domenica 26 ottobre 2014

Commento Terza Giornata


Menga Suicide (ovvero, come far morire il Mister di un colpo e farla franca)

A.C. Mengaroni - New Team Nicolini :  2 - 2



Le campagne sociali, gli spot televisivi, le politiche amiche e le tutele sanitarie non hanno ben chiaro il panorama ampio e diversificato a cui devono far fronte.
E' infatti inutile che si promuovano stili vita sani, alimentazioni corrette, diete ipocaloriche, basso consumo di alcol e frequente pratica di sport per combattere il rischio d'infarto, se poi non si considera che bastano appena 70 minuti in panchina al Menga per avere capelli tutti bianchi, ipertensione, coronarie deboli e un principio di collasso. Il Menga è pericoloso.
E dopo l'HIV, l'Ebola e la Sindrome di Filo Reni, da ieri la commissione mondiale per la sanità ha trovato una nuova malattia da mandare in laboratorio con urgenza: "i 5 minuti di Baio".

La partita è avvincente e sotto un sole che fa capolino ogni tanto dietro qualche nube, il Menga disputa un buon primo tempo. Niente di fenomenale, per carità, che nessuno pensi al Real Madrid che le suona al Barca o al Bayern che prende a pugni la Roma, ma la squadra c'è e si applica bene: marca stretto, chiude, riparte, gioca palla a terra con grinta e decisione.
Tutto questo porta ad un bel vantaggio, quando Pollo, ben servito in area, si porta palla avanti e viene steso proprio prima di tirare. Bure calcia con freddezza il rigore concesso e ci porta in vantaggio, 1-0 al 25°. E dopo gli ultimi minuti convulsi e agitati si può andare al riposo, schiarire le idee e riprendere fiato.
La ripresa vede gli avversari alzare il baricentro, lasciando però inevitabilmente qualche spazio in più al contropiede pesarese. Verdo sfrutta bene la corsia di destra e in un paio di circostanze salta l'uomo e si rende pericoloso, senza però affondare il colpo.
Nicolini invece arriva più volte a buone conclusioni, dimostrando compattezza e determinazione, ma Vetri oggi è insuperabile e quando non ci arriva lui è il palo a negare il gol all'avversario.
Al 10° minuto del secondo tempo arriva l'episodio che può segnare la partita: su punizione dalla trequarti, Schino indovina una pregevole traiettoria che va ad infilarsi sul palo basso del portiere, raddoppiando il vantaggio. 
In pochi minuti abbiamo anche altri 2 contropiedi in superiorità numerica, buttati però nel bidone da una pessima gestione del pallone. Il match sembra in discesa, ma il peggio (o il meglio) deve ancora arrivare.
Dopo un quarto d'ora di ripresa succede qualcosa di inspiegabile. A mente fredda verrebbe da pensare ad una cospirazione, a una partita venduta o a un improvviso rapimento extraterrestre dove il vero Baio viene portato via su un disco volante per essere ispezionato analmente e al suo posto, all'insaputa di tutti, viene lasciato un alieno con le sue sembianze. Che però non ha idea di dove sia e di cosa stia facendo.
Al 20° infatti, su corner avversario, para con le mani il cross dal dischetto, concedendo il rigore. Vetri oggi è mostruoso e non lascia passare nemmeno questo, distendendosi in tuffo e respingendo il penalty.
Ma non è finita, perchè nei successivi 5 minuti Baio inizia un tete-à-tete con l'arbitro che lo porta prima al giallo, poi, proprio mentre viene sostituito per evitare altri problemi, ad una serie di epiteti che l'arbitro fa fatica ad ignorare, mandandolo sotto la doccia appena prima di mettere i piedi fuori dal campo. "I 5 minuti di Baio" si concludono poi in bellezza con le sue premure verso il direttore di gara affinchè si tolga la casacca e, essendo un cretino incapace, se ne andasse a casa perché in campo aveva già rotto i coglioni abbastanza. E questo probabilmente potrebbe nascondere un fondo di verità.
Tant'è che il Menga si ritrova con un uomo in meno a 15 minuti dal fischio finale.
Nicolini parte all'arrembaggio, il Menga si chiude a riccio e alza le barricate. Vetri para tutto il parabile e quando non ci arriva lui ci pensa la traversa a darci una mano. In contropiede abbiamo 2 palle buone per arrivare al terzo gol, con Pollo e con Verdo, ma non siamo abbastanza bravi a buttarla dentro.
Così, dopo minuti di apnea e sofferenza, arriva il patatrac. Al 68° Nicolini trova il gol su corner, riuscendo a deviare in rete un cross teso e basso sul primo palo. Poi, dopo un'occasione gigantesca sbagliata da Ferro che poteva chiudere ogni discorso, al terzo minuto di recupero arriva il pari avversario: Borvo va a contrasto al limite dell'area, nessuno tocca il pallone che schizza verso il fondo alle spalle di Verdo, dove arriva l'esterno avversario bravo a servire al centro l'attaccante libero davanti ad Ale. 2-2 e tutti sotto la doccia. Porco zio!

Ancora oggi penso di aver perso 5 anni di vita in pochi minuti. E ancora oggi la prima cosa che direi, se mi chiedeste qualcosa sulla partita, è la stessa cosa che ho urlato ieri al triplice fischio. Un sacrosanto enorme gigantesco bestemmione.
Ma la vita va così, e per fortuna di domenica mattina ti alzi, accendi il telefono, e c'è sempre qualcuno che canta e la tristezza te la fa passare.
Maciniamo chilometri, superiamo gli ostacoli, col Mengaroni in fondo al cuor. Si va, si va!
Forza Mengaroni!!


lunedì 20 ottobre 2014

Commento Seconda Giornata

Gioco a sprazzi, difese granitiche, zero gol. Pantano e Menga inchiodati al pari.

S2S Pantano - A.C. Mengaroni :  0 - 0

A Loreto si è corso tanto, si è sudato, lottato e faticato. Da entrambe le parti.
Non è stata una bella partita, ma dopo le 3 scoppole prese dal Metal (dopo una gara comunque discreta) riuscire a blindare la difesa e portare a casa un punto contro una buona Pantano è un risultato positivo.
Perchè l'avversario ha disputato un ottimo primo tempo e più volte è andata ad un soffio dal gol. Ma il Menga pian piano ha trovato ritmo e quadratura, crescendo nel finale e sfiorando il colpaccio. Risultato giusto, il passo avanti è piccolo, ma importante e incoraggiante.

Loreto parte sicuramente meglio, il Menga è timoroso e molto preoccupato principalmente a non perdere le distanze e le marcature. La sfida si fa dura e combattuta a centrocampo, molto equilibrata e priva di spettacolo. Difficile giocare palla a terra, spesso si cerca il lancio e troppe volte Pantano ha la meglio nel gioco aereo, soprattutto sfruttando l'alta torre a centrocampo.
I veri pericoli nascono però da errori altrui e proprio così Pantano arriva vicinissimo al vantaggio in almeno 4/5 situazioni, nate da banali palle perse in uscita a metà campo, che lanciano il contropiede biancorosso contro la nostra difesa sguarnita, o da ingenuità in marcatura su corner. La difesa riesce sempre a mettere una pezza all'ultimo, e quando non è così, è Andri a compiere dei veri miracoli.
Il Menga del primo tempo si vede solo in poche occasioni in contropiede, dove però manca l'ultimo buon passaggio o la conclusione vincente, oppure su calci da fermo che però non trovano mai lo specchio. Sicuramente troppo poco per vincere.
Alla ripresa però è ancora 0-0 e c'è tutto un tempo per rimboccarsi le maniche.
E così è, perchè nonostante Pantano sia sempre avversario ostico e valido, il Menga pian piano trova maggiore solidità, riuscendo ad essere più incisivo. Pollo si muove molto bene in avanti, il nostro centrocampo riesce poco a supportarlo a dovere, ma le occasioni, bene o male, arrivano.
Prima Ferro sciupa un buon tiro calciando alto, poi lo stesso Pollo trova due grandi conclusioni che il portiere devia in corner. Verdo arriva al tiro di destro, ma molto debole, su corner è di nuovo Ferro ad avere un'occasione ghiotta di testa e infine Pollo stampa sul palo una potente punizione di destro.
Il finale vede il Menga vicino al gol, ma Pantano non resta di certo a guardare, rendendosi pericolosa sui cambi di fronte. Arriva il triplice fischio senza recupero, chiudendo un match equilibrato con 2 tempi a tendenze opposte. 
Un buon punto. L'unica vera recriminazione viene da un'azione decisiva dove l'arbitro, fischiando fallo e non concedendo il vantaggio al Menga, stoppa praticamente Verdo solo davanti al portiere. Poteva essere la svolta della partita, peccato.
Ma è giusto guardare avanti con serenità, fare i complimenti a Pantano per essersi confermata squadra tosta e vivace, che sarà sicuramente protagonista fino alla fine, e continuare a lavorare sodo per migliorare le nostre lacune.
La più evidente, senza dubbi, è il gol. Una sola rete in 3 partite ufficiali è un bottino troppo magro per poter pensare di fare qualcosa di buono. Dovremo essere più bravi a costruire manovre offensive con più uomini, non abbandonando la punta in avanti e supportandola con giocate importanti.
Tutto questo, si spera, migliorerà con allenamento e impegno, e magari con il rientro degli infortunati.
Ma, comunque, servono più palle, più grinta, più condizione e più attenzione in campo.
Non siamo ancora in grado di fare del nostro meglio, molti uomini sono fuori forma, a volte deconcentrati e poco sereni. Serve pazienza, calma e lucidità, ma dovremo lavorare sodo per dare tutti di più.
Già dal prossimo allenamento. Forza Mengaroni!!

lunedì 13 ottobre 2014

Commento Prima Giornata

Piccolo Menga, il Metal punisce e controlla

A.C. Mengaroni - Metal Club :  0 - 3

Non era la partita ideale per aprire le danze, con numerose assenze e soprattutto al cospetto dei campioni in carica, squadra plurititolata e da sempre vera corazzata di questo campionato. 
Eppure l'anomalo caldo di ottobre e l'instancabile fiducia nei nostri mezzi ci lasciava pensare di poter dare al campionato subito una buona piega. Giustamente, perchè si gioca per vincere. Sempre.
Il risultato ci dice però che sbagliavamo.
Pronti via e il Menga in 20 secondi si fa subito pericoloso, grazie ad un bel fraseggio di prima sulla sinistra tra Bure e Barto. Appena dentro l'area, però, al momento di concludere la difesa chiude bene e sventa il pericolo.
Il primo tempo è inizialmente molto equilibrato, entrambe le squadre giocano la palla, ma senza trovare particolari spunti interessanti.
Intorno al 15° la gara ha però un sussulto, perchè il Metal è cinico a sfruttare un errato posizionamento del nostro centrocampo, arrivando con facilità alla conclusione. Il tiro viene respinto, ma sulla ribattuta l'attaccante avversario è più lesto a colpire al volo e a trovare l'angolo alla sinistra di Vetri. 0-1.
Il Menga si rimbocca le maniche e dopo un paio di bestemmie di rammarico prova la reazione, trovando 2 buone conclusioni con Pollo e altrettante parate del portiere. Anche 2 traverse (ancora Pollo e Bure su punizione) ci negano il pari, ma il Metal non resta certo a guardare, ripartendo velocemente in ogni spazio e ribaltando il fronte con rapidità.
Tra i nostri pali Vetri è attento e reattivo, disinnesca una paio di ottime conclusioni avversarie e salva il risultato quando, con un uomo a terra in mezzo all'area, il Metal va vicino al gol sugli sviluppi di una rimessa.
Ma il portierone che macina chilometri e supera ostacoli, cade nell'errore che concede agli avversari lo 0-2. La punizione dalla trequarti che il Metal insacca in rete è infatti precisa, ma non imparabile, Ale pare insicuro e in ritardo, peccato.
Battere il Metal non è mai facile, recuperargli 2 gol diventa una vera impresa, soprattutto quando il calo fisico dei nostri si fa sentire. Ma dalla panchina, oltre ai moccoli arrivano anche forze fresche, specialmente da Verdo che con la sua velocità scardina in un paio di occasioni la marcatura avversaria. Purtroppo al momento della conclusione pecca di lucidità, perde l'attimo e la palla arriva docilmente tra le mani del portiere avversario.
La fase offensiva pesarese manca di concretezza, Pollo si muove molto su tutto il fronte, ma raramente viene servito per andare in porta e mai gli viene concesso lo spunto personale. Altre soluzioni d'attacco latitano, mancano verve e brillantezza, e l'avversario non concede quasi nulla.
L'ultimo chiodo sulla bara, comunque, ce lo mettiamo ancora una volta da soli.
La difesa avversaria lancia lungo, Mauri come al solito stacca imperioso e stoppa di petto per mettere palla a terra, ma il controllo è purtroppo troppo lungo e l'attaccante avversario può rubar palla, infilarsi in area e colpire a rete con un diagonale forte e teso. Tre gol sotto alla fine del primo tempo, la situazione si fa pessima.
Nella ripresa, complice anche la girandola di cambi e qualche giocatore fuori ruolo, andiamo abbastanza in confusione. Il Metal non ci permette più di giocare palla e siamo costretti troppe volte a lanciare e calciare via la sfera. L'avversario controlla senza problemi, non concedendoci molto, ma nemmeno affondando altri colpi. Nonostante la nostra difficoltà il passivo non cambia, anzi, sul finale ritroviamo qualche buono spunto offensivo e arriviamo ad un soffio dal gol con Pollo, Bure e Mazza.
Ma il nostro rapporto con il gol è ultimamente molto conflittuale e di timbrare il cartellino non se ne parla.
Il primo match di campionato termina con una sconfitta netta, mettendo in luce diversi problemi tra le nostre fila: su tutto certamente la nostra incapacità di creare molte azioni pericolose, ma anche l'attenzione in campo non è sempre continua per tutta la gara e in tutte le zone del campo. Di certo affiatamento e sintonie tra gli uomini sono ancora da affinare e dovremo lavorare ancora molto per crescere insieme e poterci giocare l'accesso ai play-off, che in questo girone dantesco sarà una vera guerra all'ultimo sangue.
Il campionato è appena iniziato, tutti in piedi, gambe in spalla e pedalare, venerdì sera abbiamo già l'occasione di rifarci.
Forza Mengaroni!!


lunedì 6 ottobre 2014

Commento Preliminare Coppa di Lega

Un Menga di rigore. Poca verve, un solo squillo, freddezza dal dischetto: si va agli ottavi a piccoli passi.

A.C. Mengaroni - New Team Nicolini :  5 - 4 ai calci di rigore (1-1)

Il Menga esordisce in casa affrontando nel preliminare di Coppa la compaesana Nicolini, neopromossa compatta e solida, già ben conosciuta dai nostri ragazzi. Il sole ottobrino regala una bella giornata, ma il caldo toglie brillantezza e spunto ai 16 in campo, producendo una partita compassata e molto chiusa.
I Blancos pesaresi manovrano bene facendo girare palla e rischiando poco, la fase difensiva è buona e non ci sono grossi pericoli per Vetri in porta, oggi molto reattivo e attento in ogni circostanza. Sul fronte opposto il Menga cerca di spingere, ma occasioni pulite per segnare se ne vedono poche, sempre disinnescate all'ultimo minuto.
Da segnalare invece il crescente nervosismo in campo, dovuto ad alcuni interventi decisi che scaldano fin troppo gli animi. A farne le spese è Capitan Gennari, finito al pronto soccorso dopo appena un quarto d'ora e dimesso con una frattura all'alluce. In bocca al lupo!
Il Menga spinge comunque con più convinzione e dopo qualche buona conclusione, sugli sviluppi di un corner, Baio sblocca il risultato insaccando un buon cross basso dalla destra. 1-0 e partita apparentemente in discesa.

Ma la New Team, dopo un momento di confusione, si riorganizza e non perde le fila, tenendo bene il campo e cercando sempre di pungere con i suoi veloci offensivi fino al termine del primo tempo, concluso sull'1-0.

La ripresa comincia bene per il Menga, abbastanza volitivo e determinato a chiudere il match, ma poco incisivo in zona gol. Nicolini però non molla e tiene sempre alta la tensione: in un paio di occasioni approfitta di banali palle perse dal Mengaroni a centrocampo, involandosi pericolosamente in contropiede. Per fortuna gli ospiti peccano in precisione e vengono sempre chiusi in extremis dalla difesa menghina, attenta e coriacea.
Intorno al 20° della ripresa i padroni di casa hanno la palla per raddoppiare, ma il bolide di Pollo si stampa sul palo e viene sputato via. I 15 minuti finali sono un crescendo di tensione e nervosismo, aumentano i falli e i contrasti duri, a discapito del gioco, già non entusiasmante, che si evolve in lanci lunghi e mischie a centrocampo. 

Nicolini guadagna insidiosamente terreno, impedendo al Menga di mettere palla a terra e pressando fino all'ultimo minuto alla ricerca del pari. Proprio allo scadere, quando ormai la partita sembrava chiusa, arriva però il colpo di scena.

A recupero (chiamato dall'arbitro già con quasi un minuto di ritardo) ormai più che scaduto, arriva il pari. Dopo un batti e ribatti sulla trequarti, una disattenzione concede alla New Team la palla buona per andare a rete, gli avversari non sbagliano l'1-1 e portano il match ai rigori.
Schino non sbaglia il primo, mentre Nicolini incoccia sulla traversa. Anche Pollo è glaciale e ci porta sul 3-1, subito recuperato dal buon rigore avversario. Il nostro terzo battitore è Borvo, che purtroppo trova soltanto il palo, permettendo agli ospiti di realizzare il successivo 3-3. A segno da ambo le parti il quarto tiro, con Cecco che spiazza il portiere e Ale che para, ma non trattiene.


Tutto si conclude all'ultimo rigore, quando Barto ci porta sul 5-4 e l'attaccante ospite calcia sulla traversa le ultime speranze avversarie.
Menga qualificato senza passare per i ripescaggi, al termine di una buona prova in fase difensiva, ma poco convincente nella costruzione del gioco. Dopo un discreto avvio, sono mancate fantasia e profondità di gioco, poca lucidità in fase di palleggio e di conseguenza poche occasioni per arrivare alla conclusione.


Ci servirà maggiore cattiveria e più determinazione per affrontare al meglio la prima di campionato, che già si preannuncia come una vera sfida all'ultimo sangue. Le numerose assenze previste per sabato non possono scoraggiarci, ma dovranno stimolare ancor di più l'adrenalina e la voglia di far bene, poichè a farci visita al debutto saranno i campioni in carica del Metal.
Non avremo timori, non avremo remore. Scenderemo in campo con il coltello tra i denti, pronti a combattere fino all'ultima goccia di sudore.
Forza Mengaroni!!