lunedì 9 dicembre 2013

Commento Ottava Giornata

Fatale Fandango

Fandango - A.C. Mengaroni :  4 - 2

La bestia nera del Menga ha connotati ben precisi e porta il nome di Fandango: in 2 anni 4 partite e altrettante sconfitte. Eppure questa volta sembrava che la tendenza potesse essere invertita, perchè, nonostante le numerose assenze, a 2 minuti dal termine il Menga ha avuto nei piedi la palla della vittoria. Ma la sorte aveva scritto per noi un altro finale.
Il match è equilibrato sin dalle prime battute, 2 squadre molto compatte a confronto, che si studiano, si chiudono e poi tentano di ripartire. Nel primo quarto d'ora c'è più Fandango, ma i nostri ragazzi pian piano trovano le misure e ritrovano un buon equilibrio. Qualche buon tiro, qualche buono spunto, ma da entrambe le parti poche palle gol concrete.
Il primo vero scossone al match avviene a 4 minuti dalla fine del primo tempo. Fandango calcia in porta una punizione fatastica, disegnata con il pennello, che va ad incastonarsi nell'angolino alto dietro la barriera: Schiara può solo sfiorare, ma che pezzo di bravura, complimenti!
Il vantaggio black rintrona il Menga e nemmeno l'intervallo migliora le cose. Infatti alla ripresa del gioco ci facciamo trovare molli e impreparati, e in pochi minuti Fandango raddoppia, sfruttando al meglio un buon contropiede: palla dalla nostra sinistra a destra, taglio in mezzo e gol. 0-2.
Il Menga fa grande fatica a creare azioni da gol, le rifiniture di giornata sono scadenti, con lultimo passaggio sempre sbagliato o regalato all'avversario. I bomber non hanno lo smalto dei giorni migliori e anche lo spunto personale, tra i nostri uomini più offensivi, è arma ben poco incisiva.
Eppure i bianco-blu trovano anche oggi nervi e carattere per rimettere a posto le cose. Faber prima manda a lato di poco con una buona incornata di testa, poi, intorno al 17°, trova la zampata giusta in mischia per riaprire il match, segnando un gol pesantissimo.
L'1-2 ci da nuove energie e toglie a Fandango la sicurezza mostrata sino a questo punto; il Menga spinge, non crea tantissimo, ma attacca, gira la palla, corre e ci prova. Il pareggio arriva dopo tanta fatica, ma, cazzo, arriva! Schino gonfia la rete da fuori area con una fucilata che si va ad infilare alla destra del portiere, ecco il 2-2 al 30°!
L'inerzia sembra dalla nostra, infatti dopo appena 2 minuti il Menga ha la palla del K.O.: Schino resiste ad un fallo a centrocampo, apre sulla destra dove Verdo può ingranare la quarta e arrivare davanti alla porta, purtroppo il nostro motociclista, dopo aver corso mille e mille chilometri per tutto l'incontro, non trova la lucidità necessaria e spara alto. Altissimo.
La legge del calcio è spietata, implacabile e bastarda. Chi sbaglia paga. E nel caos di un finale convulso, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, ad un minuto dal termine, sbagliamo ad uscire sul portatore di palla, scopriamo il fianco e ci facciamo male da soli. Fandango fa girare bene il pallone e trova con un buon cross basso l'attaccante dentro l'area, che con un bel colpo di tacco anticipa marcatore e portiere.
Nel recupero saliamo tutti all'arrembaggio, ma come spesso capita, questo non porta al pari, ma solo ad un altro gol in contropiede che non rende giustizia alla nostra partita e aumenta immeritatamente il divario. 4-2 finale che brucia tantissimo, fa male e segna la prima sconfitta per il Mengaroni.
L'avversario, a cui vanno i nostri complimenti, è stato bravo, confermando le doti che gli hanno concesso il titolo dello scorso anno: velocità, cinismo e piedi buoni. Purtroppo noi, pur non giocando male e rischiando anche di vincere, abbiamo sofferto troppo la mancanza o la poca incisività dei nostri uomini.
Abbiamo giocato alla pari, è vero, ma di nuovo abbiamo perso. Dobbiamo per forza migliorare ancora e, come sappiamo, l'unico modo per farlo, l'unico modo che conosciamo, è rimboccarci le maniche, rialzare la testa e ricominciare a correre!
Forza Mengaroni!!

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