lunedì 9 maggio 2016

Commento Quarti di Finale - Partita di Ritorno

L'amaro frastuono del silenzio

A.C. Mengaroni - Pantano :  2 - 2  (4 - 6  d. c. r.)

Non ricordo, o non voglio ricordare, nient'altro.
L'unica immagine che si focalizza in testa, che emerge dal buio dove si seppelliscono delusioni e dispiaceri, che piano piano si materializza e illumina ogni cosa, è quel selvaggio mucchio di maglie blu aggrovigliate a terra. Quella massa di uomini urlanti ed esasperati, uniti in un solo abbraccio isterico, stremato, fantastico.
Non c'è nient'altro nella testa. La delusione è lì, tra le pieghe nemmeno nascoste dei minuti che passano, la rabbia e il rimpianto fanno capolino a secondi alterni, ma ogni altra immagine viene respinta e ricacciata nell'abisso.
Non voglio ricordare come e perchè abbiamo preso gol, andando in svantaggio 2 volte, o quante volte avremmo potuto mettere la testa avanti e non ci siamo riusciti. Li abbiamo sempre ripresi, con gli uomini più in forma del momento, con la forza di tutta la squadra, con il carattere, con la grinta, con l'indomabilità che ci ha spinto a crederci fino all'ultimo secondo.
E ci siamo anche illusi, con quel miracolo estremo, di avere finalmente domato la sorte, di avere il vento a favore. Il primo rigore parato ha soffiato sulla nostra fiamma, accendendo le nostre speranze, facendo bruciare il nostro ardore.
Poi tutto il resto che sparisce nell'oblio, quella dannata lotteria che tutto da e tutto toglie, noi a terra e quel fischio assordante che perfora i timpani mentre gli avversari festeggiano.
Possiamo rimproverarci molto o molto poco, dipende dai punti vista. Il rammarico più grande è non essere mai riusciti, nella doppia sfida, a battere l'avversario. Anzi, non essere mai riusciti a metterlo sotto è la nostra colpa. Non siamo mai andati in vantaggio e forse in questo caso chissà...
Ma non ha senso recriminare su quello che sarebbe potuto essere. Quello che invece è, oggi brucia, ma resta indelebile quanto in un questa stagione intensa e appassionante si è costruito. Una squadra fortissima, un gruppo fantastico, un sentimento profondo.
C'è tutto un mondo dietro, una storia, una vita fatta di gente, di amici, di sacrifici, di birre. E se ne vadano a fanculo tutti i coglioni che ci vogliono male, i detrattori che ci insultano dalle tastiere, gli invidiosi cretini che aprono la bocca con la stesso risultato di quando aprono il culo. Se ne vadano tutti a fanculo.
Nella tristezza sportiva del giorno dopo, nell'amaro frastuono del silenzio, oggi c'è quel lampo intenso che ha spaccato Villamarina, quel tuono imperioso che ha travolto tutto, quel mucchio selvaggio di maglie blu aggrovigliate a terra in un solo e potente urlo di gioia. Voglio ricordare solo questo e da questo ripartire.
Grazie di tutto ragazzi, come sempre, grazie e voi e insieme a voi, ne è valsa la pena!
Non so come, quando e perchè, ma non finisce di certo qui.
Forza Mengaroni!!

mercoledì 4 maggio 2016

Commento Quarti di Finale - Partita di Andata

Pari a Loreto, tutto nel ritorno.

Cato Bruschetteria Pantano - A.C. Mengaroni :  1 - 1

Sul fastidioso campo di Loreto si affrontano le 2 migliori difese del campionato e il risultato è una partita povera di gol e di occasioni, giocata con attenzione, con ordine e compattezza.
Il Menga parte comunque bene, con grinta e aggressività, pronto a non far giocare la squadra di casa. Proprio nei primissimi minuti questo atteggiamento porta ad una eclatante palla recuperata nell'area avversaria, Pollo si ritrova davanti al portiere, ma spreca tutto cincischiando con la sfera tra i piedi.
Poco dopo è ancora il Menga ad andare al tiro, sempre con Pollo, che però spara alto.
La squadra di casa riesce a riorganizzarsi e a sistemare le distanze in campo, la gara diventa una partita a scacchi, combattuta e tirata, dove Pantano riesce però a guadagnare qualche metro.
Forse per l'abitudine a giocare in questo campo, forse per una maggiore reattività, Pantano nella parte centrale del primo tempo pare più determinata e concreta, si difende bene e crea almeno un paio di situazioni pericolose in contropiede. Il Menga appare un po' spento e contratto, di certo attento, ma poco concreto e cattivo, anche timoroso.
Arriva come una doccia fredda intorno al 20° il vantaggio degli uomini di Donati. Palla in verticale all'attaccante che dentro l'area protegge bene, cerca l'appoggio su Borvo e lo trova. Il tiro parte rapido e pulito, Vetri non può nulla sulla conclusione: 1-0 Pantano.
Il resto del primo tempo si esaurisce senza troppe emozioni, ma con un buon contropiede ospite gettato alle ortiche e una grande parata di Pietrucci su punizione potentissima di Pollo, che mantiene il risultato invariato al fischio dell'arbitro.
Il Menga ha bisogno di una scarica di energia per non cadere nell'anonimato e nella ripresa trova questa iniezione di fiducia dalle forze fresche subentrate dalla panchina. Su tutti è Ferro a suonare la carica, giocando 20 minuti di passione e ardore, contrasti e dinamismo, cuore e furore agonistico. La squadra lo segue e il secondo tempo, dopo 5 minuti di confusione, è di marca bianco-blu.
Il Menga alza il baricentro, fa girare palla e per lunghi tratti punta l'area avversaria. Pantano però resta guardinga e ben chiusa, non lasciando occasioni agli ospiti, se non su un paio di punizioni, disinnescate ancora da un attento portiere avversario. Alcune buone ripartenze riportano i biancorossi dalle parte di Vetri, che però respinge ogni conclusione con reattività e prontezza.
Il pareggio però arriva, con un po' di fortuna, ma arriva. Il merito è di un immenso Sega che dopo aver corso come un forsennato per tutta la partita, ringhia forte sugli avversari, recupera palla sulla trequarti, va ripetutamente a contrasto, con caparbietà ruba ancora palla e dalla linea di fondo colpisce forte al centro. La conclusione viene deviata con una mano dal difensore e, prima che si possa reclamare il rigore, la sfera carambola in rete. 1-1 testardo e tenace, voluto e meritato!
Il Menga vive il suo momento migliore, avrebbe di nuovo un buon contropiede in cui Pollo potrebbe e dovrebbe fare di più, ma il suo precario equilibrio manda tutto in fumo. Fino alla fine sono gli ospiti a crederci con più convinzione, ma nei 2 minuti di recupero Pantano ritorna in avanti, trovando anche una buona conclusione in porta: Ale però sigilla ancora il risultato, rinviando tutto alla gara di ritorno.

La qualificazione verrà giocata in 70 minuti tra le mura di casa, ma il campo amico non sarà certo garanzia di successo. Servirà invece un Menga più intraprendente, di certo attento e concentrato come quello visto a Loreto, ma con furia e ardore ancora non espressi. Al Menga di ieri è mancato quel pizzico di cattiveria e cinismo che può cambiare le partite, quella sfrontatezza, quel coraggio e quella forza psicologica che trasformano una buona gara in una vittoria.
Il primo tempo di questa sfida è finito in parità, abbiamo messo le basi per giocare una grande ripresa, ora serve lo sprint decisivo per portare a casa il bottino. 
Sabato sarà battaglia, e siamo pronti. Tutti insieme.

Mengaroni paura non ne ha!
Forza Mengaroni!!

venerdì 22 aprile 2016

Commento Ventiduesima Giornata

Primi nel girone. Ora testa ai Play-off!

Samb - A.C. Mengaroni  :  2 - 4

Serviva un punto per conquistare la testa della classifica, ne sono arrivati 3, grazie ad una prova non brillante, ma che restituisce morale e fiducia ad un gruppo apparso un po' in calo nelle ultime uscite.
L'ultima di campionato vede un Menga carico di diffidati, indisponibili e acciaccati, ma questo non spaventa la formazione biancoblu, che cerca subito di partire col piglio giusto. La Samb, pur non avendo obiettivi concreti di classifica, se la gioca a viso aperto, dando vita ad un inizio di gara equilibrato ed altalenante. Non bello sicuramente, perchè tanti sono gli errori da ambo le parti, ma sicuramente combattuto.
Il Menga sembra andare più vicino al gol, ma a passare in vantaggio è la squadra di casa, con una conclusione beffarda che, deviata dalla difesa, si infila nell'angolo alle spalle di Vetri. E' questo forse il momento peggiore per gli ospiti, che accusano il colpo e, nonostante la buona volontà, non riescono ad organizzare un gioco d'attacco efficace.
E' la sorte a spingere però il Menga al pareggio, o forse il portiere avversario, che si fa trovare assolutamente impreparato sul lungo rilancio di Borvo dalle retrovie. Il capitano va alla ricerca di Pollo con un traversone, ma allunga decisamente la traiettoria: tutti pensano ormai ad una palla buttata, ma la sfera supera anche il portiere in uscita e rimbalza in rete.
Capitan Borvo riporta il Menga in partita, siamo sull' 1-1 al 20°.
Il finale di primo tempo è decisamente biancoblu, gli ospiti vanno alla ricerca del vantaggio con più verve, anche se troppo spesso non riescono ad arrivare al tiro per incomprensioni o poca precisione.
Il meritato 1-2 arriva però proprio allo scadere, grazie ad una bella giocata di Verdo che stoppa bene la palla, supera un avversario e dal limite colpisce di sinistro con un preciso rasoterra. Possiamo andare al riposo in vantaggio, ma ancora la partita è difficile e piena di insidie.
I nostri ragazzi infatti paiono demotivati, nonostante il risultato. Probabilmente si rendono conto  di non riuscire a rendere secondo le loro possibilità, ma nei momenti delicati occorre grinta, applicazione e pazienza. Roma non è stata costruita in un giorno.
L'inizio della ripresa è infatti positivo, la fase difensiva è attenta, quella offensiva, seppur discontinua, porta a qualcosa di buono e nel giro di 15 minuti arrivano finalmente 2 gol ad arrotondare il risultato: ad opera di Bure, reinventatosi regista, che segna di sinistro da fuori area (ancora con la complicità di un distratto portiere), e di Berto, che insacca di testa un preciso corner di Pollo.
Ci sarebbero anche altre occasioni per arrotondare il risultato, ma spesso le conclusioni sono fuori dallo specchio e su una di queste è la traversa a negare la quinta rete.
A 13 minuti dal termine la Samb può però rientrare in partita con un calcio di rigore che l'arbitro assegna per fallo di mano in area su conclusione ravvicinata. Il tiratore non sbaglia e riporta il risultato sul 2 - 4, con una Samb rinvigorita e mai doma.
Nel finale, complici la molta stanchezza e la reazione dei padroni di casa, il Menga abbassa il baricentro, esponendosi agli attacchi avversari. Su uno di questi è decisivo Vetri a negare il gol, su tutti gli altri la squadra regge bene l'urto e con attenzione porta il risultato immutato al fischio finale.
Arriva finalmente il primo posto in classifica, meritato e inseguito con tenacia.
E' il riconoscimento dell'ottimo cammino fatto fino a questo punto. Purtroppo la formula di questo campionato mette tutto in ballo con i play-off, dove non conterà tanto ciò che è stato fatto, ma conterà soprattutto quanto si è ancora in grado di fare.
Nessuno abbassi la guardia, anzi, questa vittoria sia solo il primo passo verso una condizione migliore, una fiducia rinnovata, e un sogno da realizzare a tutti i costi.
Sudore, sacrificio e umiltà. E birra a fiumi!
Forza Mengaroni!!

lunedì 18 aprile 2016

Commento Ventunesima Giornata

We are A.C. Mengaroni?

Le Iene - A.C. Mengaroni :  4 - 1

Domanda legittima alla luce delle ultime prestazioni.

Siamo il Menga? Ma davvero? Siamo quelli che hanno messo in riga tutto il girone, che hanno vinto a Muraglia, che hanno fatto bottino a Tre Ponti contro i campioni in carica, che hanno espugnato Rio Salso e che hanno ribaltato in 10 minuti il risultato a Fermignano?
Venerdì sera (e nel secondo tempo di sabato scorso) no. Quel Menga non è sceso in campo.
Si è presentata un'altra squadra, scarica, presuntuosa, irascibile, evanescente. Sorpresa forse più dell'avversario dal vantaggio dopo 30 secondi, poi pian piano appassita, incapace di riprendersi, e crollata dopo l'errore dal dischetto nel secondo tempo.
Squadra che mentalmente ha tirato i remi in barca, appagata, convinta che la giocata del singolo possa risolvere ogni problema, così poco concentrata da commettere errori e banalità da pischelli.
Una prova deludente non tanto nel risultato, ma nell'atteggiamento e nel carattere. Brutte cose si sono viste, non gesti tecnici, ma di concetto e di comportamento.
Dopo un intero campionato passato insieme dovrebbero essere ormai consolidate la fiducia nei propri compagni, la voglia di aiutarsi, e indiscusso il valore del gruppo al di sopra dei singoli. Dovrebbe essere chiaro che non si è arrivati a questo punto grazie alle capacità di qualcuno, ma solo e soltanto perché TUTTI hanno dato qualcosa per costruire la squadra, tutti hanno messo il proprio sudore al servizio degli altri e perché tutti hanno fatto sacrifici per arrivare in alto. Tutti, tutti, tutti, nessuno escluso.
Eppure ancora oggi, dopo mesi o anni di lavoro e divertimento insieme, ancora oggi riusciamo a prendercela con il compagno, a criticare, a lamentarci di chi indossa la nostra stessa maglia, rimproverando gli errori altrui, e dimenticando i propri.
Questo è ciò che delude di più. Questo diventa nauseante. E questo è un Menga inaccettabile.
Possiamo sbagliare tutto in campo, passaggi, stop, parate, gol. Tutto. Ma nessuno può permettersi di smettere, anche solo per un minuto, di combattere e lottare per l'amico che ha accanto, di pensare che sia sua la colpa della sconfitta. La sconfitta, come la vittoria, è sempre NOSTRA. 
Se il Menga è questo, il Menga ha perso: ha perso nel progetto, nelle idee, nel gruppo assemblato nel 2008 e costruito con fatica, con sacrificio, con amicizia ed entusiasmo in 8 anni. Ha perso nelle cene, nei pranzi, nelle bevute, nei messaggi sul gruppo, nei vocali, nelle felpe, nelle birre.
Ma mi rifiuto di accettare questa sconfitta. Noi non siamo questo.

Facciamoci una bella doccia fredda, un bagno di umiltà, di responsabilità e di autocritica.
Una squadra di amici che combatte insieme. Solo così NOI siamo A.C. Mengaroni.
Solo così possiamo continuare a sognare.
Vi chiedo molto, ma con poco non si fa niente.
Forza Mengaroni!!


lunedì 11 aprile 2016

Commento Ventesima Giornata

Un tempo non basta. Il Menga crolla sul più bello.

A.C. Mengaroni - Voglia di Pizza Rio Salso :  4 - 7

Contro la squadra più in forma del momento, il Menga gioca un sontuoso primo tempo, sempre concentrato, attento e cattivo. Ma nella ripresa, vicini ad assaporare il primato in classifica, la squadra esce improvvisamente dalla partita, senza rientrarci mai più.
A Villamarina i primi barlumi d'estate alzano decisamente le temperature e sotto un sole intenso Menga e Rio Salso iniziano il match attenti e accorti. Si capisce da subito che l'avversario è di livello, gioca bene la palla, si muove molto e cerca di non dare riferimenti in avanti.
Il Menga lascia l'iniziativa agli ospiti, senza però soffrire troppo il possesso nemico. Anzi, in difesa e a centrocampo i padroni di casa sono solidi e ripartono bene in avanti, creando qualche grattacapo alla difesa ospite e andando vicino alla rete con Sega.
Ma intorno al quarto d'ora è Rio Salso a trovare il vantaggio su punizione dal limite, con una conclusione che, deviata dalla barriera, cambia traiettoria beffando Vetri.
La sfortuna non piega però il Menga, che si riporta in avanti con cattiveria e determinazione. Non passano infatti nemmeno 5 minuti e il risultato viene subito riportato in parità, grazie al perfetto destro di Pollo che infila il portiere avversario e timbra l'1-1.
Rio accusa il colpo e il Menga ha il vento in poppa, i contropiedi dei padroni di casa sono ben orchestrati, precisi e pungenti, e in altri 10 minuti i biancoblu segnano 2 reti, prima con Verdo, che finalizza una splendida azione, e poi ancora con Pollo, che fissa il risultato sul 3-1.
Rio prova a reagire, ma la nostra difesa regge benissimo. Quando riesce ad arrivare ad un paio di insidiose conclusioni, Vetri è comunque bravo a disinnescare i pericoli e a salvare la porta.

E' il Menga ad avere altre 2 occasioni buone per segnare sul finire del primo tempo, ma la precisione nell'ultimo tocco non è delle migliori e la sosta arriva congelando il momentaneo 3-1.
Nella ripresa la partita sembra riprendere sulla stessa falsariga del primo tempo, ma è solo un'illusione, perchè dopo pochi minuti il Menga concede agli ospiti l'occasione di rientrare in gara, dimenticando un uomo su corner. Rio si dimostra squadra cinica e segna il gol che dimezza lo svantaggio: 3-2.

Da questo momento i padroni di casa perdono la bussola, un black out generale piomba all'improvviso sui biancoblu mandando in tilt la squadra. In 10 minuti la partita si capovolge e si chiude, con il Menga disorientato, intimorito, deconcentrato e sempre in ritardo. Rio Salso ne approfitta per andare 3 volte al tiro e altrettante a segno.
In un lampo ci si ritrova sul 3-5, a 10 minuti dal termine e con una montagna da scalare. Ma oggi non è giorno di miracoli, perchè l'avversario non concede più nulla e perchè le energie e la lucidità sono ormai in riserva sparata. Anzi, nonostante il forcing dei padroni di casa, è ancora Rio Salso a trovare la sesta e la settima rete, tramutando il pomeriggio del Menga in un incubo.
Dopo l'espulsione del bomber Porcu a 5 minuti dal triplice fischio, arriva il quarto gol dei biancoblu, ormai non sufficiente per riaccendere le speranze di rimonta.
Al fischio finale la delusione per la sconfitta è sonante, il pesante passivo brucia e lascia un forte amaro in bocca. La squadra assaporava già la matematica qualificazione ai quarti, ma un attimo di follia ha smontato pezzo dopo pezzo quanto di buono si era costruito nel primo tempo.

Ma di certo quel primo tempo resta indelebile. Ed è la prova che la squadra ha grandi capacità. Un primo tempo intelligente, ben giocato, maturo e determinato. Il Menga ha enormi potenzialità, può vincere con tutti, ma d'ora in poi non basteranno mezze partite, ci saranno sfide in cui non saranno ammesse distrazioni e solo un grande Menga e un grande gruppo potranno arrivare fino in fondo.
Venerdì sera abbiamo subito l'occasione di rifarci, di dimostrare quanto valiamo, un'altra super sfida.

Rialziamo la testa!
Forza Mengaroni!!

lunedì 14 marzo 2016

Commento Diciassettesima Giornata

Sì Menga!

Muraglia - A.C. Mengaroni :  3 - 4

Espugnato anche il campo di Muraglia, un bel Menga continua la fuga e allunga sulle inseguitrici, giocando bene, con sicurezza e con qualche brivido.
Dietro la tana rossa della Casa del Popolo, si affrontano 2 tra le squadre più esperte di Pesaro, squadre solide, quadrate ed affiatate. Tra le mura amiche i reds di Rossetti cercano di vendicare la sconfitta dell'andata, ma il Menga parte subito bene, pressando e vincendo la supremazia a centrocampo. I guizzi di Verdo e Pollo mettono in difficoltà la retroguardia avversaria, che sin dalle prime battute sembra mancare di brillantezza. Dopo pochi secondi, infatti, un bel rasoterra di Trenitalia attraversa tutta l'area, senza però che nessuno raccolga l'invito al gol.
Muraglia cerca di appoggiarsi ai suoi colossi in avanti, ma la nostra difesa regge bene l'urto e prende subito le contromisure. Il Menga concretizza quanto di buono fatto in avvio, trovando il vantaggio con Pollo, bravissimo a puntare l'avversario, saltarlo nettamente sulla sinistra e incrociare con il mancino sul palo più lontano.
Il vantaggio dura purtroppo troppo poco, perché il Menga si fa infilare ingenuamente in contropiede, Muraglia arriva al tiro senza troppa difficoltà e Vetri non è abbastanza reattivo per respingere una conclusione non irresistibile.
L'1-1 ci sta un po' stretto, ma sul pari Muraglia approfitta di un leggero sbandamento del Menga per farsi nuovamente pericoloso e andare vicino al gol. Ma gli ospiti si rimettono presto in carreggiata, tornando a spingere e a pungere, grazie anche ad un centrocampo che cresce sensibilmente e che trova in Segarelli e Gennari due ottimi interpreti. Il Menga si avvicina così al raddoppio più volte, ma le conclusioni a rete sono spesso fuori traiettoria o respinte dalla difesa di casa, che resiste e porta il risultato immutato all'intervallo.
Nella ripresa il Menga non cambia atteggiamento e continua ad cercare il raddoppio. Troppe occasioni vengono però sprecate e in panchina cresce la preoccupazione di uscire dall'incontro beffati. A rasserenare gli animi ci pensa Verdo che sulla destra salta per l'ennesima volta l'uomo accentrandosi e andando alla conclusione col sinistro. Il tiro è preciso sul primo palo e vale il meritato 2-1.
Il Menga gioca con entusiasmo, Muraglia accusa il colpo e si fa chiudere nell'angolo. A ripetizione le Meduse arrivano al tiro, ma di un soffio mancano il bersaglio, centrando anche una traversa con un bolide di Sega. Sono solo le prove generali, perché dopo poco proprio lui disegna una traiettoria perfetta con un destro imparabile che si infila nell'angolino basso alla sinistra del portiere, portando gli ospiti sul 3-1.
A 20 minuti dal termine la partita è in assoluto controllo, il Menga gira palla, attende e riparte in velocità. Mauri, Bure e Grasso, alternatisi in difesa, controllano senza problemi gli attaccanti di casa e tutto sembra filare liscio.
A mettere un po' di pepe al finale ci pensa l'arbitro, concedendo un generoso rigore per una trattenuta in area a un quarto d'ora dal fischio finale. Vetri intuisce la direzione, ma la conclusione di Rocchi è precisa e potente: 2-3.
Il Menga si riporta quindi in avanti e non fatica ad arrivare al tiro, dopo una manciata di minuti è Pollo a ristabilire le distanze, con un ottimo spunto e un preciso destro in diagonale che trafigge Galli e sigla il 2-4.
Ma le emozioni non finiscono e nel finale Muraglia segna anche il terzo gol, approfittando di una squadra sbilanciata e colpendo Vetri, non impeccabile. Proprio allo scadere poi, con il Menga tranquillo a gestire e far passare gli ultimi secondi, un lancio lungo di Muraglia crea il panico nella retroguardia. Grasso in trance agonistica va a svettare su Mauri, la palla arriva però all'attaccante avversario che tutto solo davanti ad Ale prova uno sghembo pallonetto che si stampa sulla traversa e ritorna in area, Vetri è lesto a smanacciare istintivamente e a disinnescare il pericolo.

Finisce così finalmente il match, con il Menga che conquista meritatamente i 3 punti e vola a +6 sulla seconda e +9 sulle terze.
Classifica apparentemente tranquilla, ma comunque utile soltanto relativamente, perché tra poco ci si giocherà un'intera stagione nei playoff, in gare tanto dure quanto imprevedibili. Quello che possiamo fare è solo restare concentrati, determinati e incazzati. Pronti a lottare su ogni pallone, a giocarci ogni partita come se fosse l'ultima, a sfidare tutto e tutti con le palle d'acciaio.

Fino in fondo, fino in fondo, fino in fondo! Andiamo!
Forza Mengaroni!!

lunedì 7 marzo 2016

Commento Sedicesima Giornata

Con il culo nel Burro

F.C. Ponte - A.C. Mengaroni :  3 - 4

La trasferta di Fermignano rispetta le attese e si dimostra più insidiosa di quanto espresso dalla classifica. Un Menga falcidiato da assenze fatica oltremodo contro l'ultima in classifica, alternando sicurezza e confusione, solidità e delirio, ma ritrova proprio allo scadere consapevolezza e soprattutto vittoria. Pollo la apre, Burro la chiude. Nel mezzo lotta e sofferenza, e un Menga da battaglia.
La gara parte subito come era stata prevista: le dimensioni del campo favoriscono chiusure alte e costringono a impostare l'azione con lanci lunghi. Così è, ma il merito del Menga è dominare bene il gioco aereo e soprattutto essere sempre presente sulle seconde palle, cercando di verticalizzare velocemente. Nei primi 15 minuti Ponte non riesce a creare nulla, ogni suo lancio finisce sul fondo, mentre il Menga arriva un paio di volte al tiro con Verdo e Pollo.
Il vantaggio intorno al 20° pare meritato grazie ad una bellissima giocata di Pollo, bravo ad addomesticare un lancio da dietro, proteggere e scavalcare con un pallonetto delizioso il portiere in uscita. Sembra imminente anche il raddoppio, perché gli ospiti riescono ad aprire la difesa avversaria, trovando con costanza il varco per il tiro e perché Verdo, ben servito sotto porta, colpisce al volo violentando con un siluro la traversa, che ancora trema impaurita.
Ma sul finire del primo tempo si avvertono timidi risvegli dei padroni di casa, che arrivano al tiro non tanto per buone giocate, ma grazie a qualche pallone fortuito scaturito da rimpalli e contrasti. Vetri è attento e respinge tutto quello che si avvicina allo specchio.
E' comunque un campanello d'allarme che, col senno di poi, avrebbe dovuto tenere viva l'attenzione. Invece nella ripresa il Menga dimentica di tornare in campo. Avvio shock!
Al 7° minuto del secondo tempo Ponte ha già ribaltato il risultato ed è in vantaggio 2-1. Al 10° arriva anche il terzo gol e sembra profilarsi l'ennesima debacle in terra di Fermignano. La squadra è completamente frastornata, sfilacciata e allungata. Ponte, al contrario del primo tempo, riesce a controllare quasi tutte le palle e soprattutto a giocarle con più spazio. E di contro il Menga non combina più nulla, si corre a vuoto e ogni tentativo viene ribattuto.
In mezzo a tutto questo caos occorre rimettere i piedi a terra, schiarire le idee e svuotare la mente per ripartire da zero. Ma anche la sorte sembra non volerci dare ossigeno per respirare, perché Ivo, con una splendida conclusione da posizione defilatissima sulla sinistra, non riesce a trovare nulla più che una maledetta traversa. 
A fermare la giostra del delirio ci pensa però Pollo, che trova uno spunto dei suoi sulla trequarti, guadagnandosi il metro giusto per calciare in porta, aprire il piattone e trasformare in gol. Il portiere resta immobile e può solo guardare la sfera del 3-2 in fondo al sacco.
Con gli animi accesi da un abbozzo di rissa, si riparte con nuove speranze a 10 minuti dal termine.

I ragazzi ci credono e cercano il pari, una grande occasione capita sui piedi del neo-entrato Burro che, dopo essersi liberato abilmente, davanti al portiere gli calcia addosso col destro. Il Mister prova a cambiare un po' le carte in tavola e, oltre all'inserimento di Burro in avanti, posiziona Turro davanti la difesa e libera Gennari sulla sinistra. Le mosse danno per fortuna buoni frutti, l'olandese volante intercetta tutti i palloni e domina il gioco aereo e proprio sulla sinistra si sviluppa l'azione del pari.
In seguito a calcio d'angolo Pollo parte sulla destra, all'altezza del centrocampo cambia fascia e serve Capitan Gennari, che come una furia si lancia in corsa, stoppa e al limite dell'area serve in velocità Burro a centro-area. Il Bomber non perde il vizio e col sinistro controlla e beffa il portiere in uscita: 3-3!

Mancano 7 minuti e questa volta il vento gelido di Fermignano soffia a favore della capolista. Anche la sorte cambia volto e ci grazia, quando l'arbitro non vede la sfera rimpallare in area sul braccio di Mauri, ma punisce l'intervento del marcatore avversario che trattiene Burro in area e lo spinge a terra.
L'ingenuità del difensore è evidente, ma l'abilità del Bomber è quella dei giorni migliori, protegge la palla dopo un bel velo di Gennari e, prendendo posizione davanti al marcatore, cerca il contatto e si fa abbattere.
Sul dischetto si presenta lui, senza paura e con animo glaciale: il sinistro è preciso e letale (dote di famiglia?) e porta il Menga in vantaggio.
Mancano pochi minuti, ma i ragazzi gestiscono bene, senza rischiare e sfiorando addirittura il quinto gol, ancora con un super Burro che regala al pubblico una bicicletta in piena area, che purtroppo colpisce il palo esterno e finisce sul fondo.

Lui, convocato la sera precedente da un Mister agitato, in emergenza e già pronto a scolarsi l'ennesima birra per dimenticare, non solo stupisce tutti rispondendo presente, ma promette gol e mantiene la parola, con la doppietta che sancisce la vittoria! Il Mister ringrazia quella birre ispiratrici e tutti i ragazzi che hanno sputato sangue e combattuto come leoni: grandi!! E i 3 punti sono per Schino, che aspettiamo in campo il prima possibile e più in forma che mai.

Il Menga mette momentaneamente il culo nel burro, +4 sulla seconda e +8 sulla terza. Ma alle porte c'è una sfida importante che impone ancora uno sforzo cruciale. 

Venerdì sera ci aspetta il Muraglia nella sua tana, preparatevi ad andare a caccia!


Forza Mengaroni!!

lunedì 29 febbraio 2016

Commento Quindicesima Giornata

Avanti Menga!

A.C. Mengaroni - Drink Team :  8 - 3

Obbligati a vincere per rimanere in sella al campionato, i biancoblu non si lasciano sorprendere da una Drink Team orfana di portiere e bomber, e senza troppi patemi portano a casa i tre punti.
A Villamarina non bisogna attendere molto per vedere il primo gol, dopo una manciata di secondi, infatti, una buona verticalizzazione e un bel velo di Pollo lanciano Lollo indisturbato verso il portiere.
Il controllo non è ottimale e permette l'intervento in uscita dell'estremo difensore, nel contrasto la palla schizza sulla trequarti, dove Capitan Gennari è pronto a controllare e ribattere in rete.
1-0 lampo che mette la gara tutta in discesa.
Drink Team è in grande confusione e soprattutto non è in partita. Il Menga gioca, muove palla, verticalizza e crea indisturbato, così, dopo qualche tentativo ribattuto, in pochi minuti arriva anche il raddoppio. Pollo è bravo a puntare l'avversario, trovare lo spazio per il tiro e a piazzare, da sinistra a destra, la palla sul palo più lontano. Il 2-0 non cambia il ritmo della sfida, i padroni di casa continuano a macinare e a creare occasioni, frantumando ogni tentativo ospite di andare al tiro.
Il 3-0 arriva quindi su calcio piazzato, a siglarlo è il sinistro letale di Bure, che da posizione molto defilata pietrifica il portiere e lo castiga sul suo palo. Il Menga si limita a continuare la partita allo stesso modo, sfruttando l'inerzia positiva e una buona vena, mentre gli ospiti sprofondano nel baratro, cominciando a battibeccare e protestare tra loro in campo.
Intorno al 25° arriva anche il quarto gol ancora con Pollo, che prima si fa ribattere la conclusione, poi trova lo specchio raccogliendo la respinta e appoggiando in rete.
Tutto troppo facile e inevitabilmente anche la concentrazione ne risente. Drink Team infatti, approfittando di una distrazione difensiva, trova la rete del 4-1.  L'attaccante viene ben pescato con un lancio lungo alle spalle della linea difensiva, Ale si oppone alla prima conclusione, ma non può nulla sulla seconda.
Il Menga sembra svagato, il ritmo, già non altissimo, cala ulteriormente: le maglie del pressing e delle marcature si allentano, i passaggi diventano imprecisi e Drink Team può guadagnare campo, arrivando ad un paio di conclusioni pericolose, su cui Vetri è comunque attento a coprire ogni varco.
L'ingresso in campo di Ferro è una buona sferzata di aria fresca per il Menga e proprio il nostro trattorino ci regala il 5-1 con una scivolata al limite del gioco pericoloso, con cui "fotografa" il portiere ribattendo il suo rilancio in rete.
Alla pausa la partita sembra ormai chiusa, Drink Team non sembra avere idee e gambe per ribaltare il risultato e i valori in campo paiono ben definiti. Ma il Menga ha la colpa di rilassarsi troppo, permettendo agli avversari di riconquistare fiducia.
Non è frutto solo della malasorte, infatti, ma di un momento di forte appannamento ad inizio ripresa, l'autorete di Bure, che, nel tentativo di anticipare l'avversario in procinto di concludere, disegna un perfido pallonetto sulla testa di Vetri, che può solo raccogliere in fondo al sacco la sfera del 5-2.
Nemmeno il tempo di riorganizzare le idee che arriva anche il 5-3: il Menga non riesce a tenere la palla lontana dall'area e il centravanti ospite, sfruttando la sua enorme mole, riesce a controllare e concludere in porta. Ale prova a metterci una pezza, ma batti e ribatti il gol è preso.
Gli ospiti ormai ci credono, provano a mettercela tutta per riaprire una partita che sembrava chiusa, vedono una luce in fondo al tunnel. Ma il Menga ha il merito di riorganizzare le idee e la fortuna di trovare un rigore, giusto, per un evidente fallo di mano in area.
Bure non sbaglia e con il sesto gol, a 10 minuti dal termine, gela gli animi avversari, ormai spossati e abbattuti proprio nel momento di maggiore ardore.
Il resto del match è solo contorno, decisamente buono però, con numerose conclusioni fuori di poco e con i gol di Lollo e di Verdo a ristabilire, anche sul tabellino, il divario visto in campo e a consolidare il merito di tutti i ragazzi, anche oggi artefici di una prova positiva e convincente.

Il Menga si riprende la vetta, di nuovo, con la mente già volta alla prossima insidiosa e temuta trasferta, su un campo sempre difficile e storicamente scomodo, il minuscolo sintetico di Fermignano.
Pronti alla prossima battaglia!

Forza Mengaroni!!

lunedì 22 febbraio 2016

Commento Quattordicesima Giornata

La porta stregata

A.C. Mengaroni - Real Borgaccese :  1 - 1

Nel big match di alta classifica non bastano 55 minuti di grande gioco al Menga, le meduse biancoblu non vanno oltre il pari sciupando tantissime occasioni e mangiandosi gol clamorosi, dopo un'intera gara passata però a inseguire.
L'avvio infatti è dei peggiori, una manciata di secondi, nemmeno il tempo di prendere le misure che gli ospiti vanno in vantaggio: la nostra difesa si muove male e lascia l'attaccante avversario solo davanti a Vetri, che intuisce la direzione, ma non può nulla per evitare lo 0-1.
Passano 10 minuti e la Real si ritrova nuovamente di fronte al nostro portiere, ancora una volta siamo noi a stendere il tappeto rosso e ad invitare l'avversario al tiro facile. Ale però si supera e compie un vero miracolo, uscendo quanto basta e parando la conclusione con un gesto felino.
Il Menga si ritrova improvvisamente ed entra per fortuna in partita. Da metà primo tempo in poi la squadra di casa cresce nel gioco, stringe le marcature e sale d'intensità. Finalmente arrivano anche buone conclusioni, purtroppo sempre respinte o intercettate.
Pollo avrebbe nei piedi la palla del pari, ma dopo aver saltato secco il proprio marcatore strozza troppo la conclusione col sinistro e manda a lato di poco. Dopo poco è ancora Pollo a sparare un gran missile su punizione, ma il portiere è fulmineo nel riflesso e devia in angolo.
Il primo tempo si chiude purtroppo in svantaggio, anche se un volitivo e generoso Menga avrebbe meritato il pari.
Nel secondo la partita si fa a senso unico, si gioca praticamente ad una porta. La Borgaccese viene chiusa nella propria metà campo, arroccata a difesa del vantaggio, e il Menga macina gioco, azioni, conclusioni.
Alcune sono occasioni monumentali, come quando Pollo a due passi dalla porta spara addosso al portiere, o quando Verdo per ben 2 volte a pochi centimetri dalla linea non trova la deviazione giusta, o quando Gennari su punizione fa tremare la traversa.
Insomma, il Menga domina e crea, ma non segna in nessun modo. Tutti vanno al tiro, ripetutamente e con precisione, ma in un modo o nell'altro ogni conclusione viene sputata via dallo specchio della porta, che oggi sembra davvero stregata. Niente da fare, il gol non arriva. Sembra una partita segnata dalla sfiga e a 10 minuti dalla fine comincia a sentirsi l'odore della beffa.
Ma la tenacia e la grande prova dei nostri ragazzi vengono infine premiate. Un frizzante Verdini mette la quarta e salta 2 uomini sulla sinistra, si infila in area e conclude con precisione sul primo palo. 1-1 e tutti all'arrembaggio finale.
Il Menga ci crede e trova ancora per ben 2 volte la strada giusta per andare al tiro, prima con Ivo, che a sinistra se ne beve 2, ma davanti al portiere gli spara addosso, e poi con Pollo, che proprio nei secondi di recupero brucia tutti, difensori e portiere in uscita, ma si allunga troppo la sfera facendola sfilare sul fondo ad un metro dal palo.
Arriva dunque il triplice fischio, che lascia tanta soddisfazione per la bellissima reazione dei nostri ragazzi, ma anche sentimenti contrastanti per quel che riguarda il risultato. Se infatti il rammarico per non aver vinto una gara dominata è più che legittimo, e brucia, l'aver mantenuto il primo posto e non aver concesso punti ad una diretta rivale è comunque il lato positivo della medaglia.

Guardate questa prestazione come preferite, come un'occasione persa o come un punto importante, ma qualunque sia la vostra chiave di lettura, qualunque sia il vostro giudizio, ciò che resta di indiscutibile e inopinabile è la splendida prestazione che i nostri ragazzi hanno espresso dopo lo svantaggio.
Da qui ripartiamo, sapendo che il cammino è troppo lungo per fermarci a fare valutazioni o bilanci, e che mancano ancora tante, troppe gare, per sentirsi appagati o soddisfatti per qualcosa.
Ancora tutto è in discussione ed è molto facile oscurare il cielo sereno che si gode dalla cima della vetta. Per questo sarà meglio dimenticare in fretta il passato e guardare con cattiveria e ostinazione al futuro. Che ci chiama e ci costringerà ancora a sanguinose battaglie.
Siamo pronti. Mengaroni paura non ne ha!
Forza Mengaroni!!

lunedì 15 febbraio 2016

Commento Tredicesima Giornata

Tutto l'amore del Menga

A.C. Mengaroni - Candelara C8  :  3 -1

Le avrete coccolate, lusingate, adorate. Avrete preparato loro la colazione, le avrete portate a pranzo, a cena. Le avrete riempite di regali, di attenzioni, di dolcezza. O forse no, non avrete fatto niente di tutto questo per le vostre dolci metà.
Comunque sia andata la vostra domenica, questa futile festa degli innamorati, il vostro, il nostro, amore era già stato donato, consumato, sacrificato.
Sabato il cuore del Menga ha battuto forte, fortissimo. E la passione ha bruciato viva, ardente, in uno scontro tirato e sentito, in un derby sudato e combattuto, e soprattutto vinto.
Il Menga ha giocato bene, ha tenuto il campo, ha sofferto, ha creato, ha segnato. Con bravura, con tecnica, con impegno e dedizione tattica. Ma soprattutto con il cuore.
Nelle parate di Ale, nella difesa arcigna di Borvo e Grasso, nei 9 importanti minuti di Mauri, nei mille chilometri di Baio, Ivo e Bure, nel guizzo prepotente di Capitan Gennari, nel gol rapace di Lollo, nel tacco delizioso di Pollo, nel tifo fedele di Fabio.
In tutto questo e in tanto tanto altro, vive tutto l'amore del Menga.
Perchè l'amore non si festeggia, si fa.
E noi, modestamente... si fa!
Forza Mengaroni!!

lunedì 8 febbraio 2016

Commento Dodicesima Giornata

Chiamatelo Provvidenza

A.C. Mengaroni - Futura 98 :  4 - 0


Non poteva esserci per questa gara, il lavoro lo rapiva, i mille impegni della vita lo volevano lontano dal campo.
Ma all'ultimo secondo, con Verdo perso in chissà quale autogrill della Brianza e Schino fermato dallo staff medico di Mengalab, a pochi istanti dal fischio d'inizio il Menga chiama e Provvidenza, tirandosela un po', risponde presente.

Solo un tempo però. Che i beoni del circolo vanno presto in astinenza.
E' così che a Villamarina nel recupero della dodicesima di campionato, con il Mister squalificato e arrampicato sulla cancellata, Provvidenza parte a destra nello scacchiere tattico del Menga.
La partita si mette subito bene, perché l'avversario viene chiuso alle corde e dalle prime battute i ragazzi di casa dettano il loro ritmo. Proprio sulla fascia di Provvidenza si creano le azioni migliori, con tambureggianti discese e incursioni, ma la concretezza in zona gol non è delle migliori, e numerosi palloni invitanti messi a centro area fanno capolino davanti alla porta, salutano e si perdono dalla parte opposta.
Il Menga, così volitivo e intraprendente, sembra ad un passo dalla rete. Futura non crea nulla, cerca le proprie punte con lanci lunghi sempre intercettati e respinti dalla difesa menghina. Ma proprio su uno di questi lanci, l'errata comunicazione nel reparto e un fortunato rimpallo mettono l'attaccante proprio di fronte a Vetri. La medusa che porta sul petto fa il suo effetto e pietrifica l'avversario, che calcia malamente sul fondo.

Dallo spauracchio al successo, il passo è breve. Sul capovolgimento di fronte il Menga trova una buona punizione, da posizione defilata sulla destra.
Sul pallone va Provvidenza e con scioltezza disarmante, e col suo mancino di velluto, infila il pallone proprio nel sette a destra del portiere. Esecuzione da favola e vantaggio Mengaroni a metà primo tempo, 1-0.

Il copione non cambia di una virgola, il Menga continua ad attaccare e in più di un'occasione si va vicini al raddoppio, con Pollo, Sega e soprattutto con Ferro che trova il palo a negargli la rete.
Ma per piegare il Futura e plasmare la sorte non occorre attendere oltre. Provvidenza vuole andarsene a fine primo tempo e fare le cose per bene, non ha tempo da perdere, decide quindi di mettersi in proprio e lasciare di nuovo il segno.
A 10 minuti dall'intervallo, dopo alcuni tentativi ribattuti, Provvidenza raccoglie la sfera vagante al limite dell'area e al volo, con il solito mancino, insacca con un preciso diagonale. 2-0 perentorio, risultato al sicuro e tutti contenti.
Il Menga va alla ricerca del terzo gol, ci va vicino, ma il palcoscenico di questa prima frazione non può essere diviso con nessuno. Arriva il fischio dell'arbitro e gli applausi sono tutti per Provvidenza, che riprende la propria borsa, saluta tutti e se ne va, scomparendo come un cavaliere solitario nell'oblio pomeridiano.
A nessuno importa poi che il Menga nella ripresa abbia continuato a giocare bene, forse con meno cattiveria, ma comunque con saggezza e accortezza. A nessuno importa che Lollo ritrovi finalmente il feeling con il piede e soprattutto con il gol, segnando il 3-0; e che il Futura, a 6 minuti dal termine, calci alle stelle un rigore abbastanza inesistente. A nessuno importa che dopo l'ennesimo palo, Pollo proprio allo scadere fissi il 4-0 con un destro potente e preciso.
Tutto questo passa in secondo piano. Perchè tutti si stanno chiedendo che fine abbia fatto l'uomo del giorno, dove sia finita la leggenda Provvidenza.

Ve lo potrà dire chi ha avuto il piacere e l'onore, dopo la gara, di farsi spinare una media e farsi offrire pane e mortazza dall'uomo del destino, da quell'eroe solitario e schivo col mancino fatato che ha ridato la vetta della classifica al Menga.
Grazie Provvidenza, grazie Bubi!

Ah dimenticavo...
vacca maiala tenete tutti i piedi per terra e non montatevi la testa che dalla prossima torno in panchina!
Forza Mengaroni!!

lunedì 25 gennaio 2016

Commento Undicesima Giornata

Gol e brivido, il Menga è campione d'inverno.

A.C. Mengaroni - Samb :  3 - 2

A Villamarina va in scena l'ultima giornata d'andata, con le inseguitrici che hanno rallentato e con l'occasione per il Menga di tornare solitario in vetta.
E in effetti la squadra scende in campo col piglio giusto, cercando di rimanere compatta, corta, e andando a pressare alto con un buon ritmo.
Dopo qualche minuto di equilibrio sono subito i ragazzi di casa ad avere l'occasione di passare in vantaggio, e dopo un paio di tentativi falliti prima da Verdo e poi da Sega, è Pollo a rompere gli indugi: dalla sinistra si accentra leggermente e da appena dentro l'area trova un destro a giro sul secondo palo, su cui nulla può l'estremo difensore. 1-0.
Dopo appena 15' di gioco è ancora Pollo ad andare a segno. Palla al piede salta 2 uomini con un grande slalom, entra in area e di punta trova di nuovo l'angolo lontano: splendida rete e partita in discesa.
Sembra ormai filare tutto liscio, il Menga è in controllo e la Samb frastornata, così gli spazi a centrocampo si aprono e permettono ai ragazzi di casa di essere molto pericolosi. Il 3-0 arriva al 23° quando Vetri dal fondo pesca bene Sega tutto solo sulla trequarti, "Moto perpetuo" mette giù la sfera, avanza di poco e colpisce direttamente in porta: il tiro è preciso, il portiere rimane sorpreso e soprattutto battuto.
Sembra non esserci partita, ma, si sa, in questo sport non si vive mai tranquilli. Il Menga cala leggermente l'attenzione e allenta le maglie, specialmente a centrocampo. La Samb continua crederci e riesce a costruire alcune occasioni pericolose, sventate da buoni interventi in extremis della nostra retroguardia e di Ale.
Il Menga tiene immutato il risultato fino al riposo, ma l'avvio della ripresa desta molte perplessità, con la Samb troppo pericolosa e troppo presente in avanti. Eccesso di sicurezza? Errata idea di aver già vinto? Entrambe sicuramente, ma ancora di più le telecamere a bordo-campo, che abbiamo ormai capito essere poco gradite al Menga e funeste portatrici di sfiga.
Scherzi a parte, i ragazzi di casa si complicano decisamente la vita con 10 minuti iniziali di confusione e mollezza. Anche l'arbitro ci mette molto del suo, dopo un primo tempo già non convincente, con una ripresa da brividi, non fischiando falli evidenti e sbagliando numerose decisioni.
Su una di queste, con un fallo netto non fischiato a favore del Menga, riparte l'azione della Samb che le permette di riaprire la gara. Ma l'errore decisivo è di Vetri, che purtroppo sbaglia l'intervento su conclusione non irresistibile dal limite dell'area: 3 - 1.
Il clima si scalda e gli animi si accendono, il Mister di casa (che altro non è che quel pirla che scrive) viene allontanato dal campo contribuendo ancor più ad aumentare il livello di caos, invece di riportare calma e lucidità. Tant'è che dopo poco l'arbitro concede un discusso rigore per mani in area: su conclusione ravvicinata, Grasso viene colpito al braccio e il direttore non ha dubbi (noi molti, vista l'involontarietà del gesto) mandando l'attaccante sul dischetto: Ale indovina l'angolo, ma non arriva sulla palla, al 20° della ripresa arriva il 3-2 e anche tanta paura.
Di solito queste partite si finisce per pareggiarle, o addirittura per perderle. Quando la testa va in tilt anche le cose più semplici si fanno complicate e se prima tutto riusciva bene, poi niente va a buon fine.
Ma il grande merito del Menga è quello di rimanere concentrato e lucido, ritrovare compattezza dopo i 2 gol avversari e non sfaldarsi. Con ordine e diligenza la squadra si ritrova, ma forse non si era mai persa, e gestisce bene la palla. La Samb non smette di crederci, però è forse il Menga ad avere qualche buon contropiede sul finale, chiudendo la gara nel migliore dei modi, blindando il 3-2 e portando a casa i 3 punti.
Al triplice fischio il Menga è campione d'inverno, titolo tanto effimero quanto inutile, ma significativo almeno del buon lavoro svolto fin qui dalla squadra, che merita di certo complimenti e applausi.
Mentre il Menga può gioire in campo, purtroppo fuori c'è una città che piange.
L'incidente del Curvone ha lasciato il segno. Nodo in gola e cuori spezzati.
Possiamo solo unirci al dolore delle famiglie e degli amici, e restare in silenzio.
Forza!

lunedì 18 gennaio 2016

Commento Decima Giornata

La reazione non basta, il big match di Villamarina finisce in parità

A.C. Mengaroni - Le Iene :  2 - 2

Bella gara tra le prime due del girone, sentita e combattuta fino all'ultimo secondo. Un buon Menga va vicino alla vittoria, ma negli ultimi minuti rischia una cocente beffa. Pareggio giusto, che accorcia la classifica in testa, ma consegna a entrambe un punto importante. Primo pari stagionale in campionato per i biancoblu.

La gara inizia abbastanza contratta, il ritmo è molto basso da ambo i lati, probabilmente per il timore di non scoprirsi e non concedere niente all'avversario. Le fasi difensive sono accorte e puntuali, ma il Menga ha spesso il difetto di adattarsi al ritmo di gioco avversario e anche in questo caso, invece di sciogliere le briglie e aggredire, decide di procedere ad andamento lento, giocandosela a scacchi.
La partita scivola via ostica ed equilibrata, non ci sono grandi palle-gol, né grandi fiammate. Le possibili occasioni arrivano da giocate estemporanee, rimpalli, calci da fermo o palle vaganti. Sono forse le Iene a creare qualcosa in più in avanti, ma in tutte le occasioni Vetri si dimostra rapido e attento, tra i pali e anche in uscita.
Si dice che in queste circostanze solo le grandi giocate possano rompere l'equilibrio, e infatti così è intorno al 30° minuto, quando l'attaccante avversario controlla bene spalle alla porta, si sposta la palla rapidamente sulla propria destra e colpisce al volo di sinistro da appena dentro l'area, incrociando e infilando la sfera sotto la traversa. Bel gol e  Menga sotto 0-1.
Il tabellino non cambia fino alla sosta e nemmeno l'andamento della gara, segnata da grande equilibrio, poche giocate offensive e una lotta continua a centrocampo.
Al Menga serve una scossa per cambiare l'inerzia del match e per fortuna questa arriva subito a inizio secondo tempo. Dopo appena 7 minuti di gioco è Berto a suonare la carica: da rimessa laterale riceve dentro l'area vicino alla linea di fondo, protegge bene la sfera, si guadagna lo spazio per il movimento e con una piroetta fulminea si gira e calcia sul primo palo. Il portiere viene colto di sorpresa e non respinge il tiro, la palla si insacca e il pari è realtà, 1-1.
Il Menga, rincuorato dal gol, alza il ritmo e diventa più aggressivo. Sulle ali dell'entusiasmo e della rabbia si fa più pericoloso, riuscendo a sfruttare meglio gli spazi in avanti. Non arrivano occasioni troppo limpide, ma è evidente che il vento è cambiato e l'inerzia della partita ha una nuova direzione.
Le Iene comunque restano sempre squadra forte e pericolosa, infatti difendono duro e ripartono decisi, arrivando un paio di volte a conclusioni insidiose. Su una di queste Vetri compie un vero miracolo, buttandosi su una palla deviata dalla difesa che aveva già cambiato direzione: risposta da campione dell'estremo difensore bianco-blu e risultato salvo.
Intorno al 20° il buon momento del Menga si concretizza con il raddoppio. Turro, in posizione di pivot alto, viene imbeccato bene in profondità e defilandosi sulla destra arriva alla conclusione. Il portiere respinge, ma Trenitalia Verdini arriva come un falco bruciando il proprio marcatore e ribattendo in rete. 2-1 Mengaroni!

Ora il Menga si esprime meglio e gli avversari cominciano ad innervosirsi: è il momento per chiuderla e ci sono i presupposti per farlo, bisogna spingere e continuare a pressare, difendere duro e ripartire con rabbia. La gara sembra prendere una buona direzione, ma contro squadre così ben attrezzate non si può mai abbassare la guardia, perché in ogni momento possono fare male.
E purtroppo al 29° le Iene trovano il pari. Su punizione da fuori area, defilata sulla nostra sinistra, il tiratore calcia male, la traiettoria è sbilenca e diretta verso il fondo dalla parte opposta, ma un avversario in area riesce a stoppare la sfera e a servire un compagno al limite dell'area, che in corsa impatta bene e infila nell'angolo basso.

Mancano poco più di 5 minuti e sul 2-2 può succedere di tutto. Entrambe le squadre vogliono vincere, ma proprio nel finale sono gli ospiti ad andare vicino al colpaccio, trovando un incornata perfetta su corner. Solo un provvidenziale Segarelli, a Vetri ormai battuto, riesce a respingere sulla linea di porta blindando il risultato e le coronarie del mister.
Finisce la gara dopo poco, con un punto a testa che forse in classifica non entusiasma nessuna delle 2 formazioni, ma che sicuramente regala a entrambe la consapevolezza di avere mezzi e capacità per combattere e vincere ogni partita.
Quello di oggi era un match difficile, diventato ancora più duro dopo lo svantaggio. Ma con carattere e determinazione la squadra ha ribaltato il risultato dimostrando di avere attributi e qualità.

Ora dobbiamo continuare su questa strada, con passione e impegno, gioia e grinta, per regalarci una stagione degna dei nostri sogni. Avanti così ragazzi!
Forza Mengaroni!!

lunedì 11 gennaio 2016

Commento Ottavi di Coppa

Come la paperella. Menga fuori!

Pantano - A.C. Mengaroni :  2 - 1

Tanto tempo fa, quando la gioventù bruciava in noi e si giocava un giorno sì e l'altro pure, ricordo un'occasione in cui con i compagni si discuteva di pallone, e mentre si commentavano scialbe prestazioni personali, cercando i più disparati motivi e chissà quali strane ragioni sovrannaturali che avevano portato ad una sconfitta, un noto allenatore pesarese intervenne illuminando la nostra discussione, nel suo indimenticabile e folkloristico accento, e apostrofò uno di noi con parole argute e sentenziose, così chiare e cristalline che non si poté ribattere alcunché. 
Semplicemente il mister gli disse: "Eh, ti pesa il culo, paperella!!"

Il Menga del nuovo anno saluta la Coppa di Lega agli ottavi, sconfitto da una buona Pantano, dando l'impressione, pensando all'incedere goffo delle papere, che il culo sia molto pesante. A dirla tutta anche la testa non è sembrata del tutto leggera, dovendo commentare una partita certamente equilibrata e combattuta, dalla quale sono però emerse non solo difficoltà atletiche, ma anche scarse concentrazione e determinazione. Evidentemente il panettone, e quant'altro abbia "garnito" le nostre serate, non è stato ancora smaltito del tutto.
Sull'improbabile campo di Loreto, quasi più largo che lungo, il Mengaroni fa subito fatica a trovare distanze e posizioni, nei primi 15 minuti si assiste a ribaltamenti pirotecnici con le due formazioni sbilanciate e ripetutamente aperte ai contropiedi avversari. Mentre il Menga riparte però con lentezza e imprecisione, dando la possibilità a Pantano di ripiegare, l'avversario sembra più incisivo e arriva un paio di volte a ottime conclusioni. Se prima la mira degli attaccanti di casa non è buona, solo una grande parata di Vetri riesce poi a sventare il gol.
Il Menga comunque spinge, seppur in maniera disordinata, e nonostante i tantissimi palloni persi in avanti riesce a trovare il gol del vantaggio a metà del primo tempo, con una buona conclusione di Sega alla ricerca dell'angolo alto alla sinistra del portiere. Pietrucci riesce a toccare soltanto, correggendo forse ancor meglio la traiettoria, che diventa vincente.
Ci si aspetta che i biancoblu, forti dello 0-1, crescano nel gioco e trovino ordine in mezzo al campo, invece è Pantano a mostrare netti segnali di concretezza e pericolosità. I biancorossi hanno più gamba, vincono tutti i contrasti e sembrano più freschi.
Non è un caso infatti se al 32' arriva il pari. Ennesima palla persa in avanti del Menga, squadra sbilanciata e contropiede perfetto di Pantano, che in 3 contro 2 muove bene la sfera servendo l'uomo libero davanti a Vetri: 1-1.

Nella ripresa il Menga cerca di essere più accorto e compatto, ma la coperta è corta e rimanendo più chiuso, davanti si sfiora il nulla cosmico. Pantano continua ad essere più brillante, non crea pericoli evidenti, ma nelle varie zone del campo si dimostra reattivo e presente. 
Così non è il Menga al 10' della ripresa, quando l'esterno avversario salata 2 uomini sulla nostra destra, si accentra arrivando al limite dell'area e aprendo il piattone sul secondo palo trova la rete. 2-1 e Menga spettatore inerme.
Sembra auspicabile una reazione, ma nella sostanza questa non arriva. Seppur il Menga avanzi il proprio baricentro nell'ultima frazione di gara alla ricerca del pareggio, Pantano non si scompone, difende ordinata e riparte, lasciando ai biancoblu solo qualche tiro dalla distanza.
La manovra offensiva del Mengaroni è lenta, statica e prevedibile, il recupero palla è poco efficace e in troppe situazioni gli ospiti sono nettamente in ritardo sul tempo della giocata. Nella concitazione generale e in un clima abbastanza caldo, la partita si spegne sancendo l'uscita del Menga dalla Coppa.

Risultato non confortante alla ripresa dell'attività, che lascia qualche preoccupazione in vista della grande sfida di sabato prossimo e di un campionato che pian piano entrerà sempre di più nel vivo.

Se la Coppa può essere comunque una rinuncia sopportabile nell'economia della stagione, questo sacrificio deve consegnarci la consapevolezza che non si vive di rendita, che serve ancora tanto impegno, tanto allenamento, freschezza atletica e mentale per continuare il cammino al meglio.
Solo il lavoro può portarci lontano e da adesso, categoricamente, dobbiamo tornare tutti a lavorare sodo.
Rimbocchiamoci le maniche, il campionato ci aspetta. Il culo della paperella non fa per noi!
Forza Mengaroni!!