nessuno avrebbe scommesso un euro sulla nostra vittoria, eppure con una pazza rimonta la squadra ha saputo ribaltare completamente il risultato. Che cosa non ha funzionato nei primi 60 minuti? Che cosa non sta andando in queste ultime uscite? Vediamo.
La difesa gioca molto bene in fase di chiusura, altre squadre in certi momenti di pressione avrebbero subito carrette di gol, noi reggiamo l'impatto e facciamo muro. Bene. Ma latitiamo decisamente quando il gioco va costruito, quando dobbiamo ripartire, quando invece di cercare il compagno vicino o di portare palla ci rifugiamo in un più sicuro, ma meno utile, lancio lungo verso il nulla. Subendo troppo il gioco avversario, poi, i nostri terzini non riescono a supportare il centrocampo, si devono appiattire sulla linea difensiva, lasciando la linea mediana priva di un aiuto fondamentale. La mancanza di lucidità nelle fasi di pressione altrui, infine, ci porta a giocare in affanno e a commettere errori banali (ieri sera ben evidenti) che regalano gol agli avversari.
Ma se la difesa gioca costantemente sotto pressione, grandi responsabilità vanno cercate anche a centrocampo. Del mancato aiuto dalle retrovie in fase mediana si è già detto, ma il calo fisico e le difficoltà tattiche del nostro centrocampo sono evidenti, specialmente quando scaliamo male, in ritardo, facendoci trovare spesso fuori posizione. E quindi nel mezzo non filtriamo, non recuperiamo palloni, non ripartiamo. Il centrale spesso viene lasciato solo, costretto a chiudere su più uomini, sballottato come una pallina del flipper. Gli esterni poco reattivi, a volte qualche metro tropo indietro per poter pressare, altre qualche metro troppo avanti per riuscire a chiudere: colpa loro? colpa di un gioco che non decolla e li costringe ad un "avanti-indietro" sterile e dispendioso? Certo, tutto è legato, è un gioco di squadra, le difficoltà di un giocatore, di un reparto, si riflettono per forza sugli altri.
Anche in fase propositiva il centrocampo sta faticando, sbagliando appoggi, cercando troppo frettolosamente il servizio per la punta, commettendo errori di misura non auspicabili da chi il pallone nei piedi lo sa trattare discretamente... certo, si fatica, si corre a vuoto, spesso ci si trova in inferiorità numerica, la forma fisica non è delle migliori... è normale che poi si sbaglia.
Anche l'attacco non è esente da colpe, anzi. Nei momenti di difficoltà, tutti devono sbattersi di più, se la squadra ha il fiato corto, la palla va tenuta lontana dalla nostra difesa, bisogna permettere ai compagni di respirare, farli salire. E anche fare gol. Ma questo, dobbiamo ammetterlo, l'attacco lo fa molto bene.
Comunque... davanti ci si lamenta delle poche palle giocabili, dietro ci si lamenta con l'attacco per le troppe palle perse. In medio stat virtus. Tutti hanno torto e tutti ragione, la verità va trovata fra i due estremi.
La fretta e la difficoltà nella costruzione ci costringono a cercare la punta con troppa apprensione, quindi spesso il passaggio arriva male o non arriva affatto. Altre volte però la palla arriva e andrebbe gestita, evitando di subire anticipi troppo facili, forieri di pericolosi contropiedi, non cercando sempre e comunque la porta, ma dando modo ai compagni di riprendere posizione, di assistere l'attacco e di costringere l'avversario nella propria metà campo.
Anche le discussioni sul modulo credo che lascino il tempo che trovano: non dobbiamo regalare uomini in campo e non dobbiamo trovarci in inferiorità numerica nelle svariate situazioni di gioco, certamente; ma in campo siamo noi a dover imporre il modulo che vogliamo, siamo noi a dover trovare le giuste collocazioni e i giusti movimenti per essere in vantaggio in ogni frangente, siamo noi (Mister in primis) a dover leggere la partita e a capire come e perchè certe posizioni non vengono sfruttate a dovere. Che si parta con 4, 3 o 2 difensori, poco importa, dobbiamo sapere che in certi frangenti occorrerà difendere in 6, in altri possiamo farlo anche con un solo uomo. Ma se non lo facciamo, poi arrivano i problemi.
Credo che questa analisi non dia risposte definitive su come giocare meglio (se ne avessi di infallibili spiegherei ad Allegri come vincere un derby contro un cadavere di squadra, o una squadra di cadaveri, fate voi), ma penso che  metta in luce soprattutto come non ci siano responsabilità specifiche nei singoli, ma che ce ne siano molte come squadra: purtroppo, però, il bene e il male del gruppo passa dai piedi e dalle giocate di ognuno, quindi soltanto con l'applicazione e con la forte determinazione di tutti a far bene il proprio compito, possiamo risolvere i problemi della squadra. Se ognuno sa cosa fare e lo fa bene, tutti giocano bene. Se ognuno da qualcosa in più, tutti avranno qualcosa di più.
Tony D'Amato concludeva il suo celebre discorso in Any given sunday dicendo: "o noi risorgiamo adesso come collettivo o saremo annientati individualmente, è il football ragazzi, è tutto qui". Sì è tutto qui, ognuno si prenda la responsabilità di fare bene quello che deve fare, ognuno sputi sangue per sè e per il compagno e vedrà che in campo i compagni sputeranno sangue insieme a lui, per raggiungere la vittoria finale.
Non ho risposte o ricette pronte per giocare meglio, le troveremo insieme.
E dopo che vi siete sorbiti tutto il pistolotto... andiamo rapidamente alla cronaca del match.
Nel primo tempo il Menga parte in sordina, poco ritmo e poche idee, come spesso gli capita ultimamente, ma la partita è equilibrata, con i portieri in evidenza su belle e decisive parate. A spezzare l'incantesimo ci pensa Capitan Gennari che commette in area un fallo tanto stupido quanto evidente, scalciando da dietro l'attaccante avversario spalle alla porta: rigore ineccepibile che il n° 5 avversario trasforma con freddezza. Nel finale di tempo il Mengaroni riesce a riequilibrare il punteggio, trovando una quadratura migliore, frutto soprattutto di una rinnovata spinta atletica. Turo, migliore in campo, vince un contrasto aereo con il difensore dopo un lungo lancio di Schiara, arriva sul fondo e serve davanti al portiere Burro, che tutto solo deve solo segnare. Si va al riposo sull'1-1.
Nella ripresa sembriamo più propositivi, ma non troviamo la via del gol, quel poco di buono che facciamo non riusciamo a sfruttarlo, il gioco è abbastanza sterile e la difesa avversaria ha vita facile.
E' la Dinamo a trovare di nuovo il vantaggio verso la metà del tempo, a seguito di un grossolano errore difensivo, e dopo 5 minuti arriva anche il 3-1, questa volta grazie ad un abile inserimento dei centrocampisti verde-neri, non seguiti dai nostri mediani. A 10 minuti dal termine subiamo il doppio svantaggio e l'incontro sembra chiuso, ma un grande Turo ci riporta a galla, dando fondo a tutte le energie, con un bel gol su assist di Burro e con una palla recuperata con caparbietà, servita a Baio sotto porta per il pareggio. 3-3.
Gli ultimi minuti sembrano lunghissimi, non finiscono mai. La Dinamo ha una palla ghiotta per vincere, ma uno strepitoso Schiara chiude la saracinesca. Manca pochissimo, il Menga ci prova solo con lanci lunghi, ma per fortuna anche questi pagano, perchè per ben 2 volte in 3 minuti il lancio arriva a destinazione, la difesa della Dinamo sbaglia intervento e marcatura, lasciando libero Burro di colpire davanti al portiere, segnando prima il quarto, poi il quinto e definitivo gol.
Abbiamo giocato male, abbiamo rischiato di perdere, come ci era capitato con Fandango, ma abbiamo vinto in rimonta, proprio come contro la Red Passion. Se questa squadra vince, pur giocando così male, dove può arrivare se finalmente riuscirà ad esprimersi come dovrebbe?
Preferisco usare il bastone ed essere critico in questo momento, preferisco non cavalcare i facili entusiasmi di chi pensa che "tanto si vince e va tutto bene". Preferisco pretendere di più da tutti, perchè so che tutti hanno qualità decisamente migliori di quelle viste finora. Ma vinciamo e anche se m'incazzo... godo!
Mettiamo da parte rancori, arrabbiature, problemi e difficoltà. Affrontiamo tutto con coraggio.
Io ci credo, vi chiedo di crederci insieme a me. Forza Mengaroni!



mercoledì 20 febbraio 2013

Convocati Quindicesima Giornata (RECUPERO)

Mercoledì 27 Febbraio - Campo di Loreto - Ore 20:15

Dinamo Trulla - A.C. Mengaroni

Convocazione ore 19:40 al campo


Convocati:

Schiara
Gabri
Diego
Borvo
Baio
Bure
Schino
Massi
Turo
Berto
Burro
Faber

Poche seghe, gambe in spalla e pedalare!
Forza Mengaroni!!

lunedì 18 febbraio 2013

Commento Quattordicesima Giornata

Berto cala il poker e il Menga torna in vetta

Red Passion - A.C. Mengaroni :  3 - 6

A 15 minuti dal termine il Menga arrancava frastornato, perdeva, si guardava negli occhi incredulo di quanto stava accadendo e si ritrovava terzo in classifica, sorpassato anche da Rc Trasporti.
Poteva essere una caduta libera, sarebbe stato facile abbandonarsi all'inerzia e piegarsi al destino avverso, ma la squadra ha scavato dentro se stessa, trovando carattere, orgoglio, qualità tecniche e tattiche per sconquassare questo sgraziato stato delle cose. Oggi il Menga è primo in classifica, solitario e celebra giustamente una vittoria ampia e meritata, con orgoglio. Ma torniamo alla cronaca.
A Tre Ponti si affrontano 2 buone squadre, una reduce da un'importante serie positiva, l'altra da una pesante sconfitta che ha sollevato qualche dubbio sulla tenuta fisica e mentale del gruppo. Il Menga parte voglioso di riscatto, cerca il pressing e alza il ritmo, ma il gioco non ha grande fluidità e i continui movimenti degli attaccanti avversari creano diversi problemi, costringendoci a scalare continuamente (non sempre bene) nelle marcature.
Red Passion ha un'occasione clamorosa per passare in vantaggio, ma spreca tutto timbrando la traversa a pochi passi da Schiara. Il Menga allora si sveglia, quadra il cerchio e torna a spingere, trovando in pochi minuti il vantaggio con Turo, abile su corner a stoppare all'altezza del secondo palo e a colpire rapidamente, siglando lo 0-1.
Altre occasioni si susseguono rapidamente, i bianco-blu hanno almeno 3 palle per raddoppiare, ma la mira è sempre sbilenca e le conclusioni si infrangono sulla rete di fondo-campo.
Il raddoppio sembra nell'aria, ma sbaglia e sbaglia, intorno al 17° arriva il pareggio della Red Passion, brava a sfruttare un contropiede ed un'errata marcatura difensiva: l'attaccante viene chiuso da 2 uomini, di tacco serve il compagno rimasto libero che si presenta davanti la porta e segna l'1-1.
Il Menga non ci sta, si riversa in attacco creando nuove occasioni e sfiorando la rete, che trova su punizione con Capitan Gennari, bravo a calciare forte in porta e fortunato nel trovare una deviazione della barriera. Nuovo vantaggio, 1-2.
Prima della pausa ci sarebbe anche la possibilità di triplicare, ma inizialmente il portiere avversario si fa trovare pronto deviando in corner, poi è Burro a mancare clamorosamente il gol calciando fuori a porta vuota. Tutti a riposo.
La ripresa è ancor più di marca bianco-blu, Mengaroni è pimpante e propositivo, sfrutta bene gli spazi e il gol sembra dover arrivare da un momento all'altro. Dietro non si soffre perchè la difesa, guidata da un impeccabile Diegone, è una cassaforte. La superiorità tecnica è evidente, ma il Menga spreca in malo modo almeno tre grosse opportunità per arrivare a rete, mancando sempre di precisione nell'ultimo passaggio. La squadra gira bene, però, nonostante gli spazi, l'incontro resta aperto, con Red Passion mai doma e in attesa dell'occasione giusta. L'imprevisto è dietro l'angolo e così arrivano i 5 minuti che avrebbero potuto cambiare il match e la classifica.
Gli avversari pescano il jolly con un gran diagonale da fuori area da sinistra a destra, timbrano il pari, poi, in un lampo, arriva anche l'inatteso 3-2, che punisce oltremodo i nostri demeriti. Il Menga si guarda allo specchio. Un attimo prima hai la partita in mano, un attimo dopo sei sotto e nemmeno hai capito come. Mancano 15 minuti, cosa si fa? 
Nemmeno chiederselo! Il Menga tira fuori le palle e si butta all'attacco a testa bassa, vaffanculo, vogliamo la vittoria e ce l'andiamo a prendere!!
Palla su Burro, il bomber stoppa e si defila, attende l'arrivo di Berto e lo serve, Lollo fa tutto bene e ci riporta in parità, 3-3.
Il Menga è in palla, ma fatica a concretizzare, allora il Mister mischia le carte e sorprende tutti: Berto punta e dietro Turo a supporto. La mossa è vincente, perchè questo dynamic-duo funziona alla meraviglia, sono i nostri Batman e Robin, Artù e Lancillotto, Albano e Romina... insomma, fanno faville!!
Turo se ne va sulla destra come Tomba tra i paletti, arriva sul fondo e appoggia al centro dove Berto non può sbagliare, segnando il nuovo vantaggio: 3-4.
Una manciata di secondi e la storia si ripete, lancio dal fondo, Turo prolunga di testa verso Berto, che elude l'avversario e si fionda a rete per il 3-5 e per la propria tripletta.
Ma non basta, perchè oggi Bertone è scatenato e negli ultimi minuti si beve da solo mezza difesa e da posizione defilata incrocia perfettamente: palo interno, definitivo 3-6 e poker personale!! Straripante.
In un batter d'occhio il Menga ribalta incontro e classifica, vince una partita delicata, incamera punti decisivi per la qualificazione ai play-off e pianta la bandiera sulla vetta del girone.
Tutto questo non cancella certo tutti i problemi, alcuni uomini sono fuori forma, il gioco non sempre è fluido e a tratti andiamo in confusione. C'è da lavorare. Ma questa squadra è forte, ha gli attributi, ha qualità, ha carattere.
Orgoglioso di esserne alla guida.
Forza Mengaroni!!



mercoledì 13 febbraio 2013

Convocati Quattordicesima Giornata

Sabato 16 Febbraio - Ore 15:30 - Campo di Tre Ponti

A.C. Mengaroni - Red Passion

Convocazione ore 14:10 al circolo, oppure 14:50 al campo (in caso avvisate)


Convocati:

Schiara
Gabri
Dona
Diego
Mazza
Schino
Baio
Bure
Massi
Turo
Berto
Burro

Voglio un a squadra cattiva e incazzata, voglio un Menga da battaglia!!
Forza Mengaroni!!

lunedì 11 febbraio 2013

Commento Tredicesima Giornata

Mengaroni inguardabile, Fandango punisce e ringrazia

A.C. Mengaroni - Fandango :  1 - 5

Dopo il pari tra Drink Team e Real Borgaccese, il Menga orfano del bomber Buresta si presenta sul sintetico di Loreto con l'obiettivo di allungare in vetta, ma stecca clamorosamente la partita, producendosi in una delle peggiori prove offerte in questa stagione.
L'incontro inizia su ritmi blandi da ambo le parti, inizialmente sembra una fase di studio, ma quando intorno al 20° minuto l'unico tiro in porta arriva da una deviazione, si capisce bene che le due squadre non hanno capacità per velocizzare il gioco, nè per costruire buone trame offensive. Il dato dominante risulta essere la snervante sterilità offensiva, al contrario le 2 difese si dimostrano attente e arcigne.
A dire il vero il Menga da l'impressione di poter creare qualcosa di più, quando decide di giocare palla a terra riesce a trovare il fondo e qualche buona incursione, ma di vedere la porta... proprio non se ne parla. Imprecisione nei passaggi, poca lucidità nelle scelte di gioco, reattività e pressing inesistenti: queste le prerogative più evidenti messe in mostra dalle compagini in campo. Il Menga ha le occasioni migliori su tiro da fuori area (a lato di poco) e con  due punizioni che non centrano lo specchio; Fandango invece sfiora la rete grazie ad una deviazione fortuita, ma Schiara è pronto a volare e deviare in corner.
La tristezza del primo tempo non si perde nella sosta, perché la ripresa non è meglio e perché nessuna delle 2 squadre sembra riuscire a cavare un ragno dal buco. L'incontro vive sul filo dell'equilibrio e solo un evento eccezionale può romperlo, un calcio piazzato, un errore difensivo o una giocata geniale. 
Purtroppo è Fandango a trovare il jolly a metà secondo tempo, realizzando una punizione evitabile e trovando la rete con un tiro teso sul palo del portiere, palo che in qualche modo andava protetto meglio sia dalla difesa (impreparata sul tiro) che dall'estremo difensore.
La partita cambia radicalmente, il Menga cerca la reazione, ma lo fa continuando a giocare male, con poca lucidità e con poca attenzione: immediatamente infatti si sbilancia e dopo pochi minuti viene colpito in contropiede. L'attaccante avversario salta la difesa e si lancia a rete, Diego riesce a toccare la palla in out prima del tiro, ma Schiara in uscita travolge l'avversario schiacciato in mezzo ai nostri 2 uomini: rigore.
Il nostro portierone si infortuna seriamente, prova a resistere, ma dopo la realizzazione del penalty deve abbandonare il match e lasciare i guanti proprio a Diego.
La situazione per il Menga si mette male, doppio svantaggio e portiere fuori uso, poche idee in testa e poca forza nelle gambe. Il mister prova il tutto per tutto togliendo un difensore e inserendo una punta, il cambio sembra dare i suoi frutti, perché i padroni di casa si riversano in attacco e dopo aver mancato il gol clamorosamente con Massi, dimezzano lo svantaggio con lo stesso numero 10. Ma il gol è frutto più dei nervi che di una buona sistemazione in campo, infatti la squadra perde ogni organizzazione tattica, i ruoli saltano, tutti si spingono in avanti, ma pochi rientrano a coprire.
Così nel momento di maggior pressione menghina, Fandango punisce in contropiede trovando praterie davanti a sé e realizzando il 3-1 a 5 minuti dal termine. Il gol è il chiodo che chiude la bara, il Menga in campo non c'è più, non becca più un pallone e nel giro di poco arriva anche il 4-1.
Fandango resta pure in 7 uomini trovando un cartellino rosso nel finale, ma l'inferiorità non cambia l'inerzia, perché proprio allo scadere, ancora in contropiede, realizza addirittura il 5-1.
Per fortuna lo strazio finisce e il Menga, da possibile primatista, si ritrova seconda in classifica, braccata a 2 punti da RC Trasporti e a 5 lunghezze da un terzetto agguerrito e pericoloso.
Non è la classifica però a preoccupare, sapevamo che la lotta per i primi posti sarebbe stata lunga e difficile, sapevamo di dover combattere fino alla fine; non è neppure la sconfitta in sé, perché Fandango ha vinto con merito e una giornata storta può sempre capitare. Preoccupa l'atteggiamento indolente con cui l'incontro è stato affrontato, e preoccupano la morbidezza, la confusione e l'inconcludenza viste in campo.
Forse la sconfitta, come un bagno di umiltà, servirà a riportarci sulla giusta strada, fatta di determinazione e sacrificio, fatta anche di allenamento fisico, indispensabile per non perderci proprio sul più bello.
L'importante è come si sa resistere ai colpi, come si incassa, e se si finisce al tappeto, avere la forza di rialzarsi! Forza Mengaroni, su la testa!!



mercoledì 6 febbraio 2013

Convocati Tredicesima Giornata

Sabato 9 Febbraio 2013 - Campo di Loreto - Ore 14:45

A.C. Mengaroni - Fandango

Convocazione ore 14:05 al campo di Loreto


Convocati:

Schiara
Gabri
Borvo
Mazza
Bure
Schino
Massi
Turo
Baio
Berto
Faber

All'andata ci fecero la buccia... adesso prendiamoci la rivincita!
Forza Mengaroni!!

lunedì 4 febbraio 2013

Commento Dodicesima Giornata

Il Menga sa soffrire: espugnato Rio Salso!!

Pasticceria Crystal - A.C. Mengaroni :  1 - 2

Pesano come il piombo i 3 punti guadagnati dal Menga in questa trasferta, non solo perchè ci permettono di restare in testa insieme a Drink Team, vittoriosa senza nemmeno giocare, ma soprattutto perchè frutto di una partita sofferta, combattuta con sudore e vinta con tenacia. Pesano tanto, perchè i padroni di casa giocano bene, corrono, dialogano e creano mille problemi. Pesano, perchè queste sono partite che si possono perdere. Ma abbiamo vinto.
Il Menga, nonostante numerose assenze in difesa, trova subito il giusto appeal con l'incontro e dopo pochi minuti si porta in vantaggio: Massi su punizione pennella una dolce palla sui piedi di Burro che stoppa spalle alla porta, protegge la sfera spostandosela sul sinistro, un paio di finte e tiro chirurgico nell'angolino per l'1-0, un gol alla Buresta.
Sembra una partita in discesa, ma i padroni di casa iniziano ad imbastire il loro gioco, costringendo il Menga a rinculare e ad abbassare il baricentro. Corrono tanto e pressano, coprono bene gli spazi e si chiudono solidamente, dimostrando di avere non a caso la migliore difesa della serie A; i pesaresi non riescono più a ripartire, nonostante gli spazi ampi del campo di Rio Salso, i contropiedi vengono spesso stoppati sul nascere dagli avversari o gettati alle ortiche da appoggi imprecisi. 
Ma dietro il Menga è un fortino. Preso d'assalto, ma inespugnabile: Capitan Gennari, anche febbricitante, è un mastino avvinghiato alle caviglie del numero 10 avversario, Bure e Mazza chiudono ogni varco macinando mille chilometri, scalando, correndo, spazzando; e Schiara è sempre pronto su ogni palla vagante, in uscita e tra i pali.
Il filtro a centrocampo è buono, ma Pasticceria Crystal è un osso duro e più di una volta arriva vicino al gol del pari, sciupando però tutto in fase conclusiva. Il Menga prova ad allentare la pressione con qualche sortita offensiva, ma la foga e la troppa imprecisione mandano in fumo le poche occasioni create.
La ripresa è identica al primo tempo, i padroni di casa alla ricerca del pareggio, il Menga in controllo in attesa di colpire e raddoppiare. Sotto la pioggia continua, è Rio Salso ad avere la meglio, grazie ad una deviazione sotto porta che si va ad infilare nell'angolo alto alla sinistra di Schiara. 1-1.
Dopo una lunga pressione i casalinghi agguantano quindi il pari, dalla loro hanno l'inerzia del match e per il Menga le cose sembrano mettersi male. Invece gli ospiti trovano la forza di reagire e di cambiare l'andamento dell'incontro. I pesaresi alzano il baricentro, spremono a fondo le riserve di energie e riportano il pressing sui portatori di palla arretrati. Pian piano il Mengaroni ritrova buoni meccanismi, la pressione avversaria viene allentata e la partita è giocata sul filo del rasoio.
A 16 minuti dallo scadere i nostri ragazzi si guadagnano una buona punizione dai 15 metri, Massi si porta sul punto di battuta e tutti i giocatori fanno densità in area: il nostro numero 10 batte forte a giro sul palo del portiere, i nostri fanno velo e la palla, leggermente deviata da Baio, si infila in porta nell'angolo basso. Siamo di nuovo avanti, 1-2!!
A poco dal termine, con i giocatori stanchi e sfibrati dalla fatica e dall'acqua, gli spazi si aprono, ma una buona ridistribuzione tattica del Menga (solo un difensore di ruolo in campo) permette di bloccare gran parte delle iniziative avversarie, la densità a centrocampo aumenta e arrivano anche due buone palle per chiudere il match, nella prima Burro mette a sedere difensore e portiere, ma perde troppo tempo e viene recuperato; nella seconda sempre Burro trova una buona girata a rete, ma proprio a un passo dal gol trova la schiena di Berto che, concludendo il movimento dopo il taglio in diagonale, respinge con la schiena.
Sfumato il ko, sul ribaltamento di fronte l'ultimo sussulto arriva nell'area ospite: ad una manciata di secondi dal triplice fischio l'attaccante casalingo trova un varco per battere a rete, la palla sembra indirizzata a fil di palo, qualcuno sulla nostra panchina ha già le mani nei capelli, ma come una pantera si vede scattare Schiara che vola in una frazione di secondo a respingere il gol e a salvare il risultato. Parata che vale la partita, miracoloso!!
I pesaresi reclamano anche un rigore sacrosanto che l'arbitro però non vede invertendo addirittura il fallo, ma poco importa, perchè finisce così l'incontro e la pioggia battezza il successo del Menga, che si conferma non solo squadra prolifica di gol, ricca di individualità e dotata di buon livello tecnico, ma anche gruppo compatto capace di soffrire, di sopperire alle assenze e di tirare fuori gli attributi quando le cose si fanno complicate.
Congratulazioni ai nostri ragazzi, ma anche vivissimi complimenti ai padroni di casa, capaci di esprimersi su ottimi livelli.
Siamo ancora in testa, la volata continua... forza Mengaroni!!