lunedì 27 aprile 2015

Commento Quarti di Finale

Sempre e comunque forza Mengaroni!!

Real Borgaccese - A.C. Mengaroni :  6 -3

"La tristezza poi ci avvolse come miele" cantava qualcuno qualche tempo fa. 
Ma il verso non basta per descrivere la delusione, l'avvilimento e la rabbia per questa sconfitta, di certo meritata, ma amara, amarissima, per la consapevolezza di aver sprecato una ghiotta occasione di arrivare in semifinale.
Non è bastato andare in vantaggio per ben 2 volte nel primo tempo, colpevolmente abbiamo sempre permesso all'avversario di rientrare in partita, per poi regalargli 15 minuti di follia con i quali ci siamo scavati la fossa da soli. All'inizio della ripresa, sul 5-2 per i padroni di casa, non è bastato tirare fuori tutto, non è stato sufficiente giocare un buon secondo tempo. Perché il nostro terzo gol è arrivato troppo tardi, quando il treno buono era già passato, quando ormai l'ennesimo miracolo non era più possibile. Peccato.
Il 6-3 finale, nei numeri impietosi con cui si presenta, non dice il vero, non rende merito ad una partita comunque equilibrata sul campo, ad un Menga combattivo, audace, grintoso. Non rende merito ad una stagione rocambolesca, iniziata in modo disastrosa, poi splendidamente risollevata dall'ultimo posto alla qualificazione playoff, con una cavalcata entusiasmante, bellissima, spettacolare.
Abbiamo scazzato questa partita, anzi, l'abbiamo bruciata in 15 minuti di follia, ma il nostro trofeo l'abbiamo vinto comunque, senza rimpianti.
La nostra vittoria è nella pelliccia del Capitano, negli audiomessaggi di Ale la domenica all'alba, nella pallonata di Ferro in faccia al pirla. Nei volti di Andri, Borvo, Bure, Baio, Schino, Berto, Verdo, Mauri, di Mazza, Ivo, Pollo, Barto, Cecco, Dona, Faber, Schiara abbiamo già la nostra vittoria, quella più genuina e convincente, quella che da il senso a tutti questi mesi trascorsi insieme alla rincorsa di un pallone.
Il nostro trofeo è in questo grande gruppo, invincibile, incrollabile, inaffondabile. In ogni birra, ogni allenamento, pranzo, montagna di patatine vissuta insieme.
In tutto questo non c'è errore, non c'è rimpianto, non c'è rimorso. Solo grande e profonda felicità.
E se qualcuno ci vuol dire che le coppe che contano sono quelle esposte in bacheca, beh, allora gli rispondiamo di non preoccuparsi, anzi, di stare molto molto attento, perché questo gruppo ha il Menga nel sangue, questa gente non molla un centimetro, questi uomini saranno sul campo ancora una volta, ancora e ancora e poi ancora, a lottare e combattere contro tutto e tutti. Mengaroni, cazzo, paura non ne ha!
Vi diamo appuntamento alla prossima stagione, e non è un avviso, è una minaccia.
Rispettateci e temeteci, saremo ancora lì, oltre ogni ostacolo, contro ogni avversario, pronti a sputare il cuore per la vittoria finale.

Sempre e comunque. Forza Mengaroni!!

lunedì 20 aprile 2015

Commento Ottavi di Finale

E oltre l'abisso... il Menga!

Futura 98 - A.C. Mengaroni :  5 - 6

Affondati, annegati, sconfitti. Quasi. Sì cazzo, quasi.
Appena prima della fine il Menga è risorto, per ben 2 volte, la Medusa è rinata con forza, disperazione e coraggio. E ha vinto.

Nell'assurdo campo di Gimarra, dove la linea dell'area di porta è trasparente, dove le porte sono quelle di un campo di calcio a 11 e dove la lunghezza supera di poco quella di un calcio a 5, il Menga parte con timidezza. Pronti via e in 2 minuti è subito in svantaggio. Triangolo fuori area e attaccante che trova lo spazio per il tiro buono che si insacca nell'angolo opposto.
Capitan Gennari non ci sta e cerca di scuotere subito la squadra, prova la discesa solitaria e dopo aver fatto a sportellate con l'avversario scarica un bel sinistro che va però ad infrangersi sul palo.
Il Menga non è però tonico, forse paga le nuove dimensioni del campo, fatto sta che i padroni di casa paiono più reattivi, più aggressivi e anche più pericolosi. Il campo non permette gioco a terra, quindi le due formazioni si accontentano di lanciare alla ricerca degli attaccanti.
Dopo inutili tentativi di pareggiare, è invece il Futura a raddoppiare, con una bella punizione che sorprende eccessivamente il nostro portiere. Il 2-0 è una bella botta, ma ancora c'è tempo per risistemare le cose, di certo serve qualcosa in più.
Ci pensa Bure a infondere coraggio ai compagni trasformando splendidamente una punizione da posizione molto defilata. Il sinistro è magico e l'incrocio dei pali opposto viene spolverato dalle ragnatele. 2-1 e tutti alla ricerca del pareggio!
Ma il Menga sembra una pallina nel flipper, si sbatte da una parte all'altra, ma sembra girare a vuoto, sballonzolato a destra e a sinistra alla ricerca di un varco che non arriva mai. Sul finale del primo tempo, dopo una buona parata di Vetri che salva la porta, è però il Futura a colpire ancora, confermando la bontà di questo suo avvio di gara. Grandi colpe vanno anche alla nostra difesa, sorpresa su calcio piazzato, con Bure che si perde la marcatura e lascia l'attaccante libero di insaccare di testa.
Arriva la fine della prima frazione e sul 3-1 per i padroni di casa la partita è quasi segnata. Il Menga ha l'acqua alla gola e non ha più forza per tirarsene fuori. Non si percepiscono grandi energie per reagire, la situazione è piuttosto disperata.
Ma di Menga stiamo parlando, signori miei. Gente di razza. E di cosa stiamo parlando lo si vede appena rientrati in campo. 10 minuti per cambiare la storia, 10 minuti per tornare in partita. Tutti hanno il fuoco negli occhi e la rabbia in corpo. 
Pollo trascina la squadra al pareggio, prima con un siluro su punizione che non lascia scampo al colpevole portiere, poi con un gran gol di sinistro dopo aver ubriacato il proprio marcatore. 3-3 e si riparte da capo.
Nel secondo tempo la differenza è evidente, il Menga preme, pressa, ringhia, tira. Il Futura è intimidito, prova qualche sortita ma soffre molto di più l'avversario. I pesaresi arrivano al tiro ripetutamente, purtroppo senza precisione. In questo momento di buona inerzia, a metà del secondo tempo, è però ancora la squadra di casa a tornare avanti, sfruttando un patatrac difensivo sulla linea di fondo, dove l'attaccante avversario anticipa marcatore e portiere, la palla rotola lungo la linea da sinistra a destra, colpisce il palo ed entra in rete senza che Borvo riesca a cacciarla fuori. 4-3, ma niente paura, ancora c'è una vita!
E infatti il pari arriva poco dopo ed è ancora Bure ad andare a segno con un break strepitoso. Anticipa il proprio attaccante prima del centrocampo, salta un altro uomo in velocità e da fuori area esplode un tiro fantastico sotto la traversa. 4-4!
Mancano all'incirca 10 minuti e la sensazione è che il prossimo gol possa assegnare la vittoria. Il Menga sembra avere una buona spinta, Pollo e Berto davanti impegnano la retroguardia con costanza, Gennari è bravo a sdoppiarsi in interdizione e in spinta offensiva, arrivando più volte alla conclusione. La difesa sembra aver trovato le misure e grossi rischi non paiono essere in vista.
Ma al 65° arriva un colpo tremendo. Al limite dell'area l'attaccante avversario trova uno scarico buono, il centrocampista che arriva al tiro indovina una traiettoria rasoterra micidiale nell'angolo alla destra di Vetri. Mancano meno di 5 minuti e siamo ancora sotto, è quasi la fine.
Questa volta la botta è durissima, è un treno in corsa sul mento che fa male, tanto male. Il Futura pensa di avere la vittoria in pugno, pensa che il Menga sia finalmente morto, finalmente sconfitto. 
Ma il Menga risorge di nuovo, la Medusa è ancora viva, le sue serpi sono ancora più cattive e il suo sguardo torna a pietrificare ogni nemico.
Solo 5 minuti di splendida follia agonistica, tanto brevi quanto intensi, tanto sofferti quanto meritati.
Con una forza ancestrale il Menga prova il tutto per tutto e dopo soli 120 secondi è Verdo a regalarci il 5-5, con un sinistro radente su cui nulla può il portiere avversario. Non è finita, perchè non c'è nemmeno il tempo di battere a centrocampo che in un lampo siamo di nuovo all'attacco: Pollo si libera e va al tiro centrando lo specchio, l'estremo difensore respinge con un miracolo, ma nulla può sulla ribattuta di Berto che di testa insacca il sesto gol del vantaggio.
Ora mancano 2 minuti di recupero che si chiudono con un sontuoso intervento difensivo di Bure, che salva il risultato e consente a tutti di liberare un urlo incredibile di gioia. Siamo ai quarti, siamo ai quarti!!


E adesso nel mirino c'è la Borgaccese. Non molliamo un cazzo ragazzi, siamo un gruppo fantastico!

Forza Mengaroni!!

lunedì 13 aprile 2015

Commento Ventiduesima Giornata

Tra fornai e Umpa Lumpa, il Menga vince e brinda alla migliore difesa.

Fandango - A.C. Mengaroni :  3 - 5

I ricordi annebbiati faticano a schiarirsi in questo faticoso lunedì mattina.
Avevo una bici, ok, e dovrebbe essere in garage. Avevo dei soldi in tasca, ma credo di averli finiti. C'erano amici attorno al tavolo, bicchieri sotto al sole, birra e whisky che si alternavano pericolosamente. C'erano gli Umpa Lumpa e dei biscotti, ma non era la Fabbrica di cioccolato e non c'era Willy Wonka.
Era il pranzo di squadra.
Sta di fatto che dopo una domenica del genere, non è che sia proprio una passeggiata ricordarsi per filo e per segno quello che è avvenuto venerdì sera a Loreto. Ricordo che mi aspettavo una battaglia, mi aspettavo una Fandango agguerrita che con i denti avrebbe difeso la serie A, ma non è stato proprio così.
Se sia maggiore il merito del Menga o il demerito dell'avversario, questo non lo so, ma dopo l'iniziale e immediato 1-0 per Fandango, in appena un minuto di gioco, la partita, seppur altalenante, è stata a senso unico.

Infatti il Menga a Loreto imbandisce e disegna gioco, mica è il Barcellona, per carità, ma la palla gira come non girava da un po', attraversa il campo, rotola da destra a sinistra, si muove avanti, indietro e ancora avanti, indietro, alla ricerca di una buona conclusione. La sensazione positiva trasmessa dalla squadra si concretizza quando Pollo mette a segno il 24° gol stagionale, riportando il risultato in parità e rimettendo il Menga in corsa per la vittoria.
Il gioco continua ad essere fluido, non fioccano occasioni clamorose, ma la manovra continua ad essere nelle nostre mani e l'avversario non crea troppi pericoli. Ce la stiamo cavando bene, ma l'errore è sempre in agguato, così concediamo ingenuamente un secondo gol a Fandango, uscendo male a centrocampo, e lasciando un tiro facile facile dal limite.
Il 2-1 galvanizza Fandango, ora fuori dalla zona playout, ma non abbatte il Menga che continua a spingere con lenta, ma perdurante insistenza. Nella seconda metà del primo tempo arriva di nuovo il pareggio, grazie a Ferro che tocca leggermente un cross teso di Bure e devia la palla nell'angolino. 2-2 e parità fino al riposo.
La ripresa vede ancora il Menga protagonista, cambiano gli interpreti in campo, ma la sostanza rimane la stessa: ritmi lenti di gioco, ma ospiti in controllo del match. Poi qualche errore capita sempre, con un paio di conclusioni pericolose regalate all'avversario, ma la sensazione è che la vittoria possa alla fine arrivare.
E così pare quando Pollo, ben imbeccato in area, anticipa il portiere e insacca la personale doppietta. Sul 3-2 tutto sembra filare liscio, ma un'altra disattenzione ci costa cara. Qui i maligni potrebbero vedere biscotti ovunque, ma non ci sono fornai o pasticceri, solo un'uscita maldestra di Vetri che, ostacolato da Verdo in marcatura, valuta male la respinta toccando la sfera e deviandola in porta. 3-3, tutto da rifare.
Ripartiamo alla ricerca della vittoria con convinzione e con buone soluzioni. Verdo sulla fascia è inarrestabile e viene imbeccato più volte da Bure con ottimi lanci, in diverse situazioni ci troviamo ad un passo dalla rete con diversi uomini, ma senza concretizzare.
Il 4-3 arriva finalmente su un ottima palla di Pollo che trova Ivo davanti alla porta, il nostro furetto imballato insacca con freddezza e ci riporta avanti.
Fandango accusa il colpo e nonostante provi a reagire, non ha armi in canna per colpire. Il Menga in contropiede ha grandi spazi e in almeno 3 o 4 occasioni avrebbe la palla per chiudere il discorso, ma qualche imprecisione nei passaggi o nelle conclusioni ci nega il gol.
Solo nel recupero arriva il definitivo sigillo che chiude la gara: Berto se ne va in contropiede solitario e fredda il portiere con precisione. 5-3, quinto posto confermato e migliore difesa del campionato, tutti a festeggiare!

Poi si arriva al pranzo di squadra, ma quella è tutta un'altra storia, perchè al bancone non c'è proprio partita.
Il Menga vince sempre!
Ora iniziano i playoff, basta feste, è ora di fare sul serio!
Forza Mengaroni!!