lunedì 22 febbraio 2016

Commento Quattordicesima Giornata

La porta stregata

A.C. Mengaroni - Real Borgaccese :  1 - 1

Nel big match di alta classifica non bastano 55 minuti di grande gioco al Menga, le meduse biancoblu non vanno oltre il pari sciupando tantissime occasioni e mangiandosi gol clamorosi, dopo un'intera gara passata però a inseguire.
L'avvio infatti è dei peggiori, una manciata di secondi, nemmeno il tempo di prendere le misure che gli ospiti vanno in vantaggio: la nostra difesa si muove male e lascia l'attaccante avversario solo davanti a Vetri, che intuisce la direzione, ma non può nulla per evitare lo 0-1.
Passano 10 minuti e la Real si ritrova nuovamente di fronte al nostro portiere, ancora una volta siamo noi a stendere il tappeto rosso e ad invitare l'avversario al tiro facile. Ale però si supera e compie un vero miracolo, uscendo quanto basta e parando la conclusione con un gesto felino.
Il Menga si ritrova improvvisamente ed entra per fortuna in partita. Da metà primo tempo in poi la squadra di casa cresce nel gioco, stringe le marcature e sale d'intensità. Finalmente arrivano anche buone conclusioni, purtroppo sempre respinte o intercettate.
Pollo avrebbe nei piedi la palla del pari, ma dopo aver saltato secco il proprio marcatore strozza troppo la conclusione col sinistro e manda a lato di poco. Dopo poco è ancora Pollo a sparare un gran missile su punizione, ma il portiere è fulmineo nel riflesso e devia in angolo.
Il primo tempo si chiude purtroppo in svantaggio, anche se un volitivo e generoso Menga avrebbe meritato il pari.
Nel secondo la partita si fa a senso unico, si gioca praticamente ad una porta. La Borgaccese viene chiusa nella propria metà campo, arroccata a difesa del vantaggio, e il Menga macina gioco, azioni, conclusioni.
Alcune sono occasioni monumentali, come quando Pollo a due passi dalla porta spara addosso al portiere, o quando Verdo per ben 2 volte a pochi centimetri dalla linea non trova la deviazione giusta, o quando Gennari su punizione fa tremare la traversa.
Insomma, il Menga domina e crea, ma non segna in nessun modo. Tutti vanno al tiro, ripetutamente e con precisione, ma in un modo o nell'altro ogni conclusione viene sputata via dallo specchio della porta, che oggi sembra davvero stregata. Niente da fare, il gol non arriva. Sembra una partita segnata dalla sfiga e a 10 minuti dalla fine comincia a sentirsi l'odore della beffa.
Ma la tenacia e la grande prova dei nostri ragazzi vengono infine premiate. Un frizzante Verdini mette la quarta e salta 2 uomini sulla sinistra, si infila in area e conclude con precisione sul primo palo. 1-1 e tutti all'arrembaggio finale.
Il Menga ci crede e trova ancora per ben 2 volte la strada giusta per andare al tiro, prima con Ivo, che a sinistra se ne beve 2, ma davanti al portiere gli spara addosso, e poi con Pollo, che proprio nei secondi di recupero brucia tutti, difensori e portiere in uscita, ma si allunga troppo la sfera facendola sfilare sul fondo ad un metro dal palo.
Arriva dunque il triplice fischio, che lascia tanta soddisfazione per la bellissima reazione dei nostri ragazzi, ma anche sentimenti contrastanti per quel che riguarda il risultato. Se infatti il rammarico per non aver vinto una gara dominata è più che legittimo, e brucia, l'aver mantenuto il primo posto e non aver concesso punti ad una diretta rivale è comunque il lato positivo della medaglia.

Guardate questa prestazione come preferite, come un'occasione persa o come un punto importante, ma qualunque sia la vostra chiave di lettura, qualunque sia il vostro giudizio, ciò che resta di indiscutibile e inopinabile è la splendida prestazione che i nostri ragazzi hanno espresso dopo lo svantaggio.
Da qui ripartiamo, sapendo che il cammino è troppo lungo per fermarci a fare valutazioni o bilanci, e che mancano ancora tante, troppe gare, per sentirsi appagati o soddisfatti per qualcosa.
Ancora tutto è in discussione ed è molto facile oscurare il cielo sereno che si gode dalla cima della vetta. Per questo sarà meglio dimenticare in fretta il passato e guardare con cattiveria e ostinazione al futuro. Che ci chiama e ci costringerà ancora a sanguinose battaglie.
Siamo pronti. Mengaroni paura non ne ha!
Forza Mengaroni!!

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