venerdì 4 aprile 2014

Commento Ventiduesima Giornata

Tutto il resto è noia

Bar Dilo N°1 - A.C. Mengaroni :  4 - 0

Il Menga non sa segnare, Bar Dilo fa centro con facilità e vince di slancio.

Il corteggiamento è andato bene, tutto secondo copione, hai sfoderato il meglio di te. Dopo giorni di occhiate, sguardi, cose giuste dette al momento giusto, arriva l'invito a cena. Auto lavata, barba curata, un po' di profumo, il ristorante prenotato, fiori, le battute giuste, c'è feeling. Dopo la cena qualche chiacchiera, un locale, un drink, va tutto bene, la serata cresce, matura. Ci siamo, la giornata volge al termine, ma il meglio deve arrivare, è tutto a posto, va tutto a gonfie vele, si sale in casa. Due bicchieri, contatti, carezze, strusciamenti. Stai giocando bene, non può andare meglio, ma un dubbio ti assale. Troppo vino? Troppo lavoro? Troppa tensione? Fai finta di niente, provi a non pensarci. Forse è solo un attimo, forse basta poco e cambia tutto. Ma ti accorgi che c'è un problema, e tra uno strusciamento e l'altro anche lei se ne accorge. Speri ancora nel miracolo, ma in fondo sai che è andato tutto a puttane, e quando lei arriva con la mano proprio lì, e capisce che il tuo amico non è sveglio, non è pronto, la tua faccia da pirla certifica il fiasco. Qualche convenevole, qualche parola per ammazzare l'imbarazzo, ma lei alla fine se ne va e tu resti con le mani in mano. O con qualcos'altro in mano. Qualcuno la passa a prendere e quel qualcuno finisce quello che tu hai cominciato. Finisce in gloria. Per lui, non per te.
Il Menga di giovedì sera fa esattamente la figura del pirla, gioca bene le sue carte, spinge sull'acceleratore, ma quando è ora di stringere, rimane con un pugno di mosche. Anzi, con 4 pappine sul gozzo.
Il Bar Dilo si dimostra squadra ostica, forte, quadrata e soprattutto concreta. Gioca, tira, lotta e prende la porta.
E' proprio il Bar 1, infatti, a trovare il vantaggio dopo 5 minuti su calcio di punizione, battuto forte e teso nell'angolino basso sul primo palo. Andri, coperto da un groviglio di uomini, non vede e non può nulla. 1-0.
Ma il Menga reagisce bene e gioca uno splendido primo tempo, con grinta, passione e voglia di vincere. Ottima prova dei nostri ragazzi, se non fosse che per almeno 3 volte, al momento di segnare, qualcosa va storto. L'occasione più ghiotta è sui piedi di Ferro, che però sciupa incredibilmente calciando debolmente addosso a Marchesi.
Bar Dilo si difende con ordine e cerca di ripartire in contropiede mantenendo sempre scoppiettante il match, ma nella prima frazione le occasioni migliori sono per i bianco-blu, che per lunghi tratti giocano all'attacco. Purtroppo l'allergia al gol è un problema cronico e al momento non c'è cura.
Nel secondo tempo gli uomini di casa salgono di tono e trovano maggiori combinazioni, rendendo difficile la vita al Menga, piuttosto in confusione nei primi minuti. Pian piano però riprendiamo le misure, Burro riesce a girarsi un paio di volte e a vedere la porta, da fuori partono 2 buone conclusioni, ma sempre intercettate. Sembra un momento di crescita, invece il Bar Dilo orchestra una bella azione in velocità e ci punisce pesantemente: l'attaccante riesce a trovare mezzo metro per concludere e sfodera un gran destro al volo che si infila sotto la traversa. Andri rimane di ghiaccio, il tiro è violento, la palla è già in rete: siamo sotto 2-0.
Il Menga prova a spendere le ultime forze, manca ancora metà tempo, prova ad attaccare, ma adesso le squadre si allungano e in contropiede arrivano buone occasioni da una parte e dall'altra. Marchesi si conferma tra i migliori portieri del torneo compiendo almeno 2 grandi parate e non permettendoci di riaprire la gara, dalla parte opposta Andri non è da meno e va a mettere pezze su alcune buone occasioni da gol avversarie.
Non siamo fortunati, ma sicuramente non siamo nemmeno bravi, perchè tante nostre conclusioni sono imprecise e non portano pericoli. Bar Dilo invece si dimostra più concreto e solido, quando, su un cross teso dalla destra, la palla viene toccata per ben 2 volte, finendo sui piedi dell'attacante avversario sulla linea di porta.
Non c'è più partita, il 3-0 taglia le gambe agli ospiti, che ormai, a 10 minuti dal termine, non hanno più spirito e gambe per rimontare. I padroni di casa gestiscono bene il finale, negandoci il gol della bandiera e arrivando al poker ancora su punizione, ancora ben calciata, forte e potente in porta (a differenza delle nostre, che quando non sono mozzarelle, o inguardabili combinazioni, sono puntualmente in tribuna).
Finisce con un risultato largo, un 4-0 che personalmente sembra una punizione troppo pesante per quanto visto in campo. Il Menga ha disputato un ottimo primo tempo e una discreta ripresa. Purtroppo la mancanza cronica del gol è un male cattivo, che condiziona fortemente le partite. Senza segnare il gioco diventa frustrante e, prima o poi, l'avversario ti punisce. Se in più si affronta un avversario forte e compatto come il Bar Dilo, che gioca bene e ha buone individualità, di certo la sconfitta diventa inevitabile.
I complimenti vanno di certo a chi ha vinto, ma oggi mi sento in dovere di farli anche a chi ha perso. Sono contento della prestazione del gruppo, dello spirito e della determinazione visti in campo, che fanno ben sperare per il futuro.
Speriamo di risolvere al più presto il problema del gol, perché in questo gioco, per quante se ne dicano, l'importante non è partecipare, l'importante è buttarla dentro e vincere. Fare centro, sempre e comunque.
Tutto il resto è noia.
Forza Mengaroni!!



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