lunedì 21 dicembre 2015

Commento Partita di Coppa

Avanti Menga, buona la Coppa e tutti in ferie!

A.C. Mengaroni - F.C. Oltremare : 6 - 5  d.c.r.

Il Menga guadagna gli ottavi di Coppa soltanto grazie ai tiri dal dischetto, dopo una partita di alti e bassi, segnata da tante occasioni buttate al vento e da un'emozionante lotteria dei rigori.

Pronti via e il Menga coglie tutti di sorpresa con un insolita brillantezza e un gioco spumeggiante sin dalle prime battute. Complice la formazione ospite, incapace di prendere le giuste misure, nei primi 15 minuti i padroni di casa costruiscono 4 palle-gol clamorose, sbagliate tutte di un soffio ad un passo dalla porta.
Come da migliore tradizione calcistica, gli errori si pagano caro e alla prima vera disattenzione il Menga viene punito: palla persa in avanti, uomini fuori posizione e Oltremare può correre in contropiede, concludendo perfettamente lo 0-1.
Ma la partita è frizzante e il Menga la impatta poco dopo, con Segarelli che, sfruttando un buon assist sotto porta, mette a sedere anche il portiere e pareggia. Sembra finalmente sbloccata la vena realizzativa biancoblu, quando invece Oltremare segna di nuovo, con una bella conclusione a incrociare da fuori area: 1-2 abbastanza immeritato, per il gioco visto, ma sicuramente giusto per le varie disattenzioni commesse dai padroni di casa, troppo sbilanciati e poco attenti sulle posizioni in campo.
Il 2-2 arriva comunque poco dopo grazie ad un'ottima incursione sulla sinsitra di Pollo, che si beve un paio di uomini e insacca nell'angolino lontano, permettendo al Menga di chiudere la prima frazione in parità.
La ripresa è un'altra partita, finalmente gli ingranaggi vengono oliati, i bulloni saldati e la squadra trova la giusta quadratura. In avanti si spinge con costanza, ma la precisione e l'efficacia offensiva non sono delle migliori, così, vuoi per errori tecnici, vuoi per eccessi di confidenza, spesso invece di chiudere la partita vengono regalati pericolosi palloni agli avversari, abili e veloci nel ripartire in contropiede e arrivare al tiro.
La difesa regge comunque molto bene, Andri, Grasso e Mauri sono impeccabili per tutta la ripresa e con tranquillità, e qualche occasione mancata in fase offensiva, si arriva ai rigori.
Dagli undici metri si presenta subito Ivo che implacabile insacca. Oltremare spedisce fuori e ci regala il vantaggio. Pollo non ci sta e pareggia il conto, facendosi parare un piattone troppo debole. Grasso e Gabri sono glaciali e non sbagliano, ma Oltremare a sua volta ristabilisce la parità.
Mauri si presenta sul dischetto per il tiro decisivo, l'emozione lo tradisce e il portiere para facilmente. Da ricordare soprattutto la frase che Mauri, tornando in panchina dopo l'errore, rivolge al Mister: "non pensavi mica che facevo anche gol?!?"
La partita sembra volgere al termine, ma sull'ultimo rigore per gli avversari Andri sfodera uno scatto felino e para il tiro, tenendoci in partita e portandoci a oltranza. Non saranno molti i rigori a seguire, perchè Verdo realizza con freddezza, mentre il tiratore di Oltremare calcia alto.
Il Menga vince quindi la sfida e passa agli ottavi di finale come prima classificata nel proprio girone.

Si chiude finalmente il 2015 calcistico per il Menga, anno ricco e intenso, impegnativo e faticoso.
Dopo gli ultimi ottimi mesi, pensiamo a goderci le vacanze, riprendere fiato e sfondarci di panettone. Ma occhio a non rilassarci troppo, il 5 gennaio si riparte e le insidie sono sempre dietro l'angolo.
Buone feste a tutti! E soprattutto, oggi più che mai...
FORZA MENGARONI!!

lunedì 14 dicembre 2015

Commento Nona Giornata

Di culo e di palle: il Menga espugna Rio

Voglia di Pizza Rio Salso - A.C. Mengaroni :  2 - 4

Al 20' del primo tempo Rio Salso è già sul 4-0, il Menga nel baratro più totale, preso a schiaffi, frastornato e già fuori dal match. La capolista perde primato e certezze, gioca male e mostra forti segni di crisi, cadendo nella seconda sconfitta nelle ultime 3 giornate.


Questo è quello che poteva essere. Non parliamo di fantascienza, ma di quanto visto nei primi 20 minuti del primo tempo. Una squadra impacciata, contratta, sempre in ritardo sulle chiusure e sul pressing, messa in difficoltà da un avversario abile a non dare punti di riferimento e a muoversi negli spazi. E' difficile pensare che una delle migliori difese del campionato possa mostrarsi così brutta, seppur al cospetto di ottimi attaccanti, e incapace di scalare e decidere semplicemente quali uomini marcare e seguire. Il resto della squadra non da molto di più, faticando a tamponare, fare filtro e ripartire con precisione.
Dopo 10 minuti, infatti, Porcu viene lasciato tutto solo davanti a Vetri, che in uscita può solo stenderlo e concedergli il rigore. La prima botta di culo l'abbiamo qui, perchè l'avversario sul dischetto spedisce la palla fuori con Ale battuto.
Non siamo così fortunati dopo 2 minuti, quando Rio passa in vantaggio con un bel diagonale arrivato ancora dopo una nostra bruttura difensiva, portiere battuto e 1-0. L'andazzo è dei peggiori e soprattutto non diamo grandi segnali di ripresa. La sorte ci tiene a galla, perchè in serie arrivano altre 3 occasioni ottime per i padroni di casa e sulla prima è ancora l'attaccante a calciare fuori. Nelle successive è però un Vetri in versione fenomeno a chiudere la saracinesca e a tenerci in partita, ma di certo l'attacco gialloblu avrà di che recriminare.
Sembra l'inizio di un disastro, invece il Menga entra pian piano in partita. E' Pollo a suonare la carica inventando un siluro dalla trequarti che va dritto nell'angolino basso alla destra del portiere avversario. Gol splendido e dopo aver subito pesantemente, forse al primo vero tiro buono, siamo sull'1-1. E non basta, perchè ci bastano pochi minuti per imbastire una veloce ripartenza e portare Sega alla conclusione dal limite: la palla passa sotto al corpo del portiere e siamo addirittura in vantaggio, 1-2!
In fase difensiva si balla ancora e al 30' di nuovo concediamo spazio agli avversari, che non sbagliano e trovano il pareggio portandosi sul 2-2. Ma in campo siamo più reattivi e concentrati, è un altro Menga, tanto che prima della pausa torniamo in vantaggio con caparbietà, di nuovo con Sega che in contropiede, decentrato sulla destra al limite dell'area, prende la mira e la piazza sul palo opposto. Grande gol!
La ripresa non ha nulla a che vedere con la prima frazione. Grande attenzione, grande grinta e tanta concentrazione: in pratica il Menga che conosciamo. Rio Salso è avversario agguerrito e temibile, e lo dimostra spingendo con costanza alla ricerca del pari, ma di fronte c'è una squadra compatta, solida, con le palle.
Bellagamba, Gennari e Buresta diventano trio affidabile e invalicabile, davanti ad un Vetri sempre attento e reattivo. Il centrocampo si scopre abile corridore, reparto di sostanza e di intelligenza tattica, guidato da un Segarelli inarrestabile, non solo cecchino, ma vero uomo-ovunque.
Tutti stringono i denti, si sacrificano e ripartono generosamente, nell'attesa di trovare la giocata giusta per chiudere il match. Giocata che arriva a 8' dal termine e ancora con Pollo, oggi pasticcione e meno concreto del solito, ma sempre capace di cambiare la partita. E così è quando riparte in velocità da centrocampo, punta 2 avversari, li salta e dal limite di sinistro trova il palo interno e quindi il gol del definitivo 2-4.

Il Menga vince e va a cena con 3 punti granitici, conquistati con sacrificio e sudore, con le palle certamente, ma anche con tanto tanto tanto culo. Anche quello serve, senza dubbio, ma è il caso di riflettere e fare autocritica: anche quest'anno arriviamo alla sosta con gli uomini contati e stanchi, con tante assenze e dimostrando qualche affanno di troppo. Non lasciamoci abbindolare dalle luci delle feste e della gloria, non è tutto oro quel che splende!
Recuperiamo gli assenti, compattiamo ancor di più il gruppo e lottiamo tutti insieme, fianco a fianco, oltre un inutile primato invernale, verso mete più nobili e ambiziose.
E non mettete la testa in ferie, sabato si gioca la coppa!
Forza Mengaroni!!

mercoledì 9 dicembre 2015

Commento Ottava Giornata

Brutti ma buoni

A.C. Mengaroni - Real Marche :  3 - 1

Come i famosi biscotti alle mandorle, i pesaresi non spiccano per bellezza e grazia nel gioco, ma con solidità e compattezza si garantiscono un finale di gusto, con 3 punti importanti per rimanere aggrappati alla testa della classifica.

Dopo la caduta in trasferta, infatti, il rischio concreto era di perdere certezze e tenuta mentale, ma il Menga ha saputo ripartire bene, seppur soffrendo, al cospetto di un avversario ostico e pericoloso.
Nei primi minuti regnano equilibrio e disattenzione, il gioco si sposta sui 2 fronti ripetutamente, mettendo in mostra diversi errori da una parte e dall'altra. E' forse questo il momento più pericoloso per i pesaresi, quando un pizzico di concentrazione in più o in meno può segnare l'andamento di tutto l'incontro.
Per fortuna il Menga si compatta e imbocca la strada giusta, fatta di sacrificio, marcature ed essenzialità. Così pian piano diminuiscono i pericoli e arrivano discrete occasioni per passare in vantaggio. La fortuna non sembra volerci aiutare, perchè 3 pali regalano solo l'illusione del gol e niente più, ma la sorte ci ricorda anche di non recriminare troppo, quando in contropiede è la Real a colpire un legno clamoroso.
Dopo altri tentativi falliti, con tiri spediti alle stelle o mancati di un soffio, finalmente la caparbietà di Verdo ci regala il vantaggio: la prima conclusione viene respinta, ma sul rinvio del difensore si avventa come un rapace ribattendo il pallone direttamente in rete, bellissima "foto" e vantaggio meritato.
Nel primo tempo si contano altre ghiotte occasioni per segnare, ma la lucidità sotto porta oggi non è delle migliori e fino al riposo il risultato non si muove più: 1-0.
Il primo quarto d'ora della ripresa è buono, il Menga chiude bene grazie ad una solida difesa, e riparte velocemente. Preoccupano i 2 infortuni di Borvo e Berto, ma chi è in campo non fa rimpiangere gli assenti, anzi. I biancoblu vanno ad un soffio dal raddoppio in più di una circostanza, ma Burro, Sega e Pollo buttano al vento occasioni monumentali.
Dietro si rischia poco, ma il mancato raddoppio tiene vive le speranze di rimonta di una Real accanita e indomita, pronta a pungere e a trovare 2 insidiosissime conclusioni, sulle quali occorre l'intervento del miglior Vetri per salvare il risultato.
Finalmente a 10 minuti dal fischio finale, nel momento di maggiore stanchezza, Baio inventa una grande giocata coronando un buon contropiede, conclude di sinistro ad incrociare da appena dentro l'area trovando il palo interno e il gol dell'apparente tranquillità.
Già, perchè a 2' dal termine l'arbitro vede un rigore inesistente che riporta gli avversari in partita, Vetri intuisce, ma la conclusione è forte e angolata, 2-1 imprendibile.
Ma le emozioni non finiscono, perchè durante il recupero il Menga sfrutta alla grande una ripartenza dalle retrovie, contestata dagli avversari per un presunto fallo laterale, regalando a Pollo un'ottima palla per concludere da posizione favorevole: il bomber esplode uno dei suoi siluri trafiggendo il portiere e chiudendo il match sul 3-1.

Mengaroni ancora in testa, squadra che fa un passo avanti per quanto riguarda il risultato, forse non altrettanto per il gioco. Nonostante le numerose occasioni create, il ritmo rallenta, le distanze tra i reparti si allungano, i movimenti della squadra sono meno armonici.
I numerosi infortuni, le assenze agli allenamenti, le tante defezioni addirittura alla cena non lasciano presagire nulla di buono. Le nubi si addensano sopra le serpi velenose della Medusa, il freddo che avanza sembra portare nuove ombre.

Sta a noi stringere i denti e non mollare, tenere duro e continuare a credere nel gruppo, nella squadra e in un sogno. Che va coltivato, coccolato, sferzato e alimentato col sudore di tutti, settimana dopo settimana.
Avanti ragazzi, ancora di più, di più, di più!

Forza Mengaroni!!

lunedì 30 novembre 2015

Commento Settima Giornata

La bottega degli orrori

New Team Fano - A.C. Mengaroni :  7 - 6

La sensazione è decisamente sgradevole. 
Pressappoco è come ritrovarsi in un luogo affollato, da cui non è possibile andarsene, e senza un gabinetto. All'improvviso ti coglie un crampetto alla pancia, poi cominci a sentire qualche brontolio, un lieve moto intestinale che cresce. Di primo acchito tutto è sotto controllo, il dolorino se ne va, i muscoli si rilassano, ma il tuo sesto senso è già in allarme. Giustamente, perché dopo poco il brontolio diventa un ruggito, il crampetto uno spasmo e il tuo intestino si raggomitola come un contorsionista. In pochi minuti ti ritrovi a chiappe strette, fingendo un'apparente calma, intento a starnazzare a destra e a sinistra in cerca di un luogo appartato, di un bagno inatteso, di un piccolo anfratto dove nasconderti. Ma nulla di tutto questo è a portata di mano, cominci a sudare, a dimenarti, ad avere contrazioni facciali; non ce la fai più e proprio quando in lontananza si scorge un'oasi di pace, un possibile rifugio, un accogliente ricettacolo per le tue nefandezze, ecco che il panico ti assale, l'infinito ti inghiotte, il buio s'impadronisce della tua esistenza.
Sono secondi incredibili, vergogna e soddisfazione, piacere e terrore, orgasmo e delirio. Il tuo corpo è fuori controllo e in un attimo un caldo umido e orribile inonda le tue mutande, lasciandoti in putrido e nefando bagno di merda.

Così il Menga di sabato.
Sin da subito sono stati chiari i sintomi del disastro. Squadra distratta, senza mordente, senza grinta. Poca corsa, poca determinazione, poca concentrazione. Nonostante questo dopo 15 minuti il Menga si ritrova sul 2-0, e forse questo ancor più va ad aggravare la situazione: l'idea di portare a casa il risultato senza sforzi è ormai concreta e il ritmo di gioco viaggia ai minimi storici. Ma i segnali della catastrofe si fanno evidenti.
La squadra è in un'altra dimensione, purtroppo quando la testa gioca questi brutti scherzi, difficilmente si riesce a cambiarla in corsa, e il Menga inizia così il suo lungo tormento intestinale. 
Il primo tempo si chiude sul 3-2, ma nella ripresa dopo poco si è già in parità.
Se la prima frazione non era stata positiva, la seconda è un vero disastro sul piano del gioco. La palla non è mai a terra, le scelte, i passaggi, i gesti tecnici litigano continuamente con quello che si definisce calcio, i gol che arrivano sono frutto di azioni personali e sporadiche e di errori altrui.
Dalla parte opposta infatti c'è un avversario, non va dimenticato, che pur commettendo valanghe di sbagli, pur non riuscendo a fare tanto di più sul piano del gioco, ha voglia di vincere, di correre, di faticare, di lottare. Tutto questo fa la differenza (questo fa sempre la differenza, porco cane!), specialmente negli ultimi 10 minuti, quando il Menga, avanti 6-4, si lascia completamente travolgere da un mare impetuoso di escrementi che lo rivolta, lo abbatte, lo sommerge dalla testa ai piedi.
Tre gol in successione e il 7-6 finale, visto col senno di poi, è un risultato che non poteva essere altrimenti: non una beffa, ma soltanto il meritato raccolto di quanto seminato, o meglio, di quanto buttato al vento.

Se l'entusiasmo di sabato scorso aveva lasciato pensare ad una squadra matura e pronta per affrontare con solidità ogni incontro, oggi sappiamo che quella valutazione non era giusta. Che, seppur un calo di tensione possa essere plausibile, ancora il Menga non ha quella forza mentale per mantenere alte le proprie aspettative, la propria cattiveria, le proprie motivazioni.
Con grande delusione, perché al di là dei punti persi, che sicuramente rimpiangeremo, ora siamo obbligati di nuovo a dimostrare qualcosa in più. Forse meglio così, se la batosta ci può servire a tornare umili e concentrati, ad affrontare le gare non come una scampagnata tra amici, ma come una battaglia da vincere con passione e impegno. Ma è stata comunque una grande occasione persa.
Quel che è fatto è fatto, e già da oggi ci proiettiamo con rabbia verso la prossima sfida. Pronti a dimenticare questa disfatta, a rimboccarci le maniche, a tirare fuori le unghie e mostrare i muscoli.
Petto in fuori, sguardo dritto, mento in alto: avanti tutta ragazzi!
Forza Mengaroni!!

lunedì 23 novembre 2015

Commento Sesta Giornata

Lampi di maturità

A.C. Mengaroni - Muraglia :  4 - 2

Il big match del sabato pomeriggio a Villamarina mette in palio il momentaneo primo posto del girone e il Menga lo fa suo con una prestazione solida e convincente, al termine di una partita a scacchi tiratissima dove ogni squadra ha giocato con tensione e grinta le proprie mosse e contromosse. Ne esce vincitrice la squadra che più dell'avversario, con tutte le forze, ha voluto e cercato i tre punti.
Muraglia parte con il temuto Cabello in attacco, ma la difesa del Menga ha nel duo Borvo-Bure una coppia di mastini impenetrabili. Nell'unica occasione in cui l'avversario arriva al tiro, Vetri non si lascia sorprendere chiudendogli la porta in faccia.
In avanti il Menga fatica a tenere palla, nonostante un paio di buoni triangoli tra Pollo e Turro:  Pollo è più a terra che in piedi, scivola di continuo e il Mister pensa seriamente di andargli a comprare un paio di scarpe nuove nell'intervallo. Le occasioni più pericolose, da ambo le parti, sono su calci piazzati o su conclusioni da fuori, ma nessuno riesce mai a centrare la porta.
Il brivido più grosso nel primo quarto d'ora è una palla che scivola dalle mani di Ale e sembra infilarsi in porta. Il nostro portierone per fortuna se la riprende in tempo e riporta tranquillità nelle coronarie dei compagni.
Muraglia fa la prima mossa tattica: dentro Manocchi con Cabello a girargli intorno. Il Menga non aspettava altro e risponde incollando Mauri sul primo e arretrando un isolato Gennari sul secondo. La nuova linea difensiva si dimostra solida quanto la precedente e il Menga finalmente riesce ad andare vicino al gol con 2 buone conclusioni di Pollo, di poco a lato.
Il primo tempo si conclude sullo 0-0, con entrambe le difese sugli scudi.
Nella ripresa il Mister chiede più intensità e più ritmo, e con grande ardore i biancoblu rispondono diligentemente mettendo in grossa difficoltà gli avversari, con un buon pressing, giocate veloci e maggiore rapidità.
Bisogna aspettare però il 20° minuto per vedere il primo meritato gol, con Pollo che punta l'avversario, lo salta secco sulla sinistra e da poco dentro l'area lascia partire un mancino preciso che sbatte sul palo opposto ed entra in rete. 1-0!
In una partita così tirata si ha la sensazione che un solo gol possa decidere la gara, eppure non è così, il vantaggio del Menga dura solo 5 minuti, perché Muraglia approfitta di un errore in uscita dei biancoblu, trovando il guizzo giusto per andare al tiro. La conclusione viene sporcata e la deviazione mette fuori causa Vetri, che può solo raccogliere la palla in rete.
Ma il meglio dell'incontro deve ancora arrivare: il Menga gioca decisamente per vincere e Muraglia, nonostante l'attacco pesante Rocchi-Manocchi, non trova più sbocchi, ma soltanto il muro biancoblu, solido e invalicabile, composto dal solito inossidabile Borvo e da un Bellagamba stra-to-sfe-ri-co. Lo scontro tra Mauri e Manocchi è decisamente una delle cose più belle della partita, con il nostro bulldozer vincitore indiscusso della sfida e migliore in campo.
Al 31° gli sforzi del Menga trovano finalmente il meritato premio. Gennari, dopo aver annullato Cabello, tornato su quella fascia dove ancora non aveva inciso, dimostra che capitani non si diventa, lo si è e basta.
Prima fa le prove generali con un paio di conclusioni poco precise, poi, su ottimo assist di Sega in azione di contropiede, lascia partire un bolide mancino in corsa da fuori area che si infila sotto le gambe del portiere avversario. Menga di nuovo avanti, 2-1!!
Nemmeno il tempo di controllare il cronometro e i nostri ragazzi rubano subito palla e ripartono in attacco. L'azione è ancora sulla sinistra, Gabri e Pollo scambiano e dialogano bene, infine il bomber da centro area serve l'onnipresente Segarelli che arriva indisturbato e può insaccare con un diagonale preciso e micidiale.
Il 3-1 sembra chiudere il match, ma al primo minuto di recupero Muraglia trova il secondo gol con una conclusione dal limite di Lavanna, a fil di palo, che Vetri tocca ma non riesce a respingere.
Al Mengaroni basta far passare il tempo, ma negli ultimi 20 secondi trova la forza per attaccare ancora e andare a cercare il quarto gol, che arriva ancora su assist di Pollo, bravo a servire lo smarcato Turro che da pochi passi manda tutti a casa proprio nell'istante in cui (o prima?) l'arbitro manda tutti a fare la doccia.
4-2 meritato, morale alle stelle.
Grandissima prova di carattere e di maturità, squadra solida, molto concentrata, consapevole dei propri mezzi. Un plauso a tutti i giocatori presenti, sia quelli partiti nell'otto iniziale che quelli subentrati a partita in corso: tutti, ma proprio tutti, hanno dato un valore aggiunto alla squadra, permettendo di costruire mattone dopo mattone questa importante vittoria.
Purtroppo ora (questa volta non posso negarlo) siamo primi nel girone e da qui in avanti, in ogni sfida, sarà sempre più difficile conservare la testa della classifica. Tutti ci affronteranno con il coltello tra i denti, tutti daranno qualcosa in più per farci crollare, tutti vorranno fare il colpaccio.
Ma tutti dovranno fare i conti con questo Menga e sta a noi fare in modo che ad ogni battaglia, ogni avversario, si ritrovi davanti un Mengaroni sempre più cattivo, sempre più forte, sempre più affamato!
Non siamo al traguardo, siamo solo ai blocchi di partenza e ci sono ancora tanti tanti chilometri da fare.
Corriamo insieme!
Forza Mengaroni!!

lunedì 16 novembre 2015

Commento Quinta Giornata

Il rosso e il grigio.

A.C. Mengaroni - F.C. Ponte :  2 -0

C'era una volta una palla.
E un campo dietro la chiesa. O un prato vicino alla ferrovia, o semplicemente una strada, la porta di un garage o lo spazio indefinito fra 2 alberi. I bambini giocavano, indifferenti e incuranti di tutto quello che accadeva fuori da quel piccolo universo, correvano, sudavano, calciavano, urlavano. L'unica legge era dettata da quella palla e ognuno lasciava la sua storia, la sua vita, fuori da quel campo. Per pochi minuti o interminabili ore nessun'altra realtà esisteva. 
Avremmo voluto che fosse sempre così. Vorremmo fosse ancora così. Vorremmo indietro quella spensieratezza, quelle giornate infinite, quella voglia di vivere. Quella palla, solo e soltanto quella palla.
Ma al risveglio del sabato, dopo il frastuono di una notte pazza e incredibile, dobbiamo convivere con il dolore, lo sgomento e la paura. La follia di una guerra che guerra più non è, una violenza infame e subdola, una barbarie ignobile e meschina. Morte e sciagura nel nome di dio e del petrolio, della libertà e del potere, della democrazia e della schiavitù: nomi che hanno lettere diverse, ma che oggi hanno su questo pianeta lo stesso triste colore, il rosso del sangue versato sulle strade e sulle piazze, sangue di uomini uccisi da altri uomini.
Inorriditi e pietrificati, ci teniamo stretta quella palla, quel microcosmo felice dove tutto il male del mondo rimane fuori ad aspettare la fine della partita. Ci teniamo il saluto sportivo dei nostri avversari, l'abbraccio fraterno del nostro compagno, la stretta di mano serena all'arbitro. Scusate se spegniamo il cervello, ma preferiamo giocare. Vogliamo giocare, nonostante il sangue.
E in un grigio sabato pomeriggio abbiamo giocato. Purtroppo non estranei a tutto, purtroppo con un peso in gola, purtroppo non più felici come bambini. Una partita grigia, spenta e sottotono. Ma per fortuna l'abbiamo giocata.
Due squilli davanti sono bastati a dimenticare il minuto di raccoglimento e di dolore, a domare l'avversario, a portare a casa punti importanti. Che poi il Menga abbia concesso qualcosa all'inizio, abbia sprecato molto dopo, abbia condotto la partita senza troppi patemi, oggi forse ci interessa meno. Preferiamo ricordare la gioia dopo il gol, i sorrisi dei compagni in campo, le birre insieme al circolo, i messaggi ironici sul gruppo, le patate mosce e crude sul tavolo, il vocale della domenica mattina.
Ogni gesto bello, pulito, innocente ci allontana un po' di più dalla paura, dalla vergogna e dallo strazio del sangue che scorre senza fine. Ci teniamo stretto tutto il meglio, non per dimenticare il resto, ma per ricordarci che c'è ancora un sorriso, ci sono gli amici, c'è ancora tanto splendore nelle nostre vite.
Ci teniamo stretto tutto quello che ci regala il nostro sport, perché anche questo è il buono da cui ripartire.
Perché arrabbiati o impauriti, magnanimi o intolleranti, Salvini o Terzani, Oriana Fallaci o Gino Strada, oggi da qualcosa dobbiamo comunque tutti ripartire, con un po' di coraggio in più.
E anche la palla che rotola dentro la rete è ancora oggi il simbolo della gioia di quando eravamo bambini. E quella gioia è il nostro messaggio, il nostro augurio, il nostro impegno.
Forza Parigi!!

lunedì 9 novembre 2015

Commento Quarta Giornata

#iostocolmenga

Drink Team - A.C. Mengaroni :  4 - 9

Non capisco. Ho comprato tutti i quotidiani sportivi da sabato ad oggi e nemmeno una parola.
Posso pensare solo ad un complotto, perchè altrimenti non si spiega.
Ovunque, ma proprio ovunque, pagine su pagine per Valentino Rossi, per la Motogp, per Valencia. Anche sui magazines di equitazione, di cucito, di curling. Sempre e soltanto moto, luistaconvale, leistaconvale, tutti stanno con Vale. E nemmeno una parola per il Menga!
A parte che tutti vogliono stare con Vale, ma Vale sta con quella bella figliola di Linda e quindi sta comunque meglio lui. Ma poi vi pare possibile che nel Paese del calcio, degli spaghetti e del mandolino, tutti parlino solo e soltanto di motociclismo?!? Ma dove siamo finiti!?!
Meglio le moto del calcio. Sicuri?
Nelle moto ci sono le sportellate. Ma avete mai fatto un corpo a corpo con Mauri?
Nelle moto ci sono i sorpassi. Allora provate a mettervi sulla fascia di Verdini!
Ma nelle moto Vale ha dato un calcio a Marquez. (Ah no, non era un calcio) E allora? Anche Burro ha preso un calcio. (Ah no, non era un calcio, era un soffio)
Insomma non capisco. Tanto Menga venerdì sera e nemmeno uno straccio di trafiletto.

Completamente dimenticata l'impresa di Tre Ponti, dove i pesaresi in 30 secondi si trovano subito faccia a faccia con il portiere, Verdo spreca tutto e in altrettanti 30 secondi si ritrovano sotto 1-0. 
Mauri è ancora in clima riscaldamento, protegge palla cercando un fallo che non arriva e l'attaccante ringrazia. Niente paura, il Menga c'è. 
Pollo è in serata stratosferica e in 5 minuti ribalta la difesa avversaria come un calzino, segnando una splendida doppietta da grande centravanti: 1-2.
Non è da meno l'olandese volante. Turro è in gran spolvero e, dopo l'assist per il secondo gol, si mette in proprio segnando il terzo, ancora dopo una bella combinazione con Pollo. Al 15° il Menga è già sul doppio vantaggio, ma continua a macinare gioco e gol.
Pollo timbra la tripletta personale con una punizione supersonica sotto la traversa, poi serve a Sega un ottimo assist dopo una bella azione sulla sinistra. Il nostro regista non sbaglia e realizza il quinto gol con freddezza glaciale. C'è spazio per altra gloria e a prendersela questa volta è Capitan Gennari che centra la sesta rete ancora su punizione. Il Menga, grazie ad una difesa solida e attenta (sì, Mauri è entrato in partita e si vede!) non rischia nulla, ma il primo tempo si chiude sul 2-6, perchè Drink Team trova comunque il gol della speranza proprio allo scadere, con un buon calcio piazzato del solito prolifico Yassine che la mette a fil di palo.
Nella ripresa il Menga non sembra soffrire, ma di certo allenta la tensione e concede qualche metro in più ai padroni di casa. La grande generosità dei biancoblu si concretizza velocemente in un paio di gol regalati, così da mettere un po' di pepe alla partita e non mandare a casa anzitempo gli sparuti tifosi sugli spalti.
Così i fanesi, senza nemmeno faticare tanto, si ritrovano sul 4-6, con il morale rinfrancato e l'inerzia a favore.
Ma il Menga è in serata e Sega, con il bomber Pollo in panca per l'ennesima stecca ricevuta alle caviglie, prende in mano la squadra riportandola in acque più tranquille. Nuova punizione e nuova bordata imparabile, 4-7.
Turro non vuole essere da meno e anche lui reclama il palcoscenico. Rientrato in campo da poco, dopo un ottimo pressing di squadra e una bella palla recuperata, punta 3 avversari in successione e li salta tutti, arrivando davanti al portiere e seppellendo le velleità avversarie sul 4-8.
L'ultimo quarto di gara non ha grande interesse per il risultato finale, ma diventa una sfida personale tra Burro e il gol. Il bomber va a caccia della sua seconda rete stagionale, la prima su azione, ma la porta sembra stregata. Il portiere prima inventa un paio di parate inattese e spettacolari, poi è l'arbitro ad annullargli il gol per un fallo inesistente sul difensore.
Il Menga passa gli ultimi minuti a tirare contro la porta avversaria e finalmente arriva la soddisfazione anche per Burro: il sinistro è sempre quello di una volta, micidiale, e il punteggio finale viene fissato sul 4-9 per un Menga molto gagliardo che va a prendersi i 3 punti in casa della momentanea capolista.

Insomma, capirete anche voi, che dopo una serata del genere sia, non dico facoltativo, ma almeno obbligatorio, per chiunque si occupi di sport, dedicare almeno 4 righe, un filmato, un commento al Menga.
Non è concepibile. Questo silenzio è di certo un complotto mediatico. Senza dubbio un complotto spagnolo!
Iostoconvale, iostoconvale, iostoconvale... scusa Vale, bravo sei bravo, ma oggi... echeccazzo...
#iostocolmenga !
Avanti ragazzi, siamo solo all'inizio, recuperiamo i rotti, continuiamo a divertirci e non molliamo niente!
Forza Mengaroni!!


venerdì 30 ottobre 2015

Commento Prima di Coppa

Ivano uomo del destino. L'oracolo non sbaglia.

Fano2 - A.C. Mengaroni :  2 - 4

Non si scende in guerra senza il favore degli dei. E Ivano lo sa. 
Nel lungo viaggio verso l'umida piana di Tre Ponti, negli attimi in cui adrenalina e quiete scaldano il sangue prima della battaglia, il nostro fanciullo sente il peso dell'impresa.
Sa che può vincere. Sa che i suoi uomini sono in grado di sconfiggere il nemico. Ma non sa ancora cosa vogliono gli dei. E così abbandona il suo destino alle parole dell'oracolo.
Il gran sacerdote Schino interroga gli elementi intorno a sé, legge il volo degli uccelli, ascolta la voce dei venti, osserva i fondi del caffè. E alla fine intercede presso il divino, sentenziando la profezia.
"Corri Ivano, sarai l'eroe di questa impresa".

Nelle lande desolate di Fano, il Menga parte distratto. Nemmeno 5 minuti e l'attaccante avversario è solo davanti a Vetri. Ma AVVU12 si trasforma in medusa e lo pietrifica con un intervento superbo, salvando la porta biancoblu.
L'episodio suona la sveglia e il Menga comincia a macinare. Il baricentro si sposta sempre più avanti, Fano2 azzera il proprio possesso palla, costretto a lanci improbabili e a passaggi fuori misura. La pressione dei pesaresi è costante e i tentativi di rompere l'equilibrio non mancano, purtroppo la mira non è delle migliori e tutte le conclusioni si spengono sul fondo. 
Serve il guizzo del campione, serve il tocco del divino. L'eroe capisce che è il momento di trasformare la voce dell'oracolo in realtà. Ivo parte come un fulmine, si getta nella mischia con furia. 
Dopo un ottima giocata orchestrata da Sega e Burro, una palla d'oro gli viene servita dentro l'area. Il portiere lo vede, il portiere ha paura. Capisce che Ivano colpirà al volo e cerca di anticipare la parata, tuffandosi alla propria sinistra. Ma l'uomo del destino sa, gli dei sono con lui: intuisce il movimento dell'avversario e con prontezza strozza il tiro inventando una traiettoria meschina e impossibile. Il portiere è sbalordito, segue la sfera con lo sguardo, riesce a toccarla, ma sa che non può respingerla. 
La rete si gonfia, gli dei sorridono: 1-0 Menga.
Per altri 15 minuti in campo c'è solo il Mengaroni, padrone del gioco e della sfera. Gli avversari si innervosiscono, gli animi si scaldano, volano calci e insulti. Ma il saggio Baio tiene a freno i compagni irruenti, placa gli animi e riporta l'ordine in campo.
Il Mister è compiaciuto e nelle bestemmie di Mauri coglie al volo il disegno astrale, capisce il senso dell'universo, scopre il senso della vita. E sa che Baio è l'uomo giusto al posto giusto.
Infatti dopo pochi secondi il timido Baioni trasforma in gol un preciso calcio d'angolo, anticipando marcatore e portiere e segnando il raddoppio. Visto Burro?
Ci sarebbe tempo anche per triplicare, ma Turro il gigante biondo, dopo uno stop a seguire fantastico con cui taglia fuori tutta la difesa, si ritrova la palla sul sinistro e davanti al portiere non riesce a trafiggerlo come dovrebbe. Tiro respinto.
Rischiando anche un rigore contro, il Menga va al riposo in assoluto controllo. La battaglia è quasi vinta, il nemico è allo stremo e deve solo essere finito.
Ma i pesaresi oggi non hanno voglia di straordinari. L'orario di lavoro è finito da un pezzo e adesso è il momento del divano. Basta fatica: pantofole ai piedi, coperta di lana e tanti saluti a tutti.
Il Menga abbassa spaventosamente il ritmo, gli avversari prendono coraggio e l'arbitro scappella di brutto.
Così a metà ripresa viene regalato a Fano2 un bel rigorino per compensare quello negato nel primo tempo, l'attaccante realizza e la partita è riaperta: 1-2. 
Si continua a bassissima intensità fino alla fine, ma comunque soffrendo abbastanza e costruendo poco. A 5 minuti dallo scadere, su punizione contro, il gran sacerdote Schino avvisa il Mister che c'è un uomo libero al limite dell'area. Ma il Mister è solo uno strumento nelle mani degli dei e affinchè il loro volere si realizzi, occorre prendere questo gol. Così nessuno viene mandato a chiudere sull'avversario che, ricevuta palla, lascia partire un bolide nel sette che segna il 2-2.
Arriva quindi lo scadere, i rigori sembrano dietro l'angolo. 
Ma qualcuno in campo sa. Qualcuno conosce. Qualcuno sorride.
L'oracolo lo ha incensato e Ivo paura non ne ha. Di nuovo prende in mano le redini della battaglia, sfodera la spada e si getta nella mischia. Un nuovo affondo, una nuova penetrazione in area e questa volta il difensore avversario può solo colpirlo al piede. Angolo? Rimessa? Fallo? Boh! 
L'arbitro regala un altro rigore e manda sul dischetto Burro, l'uomo morbido, l'uomo così chiamato perchè non sta mai in piedi. Il saggio Baio rassicura tutti in panchina e dichiara sicuro che Burro non sbaglierà. Il bomber non lo smentisce e con freddezza riporta il Menga in vantaggio, 2-3. 
Nemmeno il tempo di ripartire a centrocampo e il risultato cambia ancora. Verdo, rottosi le palle di questo ritmo da pensionati, sgranchisce le gambe e si fa una sgambata. Dopo aver aggirato un uomo sull'esterno destra, entra in area e tira in diagonale verso il secondo palo. Il difensore non riesce a respingere e il definitivo 2-4 è segnato. 
Verdo si gira e dice a tutti: "e ci volevano 70 minuti per chiudere 'sto schifo di partita?!?"

Ma non poteva andare altrimenti. Gli dei così avevano deciso. L'oracolo così aveva vaticinato.
Ivano uomo del destino, Ivano eroe della battaglia.
Forza Mengaroni!!



venerdì 23 ottobre 2015

Commento Terza Giornata

Menga da sballo!

Real Borgaccese - A.C. Mengaroni :  2 - 4

Il Menga fa la voce grossa in quel di Tre Ponti e al cospetto dei campioni in carica abbaia con forza e soprattutto morde! 3 punti pesanti, tanto gioco e carattere da vendere: serata da incorniciare.

Il giovedì, diciamolo, è veramente un giorno indecente per giocare. Sarà che siamo vecchi, sarà che lavoriamo troppo, sarà che forse ci piace di più il divano o il bancone del bar. Ma di giovedì notte, con il  freddo e il vento, è meglio avere una birra tra le mani che un pallone tra i piedi.
Se aggiungiamo poi che il Mister è un pirla e che solo arrivato a Fano si accorge che di aver lasciato distinte e documenti al circolo, e di dover tornare a prenderli, è la volta che maledici di non aver finto un improvviso impegno e di essertene rimasto a guardare le partite di Europa League.
Un po' come ha fatto Burro, tanto per intenderci. Uomo esperto e navigato.
Ma allora bisognerà pur dare un senso a questo giovedì. Lo fa il Menga disputando un grandissimo match, dimostrando personalità, compattezza e soprattutto un buon gioco. 
Troppo facile lodare soltanto la splendida tripletta di Sega, sugli scudi va tutta la squadra: Andri, artefice di un paio di grandi interventi; una grande difesa sempre attenta e granitica, pronta a demolire il gioco avversario e a ripartire; un centrocampo di corsa, sostanza e piedi buoni, bravo in entrambe le fasi di gioco e veloce nell'innescare un ispirato Pollo, capace di tenere palla, arrivare al tiro con facilità e servire assist ai compagni.
Dopo 5 minuti il Menga è già avanti: il portiere rinvia male sui piedi di Sega, che dalla trequarti pennella senza troppi pensieri il delizioso pallonetto che vale lo 0-1. La partita è tirata e combattuta, i padroni di casa cercano di reagire, arrivano a qualche buona conclusione, ma non sorprendono la nostra retroguardia. E' invece il Menga ad essere molto pericoloso, perchè prima va vicino al raddoppio ancora con Sega, costringendo il portiere avversario ad un volo miracoloso, poi lo sfiora con una prepotente discesa di Grasso, sfortunatissimo a trovare soltanto il palo.
Nella ripresa cambiano gli uomini, ma non la sostanza. Il Menga gioca bene, tiene palla, si difende con ordine e riparte in velocità. I campioni di Borgaccio non stanno di certo a guardare: la pressione aumenta, qualche buona occasione arriva, ma gli ospiti ne escono sempre bene.
Il raddoppio del Menga sembra però vicino, Pollo sale in cattedra e si porta a spasso tutta la difesa avversaria: prima viene murato al tiro, poi regala un paio di assist al bacio non ben sfruttati da Ferro e da Capitan Gennari. Il terzo assist è però quello decisivo, quando con la leggerezza di una libellula vola in mezzo a 4 uomini, li salta e regala a Barto una palla d'oro davanti al portiere. Il Nani non sbaglia e raddoppia: 0-2 a metà secondo tempo.
La Real accusa il colpo, continua a provarci, ma senza risultati, se non quello di innervosirsi molto, arrivando ad un paio di fallacci inutili e a continue proteste con l'arbitro. Così il Menga va dritto per la sua strada, sfiorando ancora il gol sia con Schino che con Genna, e trovandolo infine con 2 punizioni battute magistralmente da Sega, che mette il mirino nel piede regalando 2 prodezze al pubblico e la sua tripletta personale al campionato. All'ultimo minuto siamo sullo 0-4, la partita è in cassaforte e la concentrazione cala di botto. 
Nei 3 minuti di recupero i padroni di casa segnano 2 reti che rendono il passivo meno pesante, che forse danno una dimensione più corretta dell'andamento della gara, ma che non mettono in discussione la bellissima prova della truppa pesarese, che porta a casa con merito il 2-4 finale.
Ora l'errore è quello di volare troppo alto. Una rondine non fa primavera e una vittoria non basta a far grande una squadra. Ci sono ancora da limare tante imperfezioni, sistemare errori, crescere nella gestione di svariate situazioni. C'è sempre da lavorare insomma, e da sudare.
Però... eh eh eh, però come godo oggi! Grandi ragazzi!
Forza Mengaroni!!

lunedì 19 ottobre 2015

Commento Seconda Giornata

Peccati di gioventù

Candelara C8 - A.C. Mengaroni :  2 - 1

Il Menga gioca, spinge, crea, ma non segna. Un Candelara attento approfitta degli errori altrui e porta a casa i 3 punti.
Nel venerdì sera di Villamarina parte meglio la formazione di casa, più pimpante e dinamica, capace di togliere qualche riferimento ad un Menga troppo distratto.
Il primo quarto d'ora scivola comunque via sul filo dell'equilibrio, fino al gol del Candelara che approfitta della blanda resistenza del Menga su calcio d'angolo: l'attaccante prima colpisce il palo poi ribatte in rete la palla vagante segnando l'1-0.
Gli ospiti, dopo una grande parata di Andri che sventa il 2-0, iniziano finalmente a macinare ritmo, complice anche un cambio di assetto dei padroni di casa, che vanno a sistemarsi proprio come il Menga si aspettava. E quindi inizia il monologo bianco-blu, non proprio segnato da una supremazia netta, ma da un'intensità e da una presenza costante in zona offensiva.
Il Menga va alla ricerca del pari e, anche se davanti manca un pizzico di fantasia e concretezza, alcune buone occasioni portano gli ospiti ad un passo dalla rete. Purtroppo la precisione sotto porta oggi latita e quand'anche si palesa, il portiere avversario si dimostra all'altezza con almeno 3 grandi interventi.
L'1-0 registrato alla sosta prosegue maledetto e imperterrito anche nei primi 20 minuti del secondo tempo. La partita non cambia, il Menga attacca, Candelara si difende e riparte in contropiede. Oltre all'imprecisione anche la sorte oggi gira le spalle agli ospiti, con 2 pali clamorosi colpiti prima da Bure e poi da Sega.
La porta avversaria sembra stregata, ma finalmente ad un quarto dal termine arriva il meritatissimo pareggio. Su una palla ribattuta, Bure si avventa con prepotenza e da fuori area buca il muro di casa con un rasoterra mancino che si infila alla sinistra del portiere.
Il gol rilancia il morale e riapre il match, il Menga dopo un lungo forcing sembra avere l'inerzia a favore, ma la stanchezza e la poca lucidità regalano un finale molto incerto, con errori da una parte e dall'altra.
A 2 minuti dal fischio finale, proprio su una brutta uscita dalla difesa, la beffa viene servita. Rimessa azzardata di Andri sui piedi di Bure, il lancio del nostro mancino viene respinto e carambola proprio sui piedi dell'attaccante, che ha molto spazio per controllare, avanzare e segnare il 2-1.
A nulla servono gli ultimi disperati tentativi per pareggiare, il recupero finisce in un lampo e il Menga si avvia mesto sotto la doccia.
Non è bastata una buona gara, un gioco volititvo, una costante presenza in avanti. E' mancata concretezza, fantasia e cinismo. E anche l'attenzione necessaria per evitare sbavature.
Anche se la sconfitta brucia, anche se i 3 punti sono veramente buttati, si sono viste comunque le basi per un bel campionato.
Dobbiamo continuare a crederci, a lavorare e a faticare insieme. Anche gli errori aiutano a crescere.
Sono solo peccati di gioventù, dobbiamo ancora diventare grandi.
Forza Mengaroni!!

lunedì 12 ottobre 2015

Commento Prima Giornata 2015/2016

Presente all'appello: alla prima campana il Menga c'è!

Futura 98 - A.C. Mengaroni :  1 - 4

Dopo 5 anni di avvii stentati, il Menga apre finalmente il campionato con una vittoria, con 3 punti importanti ed un gara positiva.
Nonostante il campo di Gimarra, storicamente avverso al palleggio a terra, le meduse pesaresi controllano il gioco da subito con un buon possesso palla, intervallato da efficaci verticalizzazioni per gli uomini d'attacco. La difesa si dimostra subito reattiva, scalando e tamponando ogni falla, rilanciando l'azione e concedendo al centrocampo la necessaria tranquillità per costruire ed inserirsi in fase offensiva.
Dopo una decina di minuti di discreto pressing, arriva il vantaggio grazie ad un ottimo spunto del bomber Mazzanti, che riceve palla in zona centrale ed entra in area defilandosi verso sinistra e prendendosi lo spazio giusto per esplodere il rasoterra sul primo palo. La conclusione è insidiosa, il portiere non è abbastanza reattivo per respingere e non può negare il gol nel debutto a Mazza, 0-1.
Il Menga continua a spingere, gli avversari cercano la profondità solo con lanci lunghi, non troppo efficaci e comunque sempre disinnescati dalla nostra difesa. Gli unici pericoli arrivano più che altro da nostri errori in fase di uscita, dove viene regalata sfera all'avversario in zone pericolose per eccessiva confidenza e qualche leziosismo di troppo.
Nonostante il buon momento, intorno al quarto d'ora viene ristabilita la parità. Il Menga esce in pressing sul portatore di palla in ritardo, 2 uomini vengono saltati nettamente a centrocampo e il Futura può arrivare al limite dell'area in superiorità. Il centrocampista serve l'attaccante sulla destra che lascia partire il diagonale vincente verso l'angolo opposto. Capitan Gennari tenta il salvataggio, ma finisce per imbucare nell'angolo. 1-1.
Nemmeno il tempo di rammaricarsi che il Menga torna avanti. Con forza i pesaresi si ributtano in avanti e la pressione porta subito buoni frutti.
Il portiere avversario si ritrova a gestire un retropassaggio spinoso, Mazza gli chiude lo spazio e l'estremo di casa calcia malamente sui piedi dell'attaccante biancoblu, per il quale è facile facile depositare in rete l'1-2.
Il Menga avrebbe altre occasioni per arrotondare il vantaggio con lo stesso Mazza e con altri tiri dal limite che escono dallo specchio. Ma l'occasione più ghiotta la divora Ferro, che a pochi istanti dal riposo salta un uomo al limite e da solo davanti al portiere calcia malamente fuori.
Si va negli spogliatoi con un risultato positivo, che andava però arrotondato e che non lascia affatto tranquilli.
E infatti nella ripresa si assiste alla reazione del Futura, reazione più di nervi che di gioco, fatta di incessanti lanci nella nostra area e di palloni buttati davanti alla faccia di Vetri, tanto imprevedibili quanto pericolosi.
La fase difensiva regge bene, con lo stesso portierone attento sulle uscite e su ogni conclusione, ma la squadra non riesce più a mettere palla a terra e ragionare. L'offensiva di casa viene interrotta comunque da qualche buon contropiede, che permette di rifiatare, ma non di segnare.
Burro ha 2 buone palle per realizzare il terzo gol, ma la prima viene spedita sul palo e la seconda viene respinta dal portiere dopo un'ottima protezione di palla e una conclusione ravvicinata.
L'equilibrio si protrae fino al 70°, nonostante il Futura abbia almeno 2 buoni tiri per il pareggio, che però spedisce alle stelle. Purtroppo proprio allo scadere si infortuna l'autore della nostra doppietta: Mazza deve lasciare il campo per una distorsione al ginocchio che preoccupa non poco. Ghiaccio e obbligata sostituzione. Speriamo di rivederlo al più presto in campo!
Negli ultimi 3 minuti di recupero il Menga chiude il match con 2 grandi spunti di Pollo. Sul primo, in contropiede, salta in velocità il proprio marcatore e fredda il portiere con un preciso destro. Nel secondo, ancora in contropiede, sfrutta bene la superiorità numerica concedendo a Bure la palla buona per concludere. Il nostro glaciale barista non tradisce l'emozione e con un sinistro chirurgico fissa il punteggio sul 4-1 per noi.
Ottimi 3 punti in trasferta per un Menga discreto, partito bene con un primo tempo volitivo, calato vistosamente nella ripresa, ma solido nel tenere distanze e marcature, e cinico nel chiudere (seppur tardi) la partita.
Il campionato sarà lunghissimo e difficilissimo, il girone è di alto livello, restiamo con i piedi per terra e continuiamo a lavorare.
In bocca al lupo Mazza, e soprattutto...
Forza Mengaroni!!




lunedì 27 aprile 2015

Commento Quarti di Finale

Sempre e comunque forza Mengaroni!!

Real Borgaccese - A.C. Mengaroni :  6 -3

"La tristezza poi ci avvolse come miele" cantava qualcuno qualche tempo fa. 
Ma il verso non basta per descrivere la delusione, l'avvilimento e la rabbia per questa sconfitta, di certo meritata, ma amara, amarissima, per la consapevolezza di aver sprecato una ghiotta occasione di arrivare in semifinale.
Non è bastato andare in vantaggio per ben 2 volte nel primo tempo, colpevolmente abbiamo sempre permesso all'avversario di rientrare in partita, per poi regalargli 15 minuti di follia con i quali ci siamo scavati la fossa da soli. All'inizio della ripresa, sul 5-2 per i padroni di casa, non è bastato tirare fuori tutto, non è stato sufficiente giocare un buon secondo tempo. Perché il nostro terzo gol è arrivato troppo tardi, quando il treno buono era già passato, quando ormai l'ennesimo miracolo non era più possibile. Peccato.
Il 6-3 finale, nei numeri impietosi con cui si presenta, non dice il vero, non rende merito ad una partita comunque equilibrata sul campo, ad un Menga combattivo, audace, grintoso. Non rende merito ad una stagione rocambolesca, iniziata in modo disastrosa, poi splendidamente risollevata dall'ultimo posto alla qualificazione playoff, con una cavalcata entusiasmante, bellissima, spettacolare.
Abbiamo scazzato questa partita, anzi, l'abbiamo bruciata in 15 minuti di follia, ma il nostro trofeo l'abbiamo vinto comunque, senza rimpianti.
La nostra vittoria è nella pelliccia del Capitano, negli audiomessaggi di Ale la domenica all'alba, nella pallonata di Ferro in faccia al pirla. Nei volti di Andri, Borvo, Bure, Baio, Schino, Berto, Verdo, Mauri, di Mazza, Ivo, Pollo, Barto, Cecco, Dona, Faber, Schiara abbiamo già la nostra vittoria, quella più genuina e convincente, quella che da il senso a tutti questi mesi trascorsi insieme alla rincorsa di un pallone.
Il nostro trofeo è in questo grande gruppo, invincibile, incrollabile, inaffondabile. In ogni birra, ogni allenamento, pranzo, montagna di patatine vissuta insieme.
In tutto questo non c'è errore, non c'è rimpianto, non c'è rimorso. Solo grande e profonda felicità.
E se qualcuno ci vuol dire che le coppe che contano sono quelle esposte in bacheca, beh, allora gli rispondiamo di non preoccuparsi, anzi, di stare molto molto attento, perché questo gruppo ha il Menga nel sangue, questa gente non molla un centimetro, questi uomini saranno sul campo ancora una volta, ancora e ancora e poi ancora, a lottare e combattere contro tutto e tutti. Mengaroni, cazzo, paura non ne ha!
Vi diamo appuntamento alla prossima stagione, e non è un avviso, è una minaccia.
Rispettateci e temeteci, saremo ancora lì, oltre ogni ostacolo, contro ogni avversario, pronti a sputare il cuore per la vittoria finale.

Sempre e comunque. Forza Mengaroni!!

lunedì 20 aprile 2015

Commento Ottavi di Finale

E oltre l'abisso... il Menga!

Futura 98 - A.C. Mengaroni :  5 - 6

Affondati, annegati, sconfitti. Quasi. Sì cazzo, quasi.
Appena prima della fine il Menga è risorto, per ben 2 volte, la Medusa è rinata con forza, disperazione e coraggio. E ha vinto.

Nell'assurdo campo di Gimarra, dove la linea dell'area di porta è trasparente, dove le porte sono quelle di un campo di calcio a 11 e dove la lunghezza supera di poco quella di un calcio a 5, il Menga parte con timidezza. Pronti via e in 2 minuti è subito in svantaggio. Triangolo fuori area e attaccante che trova lo spazio per il tiro buono che si insacca nell'angolo opposto.
Capitan Gennari non ci sta e cerca di scuotere subito la squadra, prova la discesa solitaria e dopo aver fatto a sportellate con l'avversario scarica un bel sinistro che va però ad infrangersi sul palo.
Il Menga non è però tonico, forse paga le nuove dimensioni del campo, fatto sta che i padroni di casa paiono più reattivi, più aggressivi e anche più pericolosi. Il campo non permette gioco a terra, quindi le due formazioni si accontentano di lanciare alla ricerca degli attaccanti.
Dopo inutili tentativi di pareggiare, è invece il Futura a raddoppiare, con una bella punizione che sorprende eccessivamente il nostro portiere. Il 2-0 è una bella botta, ma ancora c'è tempo per risistemare le cose, di certo serve qualcosa in più.
Ci pensa Bure a infondere coraggio ai compagni trasformando splendidamente una punizione da posizione molto defilata. Il sinistro è magico e l'incrocio dei pali opposto viene spolverato dalle ragnatele. 2-1 e tutti alla ricerca del pareggio!
Ma il Menga sembra una pallina nel flipper, si sbatte da una parte all'altra, ma sembra girare a vuoto, sballonzolato a destra e a sinistra alla ricerca di un varco che non arriva mai. Sul finale del primo tempo, dopo una buona parata di Vetri che salva la porta, è però il Futura a colpire ancora, confermando la bontà di questo suo avvio di gara. Grandi colpe vanno anche alla nostra difesa, sorpresa su calcio piazzato, con Bure che si perde la marcatura e lascia l'attaccante libero di insaccare di testa.
Arriva la fine della prima frazione e sul 3-1 per i padroni di casa la partita è quasi segnata. Il Menga ha l'acqua alla gola e non ha più forza per tirarsene fuori. Non si percepiscono grandi energie per reagire, la situazione è piuttosto disperata.
Ma di Menga stiamo parlando, signori miei. Gente di razza. E di cosa stiamo parlando lo si vede appena rientrati in campo. 10 minuti per cambiare la storia, 10 minuti per tornare in partita. Tutti hanno il fuoco negli occhi e la rabbia in corpo. 
Pollo trascina la squadra al pareggio, prima con un siluro su punizione che non lascia scampo al colpevole portiere, poi con un gran gol di sinistro dopo aver ubriacato il proprio marcatore. 3-3 e si riparte da capo.
Nel secondo tempo la differenza è evidente, il Menga preme, pressa, ringhia, tira. Il Futura è intimidito, prova qualche sortita ma soffre molto di più l'avversario. I pesaresi arrivano al tiro ripetutamente, purtroppo senza precisione. In questo momento di buona inerzia, a metà del secondo tempo, è però ancora la squadra di casa a tornare avanti, sfruttando un patatrac difensivo sulla linea di fondo, dove l'attaccante avversario anticipa marcatore e portiere, la palla rotola lungo la linea da sinistra a destra, colpisce il palo ed entra in rete senza che Borvo riesca a cacciarla fuori. 4-3, ma niente paura, ancora c'è una vita!
E infatti il pari arriva poco dopo ed è ancora Bure ad andare a segno con un break strepitoso. Anticipa il proprio attaccante prima del centrocampo, salta un altro uomo in velocità e da fuori area esplode un tiro fantastico sotto la traversa. 4-4!
Mancano all'incirca 10 minuti e la sensazione è che il prossimo gol possa assegnare la vittoria. Il Menga sembra avere una buona spinta, Pollo e Berto davanti impegnano la retroguardia con costanza, Gennari è bravo a sdoppiarsi in interdizione e in spinta offensiva, arrivando più volte alla conclusione. La difesa sembra aver trovato le misure e grossi rischi non paiono essere in vista.
Ma al 65° arriva un colpo tremendo. Al limite dell'area l'attaccante avversario trova uno scarico buono, il centrocampista che arriva al tiro indovina una traiettoria rasoterra micidiale nell'angolo alla destra di Vetri. Mancano meno di 5 minuti e siamo ancora sotto, è quasi la fine.
Questa volta la botta è durissima, è un treno in corsa sul mento che fa male, tanto male. Il Futura pensa di avere la vittoria in pugno, pensa che il Menga sia finalmente morto, finalmente sconfitto. 
Ma il Menga risorge di nuovo, la Medusa è ancora viva, le sue serpi sono ancora più cattive e il suo sguardo torna a pietrificare ogni nemico.
Solo 5 minuti di splendida follia agonistica, tanto brevi quanto intensi, tanto sofferti quanto meritati.
Con una forza ancestrale il Menga prova il tutto per tutto e dopo soli 120 secondi è Verdo a regalarci il 5-5, con un sinistro radente su cui nulla può il portiere avversario. Non è finita, perchè non c'è nemmeno il tempo di battere a centrocampo che in un lampo siamo di nuovo all'attacco: Pollo si libera e va al tiro centrando lo specchio, l'estremo difensore respinge con un miracolo, ma nulla può sulla ribattuta di Berto che di testa insacca il sesto gol del vantaggio.
Ora mancano 2 minuti di recupero che si chiudono con un sontuoso intervento difensivo di Bure, che salva il risultato e consente a tutti di liberare un urlo incredibile di gioia. Siamo ai quarti, siamo ai quarti!!


E adesso nel mirino c'è la Borgaccese. Non molliamo un cazzo ragazzi, siamo un gruppo fantastico!

Forza Mengaroni!!

lunedì 13 aprile 2015

Commento Ventiduesima Giornata

Tra fornai e Umpa Lumpa, il Menga vince e brinda alla migliore difesa.

Fandango - A.C. Mengaroni :  3 - 5

I ricordi annebbiati faticano a schiarirsi in questo faticoso lunedì mattina.
Avevo una bici, ok, e dovrebbe essere in garage. Avevo dei soldi in tasca, ma credo di averli finiti. C'erano amici attorno al tavolo, bicchieri sotto al sole, birra e whisky che si alternavano pericolosamente. C'erano gli Umpa Lumpa e dei biscotti, ma non era la Fabbrica di cioccolato e non c'era Willy Wonka.
Era il pranzo di squadra.
Sta di fatto che dopo una domenica del genere, non è che sia proprio una passeggiata ricordarsi per filo e per segno quello che è avvenuto venerdì sera a Loreto. Ricordo che mi aspettavo una battaglia, mi aspettavo una Fandango agguerrita che con i denti avrebbe difeso la serie A, ma non è stato proprio così.
Se sia maggiore il merito del Menga o il demerito dell'avversario, questo non lo so, ma dopo l'iniziale e immediato 1-0 per Fandango, in appena un minuto di gioco, la partita, seppur altalenante, è stata a senso unico.

Infatti il Menga a Loreto imbandisce e disegna gioco, mica è il Barcellona, per carità, ma la palla gira come non girava da un po', attraversa il campo, rotola da destra a sinistra, si muove avanti, indietro e ancora avanti, indietro, alla ricerca di una buona conclusione. La sensazione positiva trasmessa dalla squadra si concretizza quando Pollo mette a segno il 24° gol stagionale, riportando il risultato in parità e rimettendo il Menga in corsa per la vittoria.
Il gioco continua ad essere fluido, non fioccano occasioni clamorose, ma la manovra continua ad essere nelle nostre mani e l'avversario non crea troppi pericoli. Ce la stiamo cavando bene, ma l'errore è sempre in agguato, così concediamo ingenuamente un secondo gol a Fandango, uscendo male a centrocampo, e lasciando un tiro facile facile dal limite.
Il 2-1 galvanizza Fandango, ora fuori dalla zona playout, ma non abbatte il Menga che continua a spingere con lenta, ma perdurante insistenza. Nella seconda metà del primo tempo arriva di nuovo il pareggio, grazie a Ferro che tocca leggermente un cross teso di Bure e devia la palla nell'angolino. 2-2 e parità fino al riposo.
La ripresa vede ancora il Menga protagonista, cambiano gli interpreti in campo, ma la sostanza rimane la stessa: ritmi lenti di gioco, ma ospiti in controllo del match. Poi qualche errore capita sempre, con un paio di conclusioni pericolose regalate all'avversario, ma la sensazione è che la vittoria possa alla fine arrivare.
E così pare quando Pollo, ben imbeccato in area, anticipa il portiere e insacca la personale doppietta. Sul 3-2 tutto sembra filare liscio, ma un'altra disattenzione ci costa cara. Qui i maligni potrebbero vedere biscotti ovunque, ma non ci sono fornai o pasticceri, solo un'uscita maldestra di Vetri che, ostacolato da Verdo in marcatura, valuta male la respinta toccando la sfera e deviandola in porta. 3-3, tutto da rifare.
Ripartiamo alla ricerca della vittoria con convinzione e con buone soluzioni. Verdo sulla fascia è inarrestabile e viene imbeccato più volte da Bure con ottimi lanci, in diverse situazioni ci troviamo ad un passo dalla rete con diversi uomini, ma senza concretizzare.
Il 4-3 arriva finalmente su un ottima palla di Pollo che trova Ivo davanti alla porta, il nostro furetto imballato insacca con freddezza e ci riporta avanti.
Fandango accusa il colpo e nonostante provi a reagire, non ha armi in canna per colpire. Il Menga in contropiede ha grandi spazi e in almeno 3 o 4 occasioni avrebbe la palla per chiudere il discorso, ma qualche imprecisione nei passaggi o nelle conclusioni ci nega il gol.
Solo nel recupero arriva il definitivo sigillo che chiude la gara: Berto se ne va in contropiede solitario e fredda il portiere con precisione. 5-3, quinto posto confermato e migliore difesa del campionato, tutti a festeggiare!

Poi si arriva al pranzo di squadra, ma quella è tutta un'altra storia, perchè al bancone non c'è proprio partita.
Il Menga vince sempre!
Ora iniziano i playoff, basta feste, è ora di fare sul serio!
Forza Mengaroni!!

martedì 31 marzo 2015

Commento Ventunesima Giornata

Il punto

Real Borgaccese - A.C. Mengaroni :  3 - 3

Arriva il punto che serviva. Arriva la certezza matematica dei playoff, ma svaniscono le certezze costruite dal Menga nel 2015. Un punto buono per la classifica, ma un grande rammarico per una vittoria buttata, per una prestazione sottotono e per una squadra apparsa stanca e sfibrata.


A Tre Ponti il Menga affronta la capolista consapevole di dover vincere per mantenere il quarto posto e quindi il vantaggio di giocarsi gli ottavi in casa. Ma il rapido vantaggio procurato da Pollo su punizione dopo pochi minuti, mette le basi per una gara di rimessa e di attesa, che non maschera affatto le lacune di gioco ormai evidenti.
Seppur il primo tempo appaia abbastanza combattuto, in realtà è la Real a fare gioco, il Menga si limita a cercare il contropiede o a lanciare la palla in attacco, nella speranza che qualcosa succeda. La capolista attacca a testa bassa, creando momenti di vera apprensione per la nostra retroguardia, che comunque regge l'urto difendendosi con ardore.
Il secondo tempo è, se possibile, ancora peggio del primo. Il Menga è barricato nella propria trequarti incapace di uscire e di giocare la palla: i nostri centrocampisti, loro malgrado, fungono solo da interditori, alla caccia di palle vaganti, o da difensori aggiunti. Da dietro non giochiamo, scavalchiamo costantemente la zona nevralgica del campo, frettolosi e intimoriti. Non esiste una trama di gioco, né passaggi ragionati o finalizzati alla ricerca della giocata migliore. Ci sono solo apprensione e paura, e voglia di non mollare il gol di vantaggio.
Forse sarebbe servito il pareggio di Borgaccio per scuoterci, invece arriva il nostro raddoppio. La difesa avversaria buca clamorosamente un palla a centrocampo, Pollo può raccogliere e correre velocissimo verso l'area avversaria. Appena fuori dal limite inventa un gol formidabile di punta direttamente nell'angolo basso: 2-0 Menga.
Solo qualche minuto dopo il nostro bomber viene scalciato in area e si guadagna un calcio di rigore: lui stesso va sul dischetto, la conclusione viene parata, ma Verdo è lestissimo ad insaccare la palla vagante e a segnare il terzo gol.
Sul 3-0, al 20° della ripresa, la partita sembra chiusa. Ma la Real è indomita e ci schiaccia sempre più in difesa. Il Menga ormai non gioca più, solo 4 legni e altrettanti miracoli di Vetri salvano la nostra porta.
Ma a 15 dal termine gli avversari trovano un fortunoso gol che riapre il match: la palla respinta ancora una volta dal nostro portierone rimpalla sulla schiena di un avversario e finisce in rete.
Il Menga accusa il colpo, o forse non lo accusa proprio, perché continua a subire incessantemente il gioco altrui. Nemmeno l'espulsione di un difensore avversario cambia l'inerzia, la Borgaccese spinge sull'acceleratore, il Menga subisce ininterrottamente non sfruttando il vantaggio numerico e nel giro di 5 minuti ne prende 2.
Il primo arriva su calcio piazzato, ben battuto e imparabile. Il secondo su conclusione da fuori che si insacca precisa nell'angolo basso. Per fortuna la partita è finita, restano 4 minuti di recupero dove il Menga prova a rialzare il baricentro, ma senza pungere e senza costruire nulla.
Termina 3-3 una partita rocambolesca, quasi vinta, ma mai dominata, forse nemmeno mai giocata, semplicemente molto fortunata. Resta buono solo il punto conquistato che ci porta ai playoff, nulla più.
Il Menga evidenzia grossi problemi di gioco, ormai le trame sono inesistenti, si insiste su lanci lunghi nella speranza che davanti qualcuno si inventi qualcosa, ma nella sostanza ormai facciamo gol soltanto su calcio piazzato. Anche la tenuta fisica non sembra delle migliori, alcuni giocatori sembrano sottotono e poco brillanti, con poca gamba e con poca birra. 
Situazioni piuttosto preoccupanti alla vigilia del momento topico del campionato: ad aprile sarà vietato sbagliare e partite come queste non potranno ripetersi. Per fortuna ora possiamo godere della pausa per ricaricare le pile, fare un esame di coscienza e cercare di risolvere i nostri problemi.
Speriamo anche che colomba ed agnello non incidano troppo.
Adagiarsi adesso, ridurre la tensione, l'agonismo, la determinazione in questo momento della stagione non è possibile. Dovremmo tornare in campo con una testa, una condizione, un gioco nettamente diversi.

Animo ragazzi, c'è ancora da correre e da sudare. Prepariamoci a lavorare sodo!
Forza Mengaroni!!


lunedì 23 marzo 2015

Commento Ventesima Giornata

Il peccato e la vergogna

F.C. Ponte - A.C. Mengaroni :  4 - 3

Non ho la più pallida idea di quale sia la trama della fiction televisiva con la Arcuri e Garko, ma non ho dubbi che sia della grande TV spazzatura. E di spazzatura e di ridicolo il Menga si è coperto a Fermignano, in un sabato pomeriggio incredibile e folle, dove le Meduse conducevano il match per 2-0 e con un uomo in più dopo appena 20 minuti.

Ma la fame e la disperazione di Ponte, ultima in classifica e con un piede nel baratro della retrocessione, hanno pesato sulla bilancia almeno quanto la presunzione e la pochezza dei pesaresi, scomparsi dall'incontro, in completa confusione tecnico-tattica, incapaci di reagire ad un avversario non troppo proibitivo.
La cronaca segna 2 bei gol di Verdo a inizio partita, ma dopo l'espulsione del regista di casa, il Menga commette errori gravissimi a ripetizione, sparendo completamente dal campo. Bure consegna palla direttamente all'attaccante avversario aprendogli un'autostrada verso la porta e permettendogli di accorciare le distanze; poi uno sbilenco cross dalla destra prende tutti di sorpresa rotolando infidamente in rete. Ma nel mezzo non bastano 2 mani per contare le assurdità e gli orrori. Passaggi sbagliati, appoggi fuori misura, tiri direttamente nei campi e soprattutto tante occasioni concesse agli avversari.
La ripresa non cambia, perché invece di riquadrarsi la squadra si sfascia maggiormente. Il campo minuscolo e l'uomo in più sono soltanto motivo di ulteriore confusione, anche dalla panchina il Mister ci capisce veramente poco, in balia degli eventi come tutti i giocatori e incapace di trovare soluzioni.
Serve il terzo gol di Ponte a svegliare un po' i pesaresi, arrivato su corner dopo una pessima marcatura di Schino che perde l'avversario permettendogli di trafiggere ancora Schiara.
A questo punto il Menga tira fuori un briciolo d'orgoglio, ma non è poi granché, perché mai riesce a sfruttare la superiorità numerica e mai arriva ad un vero forcing offensivo. Ponte continua a lottare con il coltello fra i denti, buttandosi su ogni pallone, ripiegando velocemente, chiudendosi a riccio e ripartendo in contropiede.
Il pareggio di Pollo, con un buon destro dal limite, è solo illusorio. Quando sembra che il Menga si sia rimesso in carreggiata, a 10 minuti dal termine, è un altro corner, un'altra marcatura morbida, a ricacciarci all'inferno. Ottima l'incornata dell'attaccante avversario e palla in rete per il 4-3.
A nulla serve l'assedio finale, perché nonostante 2 palle gol enormi sprecate da Ivo e Bure, Ponte riesce ancora fare male, impegnando Schiara in più di un'occasione. Il cronometro scorre inesorabile e al fischio finale è Ponte che può esultare per una grande impresa.
Al Menga, dopo un'infinità di peccati, resta la vergogna, non tanto per la sconfitta, che nello sport è sempre possibile, ma per il modo e l'atteggiamento con cui è arrivata. E per la delusione data ai tifosi venuti a sostenerci da Pesaro. 
Le meduse avevano l'occasione di centrare definitivamente la qualificazione ai playoff, avevano il dovere di giocare con rabbia, con grinta, con determinazione. E invece nulla di tutto questo.
La trasferta con l'ultima in classifica ha visto scendere in campo una squadra molle, senza palle, in attesa degli eventi, presuntuosa e convinta di fare risultato con il minimo sforzo. Molti giocatori svagati, poco concentrati, mai in partita. Un atteggiamento troppo superficiale, una leggerezza che non si addice a chi, con fatica e sudore, ha mutato una stagione iniziata in modo disastroso e con fatica l'ha resa entusiasmante e avvincente.
Se non si torna a mordere, a lottare, a masticare l'erba del campo, tutti gli sforzi fatti fino a qui potrebbero essere vani. Se non si torna a sudare, a giocare con e per i compagni, sostenendoci e aiutandoci a vicenda, il nostro finale di campionato può diventare spazzatura.
Ma la fiducia in questa squadra è incrollabile. Non ho dubbi che già da venerdì tutti avranno voglia di dimostrare il loro valore e vorranno farlo cattivi e incazzati, di fronte alla capolista, per far vedere a tutti di che pasta è fatta la gente che vive Menga, che beve Menga, che respira Menga, che gioca Menga!
Fino da Barcellona si leva l'urlo della rivincita, il canto della rivolta, le note della vendetta: Mengaroni paura non ne ha, Mengaroni paura non ne ha!
Dimostriamolo!
Forza Mengaroni!!

lunedì 16 marzo 2015

Commento Diciannovesima Giornata

Anche il Menga è umano: solo un punto a Tre Ponti.

Sanpaternianese - A.C. Mengaroni :  4 - 4

Le meduse si presentano contati in casa della Sanpa, le numerose assenze si fanno sentire, ma non giustificano un approccio troppo remissivo alla gara. Ne esce una partita equilibrata, poco spettacolare e sempre in bilico. Buono il punto finale, anche se ora la classifica diventa più incerta.

Non all'altezza l'avvio del Menga a Tre Ponti, timoroso e poco cattivo, passivamente incapace di rispondere alla combattività dei padroni di casa. I primi 10 minuti sono di grande sofferenza nonostante la Sanpa non abbia occasioni clamorose, ma il Menga fatica ad uscire, ad imbastire gioco e a ripartire adeguatamente.
Per fortuna le capacità balistiche di Pollo ci tirano fuori dall'imbarazzo: il bomber inventa una punizione strepitosa da posizione molto defilata sulla destra, esplodendo un missile terra-aria diretto proprio nel sette.
Il vantaggio ci da morale, ma non certo gioco. I problemi restano gli stessi e, sebbene in campo ci sia un certo equilibrio, i padroni di casa paiono più convinti, più presenti e più reattivi.
Il Menga è in ritardo su tutti i contrasti, lontano nelle marcature e mai presente sulle palle vaganti. Inevitabilmente arriva il pari e poco importa il modo in cui si realizza, perchè errori e disattenzioni in campo sono numerosi, ormai il gol avversario è nell'aria. E infatti su corner lo prendiamo, marcature ballerine e incornata perfetta dell'attaccante avversario. Al 15° è subito 1-1.
Passano altri 5 minuti e arriva anche il raddoppio ospite. Questa volta gli avversari non fanno nemmeno troppo, si limitano ad una conclusione da fuori area neanche troppo pericolosa, ma noi siamo lentissimi nell'andare a chiudere il tiro e Ale è poco attento a seguirne la traiettoria. Palla in rete e 2-1 Sanpa.
Al 22° il gioco si interrompe bruscamente, purtroppo nelle file avversarie Sanguin ha un movimento innaturale del ginocchio e cade a terra con un urlo di dolore. L'infortunio è grave e necessita dell'intervento dell' ambulanza. Al ragazzo va il nostro in bocca al lupo e l'augurio di una pronta guarigione.
Dopo mezzora di sosta e freddo il gioco riprende, il Menga è maggiormente determinato, più per necessità che per effettiva capacità, obbligato ad esserlo dal risultato sfavorevole. Questa volta è la sorte a darci una bella mano, deviando in rete un corner di Baio sul quale il difensore avversario compie autogol.
Il primo tempo si chiude sul 2-2, è freddo ed è tardi, ma ancora la partita è lunghissima.
Nella ripresa si vede un Menga migliore, almeno per impegno e convinzione, meno per produttività e qualità.
Pollo in avanti è lasciato sempre solo e non ha grande supporto, ma anche molte sue scelte sono spesso poco prolifiche, non riuscendo a saltare l'uomo e perdendo alcune palle. Il resto del nostro gioco è molto occasionale e fortuito, poco ragionato, ma ormai questa serata è così, bisogna accontentarsi, far fruttare il nulla, far le nozze coi fichi secchi.
E questa volta i fichi secchi sembrano anche essere buoni, perchè al 15° della ripresa una palla interessante arriva a Berto a centroarea, la sua conclusione è sbilenca e si trasforma in un assist per Ivo che piazzato sul secondo palo deve solo spingere in rete.
E' il 2-3 e con tantissima fatica siamo di nuovo avanti!
La Sampa, in un buon periodo di forma e di risultati, non ci sta e ritorna all'arrembaggio. La spinta offensiva li porta più volte vicino al gol, ma questa volta si trovano di fronte un Vetri attento e reattivo, pronto a sventare almeno 2 gol certi. Ma dai e ridai il pari arriva, questa volta con la complicità dell'arbitro che assegna una discutibile (insomma non c'era!) punizione dal limite. Come se non bastasse la conclusione viene deviata da Verdo, il pallone si alza quel tanto che basta per finire nell'angolo alto: 3-3 maledizione!
Ma le emozioni non sono finite, a 10 minuti dal fischio finale Pollo trova un gran numero sulla sinistra, salta 2 uomini in contropiede e dalla trequarti serve Schino sopraggiunto a rimorchio al centro. Il nostro numero 10 è freddisismo sotto porta e fulmina il portiere avversario con un bel diagonale. Menga ancora avanti, 3-4!
Il finale è molto convulso e concitato, tanta confusione in campo, non meno la stanchezza. Non abbiamo più cambi e la lucidità non è delle migliori, Sanpa cerca il forcing finale, il Menga prova ad alzare il fortino, ma a 2 minuti dalla fine le barricate cedono.
Un tiro da fuori trova il varco giusto verso la porta, Ale non è rapido a respingere, la palla gli si infila sotto il sedere, viene quasi bloccata con la schiena, ma rotola diabolicamente in porta. Errore che ci costa caro, è il definitivo 4-4, forse il risultato più giusto per quanto visto in campo.
A conti fatti possiamo dire di aver trovato un buon punto. La squadra era con gli uomini contati, piena di indisponibili e con alcuni giocatori in campo che potevano mostrare più fasciature che arti. Continua inoltre la striscia positiva e possiamo confermare anche questa giornata il nostro quarto posto solitario.
Nonostante ciò e nonostante il terzo sia ad appena 2 punti, le contemporanee vittorie delle nostre inseguitrici hanno creato una classifica molto corta e incerta. A tre giornate dal termine della fase a gironi siamo potenzialmente a +6 dal settimo posto, per cui i giochi non sono ancora decisi. Servirà una grande trasferta in quel di Fermignano sabato prossimo per prenderci con merito la qualificazione ai playoff, e di certo servirà un Menga migliore, più tonico e convinto, e una maggiore partecipazione da parte di tutti per arrivare alle fasi finali compatti, cattivi e incazzati come non mai!

Fuori le palle gente!
Forza Mengaroni!! 


lunedì 9 marzo 2015

Commento Diciottesima Giornata

Paura e delirio a Villamarina. Il Menga vince col cuore!!

A.C. Mengaroni - Drink Team :  6 - 4

Al 15° del secondo in pochi avrebbero puntato un euro sulla vittoria del Menga, probabilmente nemmeno il Mister che, dopo aver visto i propri ragazzi andare tranquillamente sul 3-0, vede i sorci verdi al disastroso pareggio avversario realizzatosi a metà della ripresa.
Ma la forza di un grande squadra si misura proprio in questi momenti. E il Menga, possiamo dirlo, ha dimostrato di essere grande.

In una piacevole giornata di fine inverno, dopo il maltempo e il vento degli ultimi giorni, si presenta il primo sole della stagione a Villamarina, all'apparenza innocuo, ma la differenza di temperatura si farà sentire nel corso del match. 

Drink Team sembra intimorito e parte molto remissivo, probabilmente paga l'assenza dei suoi uomini cardine, su tutti senza dubbio il bomber Yassine. Il Menga, nonostante una lista lunghissima di indisponibili, sembra decisamente più pimpante e arriva con più pericolosità alla conclusione. 
Pollo battezza il primo legno di giornata andando a colpire l'incrocio dei pali di sinistro, ma il gol è nell'aria e non tarda ad arrivare. Buona azione manovrata al limite dell'area, Pollo da destra scarica su Schino appostato appena dentro l'area sulla sinistra, il nostro numero 10 colpisce al volo di piatto destro incrociando sul secondo palo e portandoci in vantaggio: 1-0. Nemmeno il tempo di esultare e va registrato un brutto infortunio a Mazza che, colpito con una ginocchiata alla testa, fa prendere un bello spavento a tutti e deve abbandonare il campo.

Passano pochi minuti e arriva anche il raddoppio, ad opera di Bure che, approfittando di una discutibile barriera, su punizione trafigge il portiere con un sinistro preciso e chirurgico, centrando il primo palo (non) coperto.
Nell'euforia generale, mentre tutto sembra andare per il meglio, nelle file avversarie entra Yasso a rinforzare l'attacco nemico. La mossa sembra innocua, perchè al 22° arriva anche il terzo gol di nuovo su calcio piazzato. Questa volta è Pollo a realizzare su punizione, con un bolide potente di destro che si va ad infilare in rete. Anche sul 3-0 l'errato posizionamento del portiere, dietro la barriera, ha grosse responsabilità.
Buon per noi, ma altri problemi arrivano purtroppo dall'infermeria, perchè anche Schino si fa male e ci costringe ad utilizzare l'ultimo cambio disponibile in panchina.
Il match sembra comunque chiuso, ma la squadra si rilassa troppo senza fare i conti con gli avversari, non ancora battuti. Su una palla lanciata in avanti dalla difesa ospite, Cecco manca il pallone un metro davanti l'area di rigore, il resto della nostra difesa è ferma e Yassine si ritrova la palla nei piedi davanti a Vetri. Conclusione secca e precisa, gol del 3-1.
Passano 5 minuti e Drink Team raddoppia. Su corner a nostro favore prendiamo il più stupido dei contropiedi, ci sbilanciamo troppo e permettiamo a Yasso di ricevere palla senza contrastarlo nella propria metà campo. Il velocista avversario ingrana la quarta, salta 2 uomini, ne attira a sè un terzo e scarica su un compagno lasciato solo al limite, anche questa volta controllo e conclusione sono buoni e a pochi minuti dalla fine del primo tempo la partita è di nuovo riaperta, 3-2.
Si va per fortuna al riposo, senza però aver più il controllo dell'incontro e con l'inerzia decisamente a favore degli avversari.
Il secondo tempo sembra (per fortuna) ripartire sui binari dell'equilibrio, il Menga sembra ancora quadrato, Mazza può rientrare in campo, ma sembra piuttosto spaesato. Purtroppo le numerose assenze e i cambi contati si cominciano a far sentire, sia perchè qualcuno ha il fiato corto, sia perchè comincia a mancare brillantezza e dinamismo a centrocampo, mancando quindi supporto alle azioni offensive.
Passano 10 minuti e l'equilibrio crolla, il vantaggio è completamente dilapidato quando ancora Yasso raccoglie una lesta respinta di Ale su tiro da fuori, appoggiando in rete da pochi passi. Il 3-3 non è tutto, perchè Drink Team ha altri 3 palloni d'oro per passare in vantaggio: prima è il palo a negare il gol, poi è Vetri che con 2 miracoli mantiene il pari. 
Al quarto d'ora la situazione sembra precipitata: il Menga non punge, non riparte, non contrasta e soffre tremendamente ogni volta che il capocannoniere avversario prende palla.
Ma sotto il sole di questo sabato pomeriggio si realizza l'ennesima svolta di questa intensissima partita. Pollo si ricorda delle sue qualità e dopo aver perso palle in numerosi e vani tentativi di saltare l'uomo, trova la giocata che spacca la partita. Prende palla appena sopra il centrocampo, si defila a sinistra saltando 2 uomini, entra in area e trafigge il portiere d'esterno con un grandissimo gol.
La partita cambia completamente, il Menga ritrova fiducia e compattezza, con marcature più salde ed efficaci, a centrocampo si combatte su ogni palla con un ritrovato Mazza ed un inesauribile Baio, gli avversari accusano il colpo proprio nel loro momento migliore.
Dopo poco arriva un altro gol per le Meduse, grazie ad una splendida conclusione dal limite di Barto che, raccogliendo la buona sponda di Pollo, calcia al volo di destro trovando l'angolo. 5-3 a 8 minuti dal termine, sembra di nuovo una situazione tranquilla, ma è solo apparenza.
All'ultimo minuto è ancora Yassine ad andare a segno, segnando la propria tripletta con un gran gol al volo su lancio dalla trequarti opposta. La tensione è altissima, anche il Mister in panchina è al limite del collasso, ma a chiudere il match ci pensa Baio che al primo minuto di recupero raccoglie una palla vagante al limite dell'area avversario, calciando al volo, trovando il definitivo 6-4 e mettendo una croce su questo incontro.
All'ultimo respiro c'è ancora tempo per una gran giocata di Faber, purtroppo trova soltanto la traversa a negargli un gol che avrebbe meritato per il grande supporto dato oggi alla squadra.
Tutti sotto la doccia e poi tutti al bancone a festeggiare questa vittoria fatta di orgoglio, di grinta e di grande forza d'animo.
Dimostriamo di nuovo essere un grande gruppo, di avere non solo qualità tecniche, ma anche cuore e tenacia, in grado di sopperire alle assenze, in grado di soffrire e lottare.
Andiamo avanti con questo piglio, le partite che contano si avvicinano, la prossima sarà già un'altra battaglia!
Forza Mengaroni!!

lunedì 2 marzo 2015

Commento Diciassettesima Giornata

Bei punti, brutto Menga

A.C. Mengaroni - E.L. Morselli :  3 - 1

Consolidato il quarto posto a discapito di un Morselli  poco incisivo e senza portiere. Mengaroni scarico e privo di ritmo, ma coriaceo, compatto e soprattutto vincente.

Sarà che l'appetito vien mangiando e che quando ci si abitua bene si fa fatica ad accontentarsi, sarà anche che il mister non è mai contento e vive immerso nel suo buio incupimento, ma a rilassarsi si fa sempre troppo presto e il Menga delle ultime 2 uscite, seppur vittorioso, ha messo in luce qualche appannamento, ben mascherato dagli avversari nel match della scorsa settimana, più evidente ieri al cospetto di un Morselli in difficoltà, eppure sempre ad un passo dal gol.
Il Menga gioca discretamente per 15 minuti, con spirito propositivo e creando qualche buona occasione per andare a rete, su tutta quella che Pollo spara in bocca al portiere a 2 passi dalla porta. Ma raggiunto il vantaggio su corner, con un lesto tap-in di spalla di Barto, i biancoblu arretrano pericolosamente il baricentro, poco reattivi e spesso poco combattivi, affidandosi solo troppo sporadicamente al contropiede.
Nella sostanza dei fatti, Morselli domina il gioco in tutta la seconda metà del primo tempo, concludendo a ripetizione verso la porta e trovando sempre qualcuno ad immolarsi disperatamente all'ultimo secondo.
Buoni alcuni riflessi di Vetri, decisivi molti interventi di Borvo a salvare il risultato. Ma poco si può quando l'arbitro assegna un rigore agli ospiti per fallo di mano (assolutamente involontario) in area.
Vetri intuisce, ma non raggiunge la sfera: 1-1.
Per fortuna si può andare al riposo e schiarirsi le idee, archiviando alla svelta minuti d'inferno.
Il Menga del secondo tempo ha il grande merito di riuscire a invertire la tendenza della gara, che lo vedeva subire incessantemente il forcing avversario, e di ritrovare un buon equilibrio a centrocampo. Questo gli permette di mantenere più alto il baricentro e di riproporsi con costanza in attacco. Capitan Gennari scuote il torpore generale con 2 buone conclusioni che il portiere riesce a sventare, ma su una di queste rimane momentaneamente infortunato e deve abbandonare per diversi minuti il campo, facendosi sostituire.
Proprio in questo periodo, tra il 10° e il 20° della ripresa, il Menga è bravo ad approfittarne. Pollo riporta la squadra in vantaggio con un destro preciso che s'infila sul primo palo, poi è il Capitano a chiudere il discorso con un sinistro chirurgico a giro, che da posizione defilata va ad incrociare sul secondo palo. Anche una traversa va a legittimare il risultato, ormai saldo sul 3-1 e immutato fino allo scadere.
Morselli comunque non si da per vinto, continua a lottare su tutti i palloni e può reclamare per un altro rigore (probabilmente netto) non concesso quando si era in parità. Ma la sterilità offensiva degli ospiti fa pari con l'animosità dei loro tentativi, e il Menga rimane in tranquillo controllo della gara fino al fischio finale.
Ottimo il risultato che puntella a dovere una buona posizione in classifica, non soddisfacente però la prestazione, in cui si evidenzia qualche calo di tensione, che da qui in avanti dovrà essere rettificato.
Forse l'esaltante striscia di risultati degli ultimi mesi ci ha resi troppo sicuri e meno cattivi, più ambiziosi e meno affamati. Ma il mister è sempre incupito a bordo campo pronto a frenare velleità improprie.
Morirà di gastrite nervosa e di cirrosi epatica, ma vi terrà in riga fino alla fine.
La strada per la gloria è lunga e tortuosa, dobbiamo farci il culo... e spaccarlo a tutti gli avversari!
Forza Mengaroni!!

venerdì 20 febbraio 2015

Commento Sedicesima Giornata

TAV biancoblu, il Menga non si ferma più!

Real veneranda - A.C. Mengaroni :  2 - 7

Continua l'impressionante ruolino di marcia del Menga che raccoglie la settima vittorie nelle ultime 9 uscite. La squadra è matura, tenace e caparbia. Anche il gol non è più un problema. Dove sta l'inculata? Il Mister comincia a preoccuparsi...
A Villamarina in un clima polare le 2 squadre si affrontano con timidezza, l'atmosfera è da dopolavoro ferroviario, con tanto rammarico per aver lasciato il caldo focolare domestico e poca voglia di giocare con i pinguini. 
E' un brutto lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare, così il Menga è il primo a rimboccarsi le maniche e decide di giocarsela al meglio.
Pronti via e nel giro di 5 minuti arriva un palo per parte, per non farsi mancare niente. Le meduse cercano con ostinazione (un po' troppa?) di giocare palla a terra, mentre la Real sembra ancora infreddolita e non riesce a creare nulla di apprezzabile. Ma pian piano la trama del Menga si fa sterile e il gioco a terra diventa più pericoloso che efficace.
A spezzare l'equilibrio al 15° ci pensa però Capitan Gennari, ormai da diversi turni tornato ai livelli agonistici che gli competono. Con una possente sgroppata sulla sinistra dà vita ad un buon contropiede, arrivato al limite dell'area esplode un sinistro a incrociare che prende una traiettoria velenosa ed imparabile: palo-gol e 0-1.
Passano ancora pochi minuti e arriva ancora una rete per gli ospiti, il raddoppio è di Ivo che corona un'altra buona prova, ribattendo in rete una splendida conclusione di Verdo sputata dal palo. 0-2.
Gli ultimi 10 minuti del primo tempo vedono la Real farsi sempre più pericolosa, vince il duello a centrocampo e si spinge sempre più avanti. Ma solo un vero e proprio pericolo arriva alla porta governata da Vetri e il nostro portierone è felino nel deviare in corner e salvare il risultato. Anche oggi prova di grande concentrazione e bravura.
Con sofferenza si arriva al riposo, ma il secondo tempo è da shock. Per 10 minuti si gioca ad una porta, la nostra, e i padroni di casa ci mettono sotto assedio. Decine di tiri vengono scoccati contro di noi, ma in un modo o nell'altro, anche fortunosamente, il fortino regge l'assalto: tutto viene respinto o deviato, Ale è preciso e puntuale nelle uscite, nessuna palla varca la linea di porta.
Soffriamo, ma stiamo solo preparando la strada al 3° gol, segnato da Pollo al termine di una bella azione condotta da Verdo (tra i migliori in campo) al limite dell'area, rifinita da Genna e conclusa magnificamente dal bomber con un diagonale preciso e potente.
La Real ha un sussulto e su punizione trova il meritato gol che riapre il match, ma il Menga ormai è in controllo, difende bene e riparte con forza. Sulla fascia destra sale in cattedra Verdo, un vero treno inarrestabile che difende, sradica palloni, riparte, salta uomini come birilli e crea azioni pericolose a raffica.
Arriva inevitabile il quarto gol di Schino, bene imbeccato dentro l'area, che da posizione defilata segna l'1-4 con un destro imparabile e preciso sul secondo palo. Dopo poco si ripete segnando la sua doppietta personale, con una delle sue armi migliori, la punizione. Il ragazzo calcia bene e mette la sua nocciolina proprio sotto la traversa. Super Schino, 1-5 e altro gran gol!
Al 25° Veneranda riesce ad accorciare grazie ad uno sfortunato autogol di Verdo, ma Gennari ristabilisce di nuovo le distanze con un altro gol di livello. Berto lo imbecca bene al limite dell'area, lui si gioca l'uno contro uno con il suo marcatore, gli prende un metro con il primo passo e sgancia un missile di sinistro che si infila nell'incrocio. Sticazzi e 2-6!
La partita è chiusa, ma all'appello manca ancora un gol. 
Non ci sono Frecce bianche, argento o rosse che tengano, Trenitalia ormai può chiudere i battenti. Sul litorale adriatico ormai tuona veloce l'alta velocità della freccia-Verdo!
Dopo aver corso per 8 e servito palloni a tutti, arriva ad un soffio dal gol almeno 3 o 4 volte. Finalmente nel finale trova il meritatissimo settimo centro concludendo alla grande un bell'assist che lo mette proprio davanti al portiere.
Tre punti d'oro in chiave playoff, nessuna rissa e soprattutto tutti al Menga a scolare IPA. Direi proprio un ottimo bilancio per un triste e gelido giovedì di Febbraio.E adesso cena!!!!
Forza Mengaroni!!