lunedì 8 febbraio 2016

Commento Dodicesima Giornata

Chiamatelo Provvidenza

A.C. Mengaroni - Futura 98 :  4 - 0


Non poteva esserci per questa gara, il lavoro lo rapiva, i mille impegni della vita lo volevano lontano dal campo.
Ma all'ultimo secondo, con Verdo perso in chissà quale autogrill della Brianza e Schino fermato dallo staff medico di Mengalab, a pochi istanti dal fischio d'inizio il Menga chiama e Provvidenza, tirandosela un po', risponde presente.

Solo un tempo però. Che i beoni del circolo vanno presto in astinenza.
E' così che a Villamarina nel recupero della dodicesima di campionato, con il Mister squalificato e arrampicato sulla cancellata, Provvidenza parte a destra nello scacchiere tattico del Menga.
La partita si mette subito bene, perché l'avversario viene chiuso alle corde e dalle prime battute i ragazzi di casa dettano il loro ritmo. Proprio sulla fascia di Provvidenza si creano le azioni migliori, con tambureggianti discese e incursioni, ma la concretezza in zona gol non è delle migliori, e numerosi palloni invitanti messi a centro area fanno capolino davanti alla porta, salutano e si perdono dalla parte opposta.
Il Menga, così volitivo e intraprendente, sembra ad un passo dalla rete. Futura non crea nulla, cerca le proprie punte con lanci lunghi sempre intercettati e respinti dalla difesa menghina. Ma proprio su uno di questi lanci, l'errata comunicazione nel reparto e un fortunato rimpallo mettono l'attaccante proprio di fronte a Vetri. La medusa che porta sul petto fa il suo effetto e pietrifica l'avversario, che calcia malamente sul fondo.

Dallo spauracchio al successo, il passo è breve. Sul capovolgimento di fronte il Menga trova una buona punizione, da posizione defilata sulla destra.
Sul pallone va Provvidenza e con scioltezza disarmante, e col suo mancino di velluto, infila il pallone proprio nel sette a destra del portiere. Esecuzione da favola e vantaggio Mengaroni a metà primo tempo, 1-0.

Il copione non cambia di una virgola, il Menga continua ad attaccare e in più di un'occasione si va vicini al raddoppio, con Pollo, Sega e soprattutto con Ferro che trova il palo a negargli la rete.
Ma per piegare il Futura e plasmare la sorte non occorre attendere oltre. Provvidenza vuole andarsene a fine primo tempo e fare le cose per bene, non ha tempo da perdere, decide quindi di mettersi in proprio e lasciare di nuovo il segno.
A 10 minuti dall'intervallo, dopo alcuni tentativi ribattuti, Provvidenza raccoglie la sfera vagante al limite dell'area e al volo, con il solito mancino, insacca con un preciso diagonale. 2-0 perentorio, risultato al sicuro e tutti contenti.
Il Menga va alla ricerca del terzo gol, ci va vicino, ma il palcoscenico di questa prima frazione non può essere diviso con nessuno. Arriva il fischio dell'arbitro e gli applausi sono tutti per Provvidenza, che riprende la propria borsa, saluta tutti e se ne va, scomparendo come un cavaliere solitario nell'oblio pomeridiano.
A nessuno importa poi che il Menga nella ripresa abbia continuato a giocare bene, forse con meno cattiveria, ma comunque con saggezza e accortezza. A nessuno importa che Lollo ritrovi finalmente il feeling con il piede e soprattutto con il gol, segnando il 3-0; e che il Futura, a 6 minuti dal termine, calci alle stelle un rigore abbastanza inesistente. A nessuno importa che dopo l'ennesimo palo, Pollo proprio allo scadere fissi il 4-0 con un destro potente e preciso.
Tutto questo passa in secondo piano. Perchè tutti si stanno chiedendo che fine abbia fatto l'uomo del giorno, dove sia finita la leggenda Provvidenza.

Ve lo potrà dire chi ha avuto il piacere e l'onore, dopo la gara, di farsi spinare una media e farsi offrire pane e mortazza dall'uomo del destino, da quell'eroe solitario e schivo col mancino fatato che ha ridato la vetta della classifica al Menga.
Grazie Provvidenza, grazie Bubi!

Ah dimenticavo...
vacca maiala tenete tutti i piedi per terra e non montatevi la testa che dalla prossima torno in panchina!
Forza Mengaroni!!

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