lunedì 22 aprile 2013

Commento Ventiduesima Giornata

Brutti ma primi: forza Menga!!

Enomet - A.C. Mengaroni :  4 - 5

Ci sono partite poi che non ti spieghi. 
E ti chiedi come puoi avere un attacco da oltre 100 gol e fare tanta fatica per buttarla dentro, come puoi avere un uomo di vantaggio in campo e subire il palleggio avversario, come può Drink Team perdere 6 punti di vantaggio in 3 partite e non vincere il girone, come puoi giocare tanto male e non perdere... e addirittura finisci per vincere e conquistare il primo posto.
Te lo chiedi e puoi solo risponderti che tutto questo è il Menga, squadra dai mille volti e dalle mille contraddizioni. Squadra camaleontica, incostante, altalenante, spregiudicata. Che ti fa urlare, imbestialire, morire di crepacuore. Ma ti diverte, ti appassiona, ti esalta.
Venerdì sera a Rosciano i pesaresi affrontano Enomet, formazione appesa ad una flebile speranza di salvezza, determinata a vendere cara la pelle pur di giocarsi l'ultima chance di salvezza. Il Menga parte bene e in attesa di buone notizie dagli altri campi sembra andare subito vicino al vantaggio. Nei primi minuti il gol sembra quasi scontato e i fanesi non fanno molto per impensierire la nostra retroguardia. Ma questo avvio serve ad Enomet per prendere le misure e quadrare le marcature, il Menga invece commette l'errore di sottovalutare l'avversario, pensando di poter vincere con un filo di gas. Male.
La partita infatti cambia nettamente, perchè sfruttando una rimessa laterale Enomet segna, mettendo in crisi le certezze pesaresi. A dire il vero la difesa fanese non sembra imperforabile, ma in attacco prendono fiducia e campo, diventando più pericolosi e tenendo i nostri uomini in apprensione. 
Il Menga comunque sa di dover vincere e si butta disperatamente alla ricerca del gol. Dopo alcune occasioni mancate di un soffio, Burro si guadagna un rigore nettissimo e va sul dischetto. Il portiere respinge, ma Turro come un falco si avventa sul pallone e insacca il pari. 1-1 al 18°.
Il Menga perde temporaneamente Massi per infortunio, ma dopo poco trova con Burro il secondo gol e il meritato vantaggio. A 15 minuti dal termine della frazione, Enomet resta addirittura in 7 a causa di un'espulsione sacrosanta per insulto all'arbitro. L'incontro sembra in discesa, appunto ...sembra. 
Purtroppo, come altre volte, non siamo bravi a gestire la superiorità numerica. Perdiamo riferimenti e pian piano l'avversario prende coraggio, crede nell'impresa e dimentica l'espulsione, fino a trovare il pareggio su calcio di punizione, che sigla il 2-2 alla fine del primo tempo.
Nella ripresa arriva la notizia che Fandango ha battuto Drink Team e il Menga sa di dover portare a casa almeno un pareggio per non finire terza. Burro ci riporta subito in vantaggio con un gol rocambolesco, ma non abbiamo nemmeno il tempo di tirare il fiato che Enomet pareggia, siglando un eurogol dalla trequarti direttamente nell'incrocio.
Accusiamo il colpo, fatichiamo a ritrovare le distanze e perdiamo lucidità. Enomet gioca meglio, fa girare palla e in alcuni frangenti ci fa correre a vuoto. E siamo in 8 contro 7... da non credere!
Non solo, ancora su punizione la formazione di casa trova addirittura il +1, colpendo con un bolide centrale sul quale forse avremmo potuto fare di più. Dopo poco avrebbe anche l'occasione di raddoppiare il vantaggio, ma questa volta Schiara è bravo a respingere l'assalto.
Ormai il match è come un dialogo tra ubriachi, assolutamente senza logica: si corre in campo senza troppo ragionare, l'ordine tattico va a farsi benedire e lo spettacolo è tra i peggiori. Ma lo spettacolo può attendere, c'è altro a cui pensare: il Menga non può perdere e deve trovare il gol. Ci proviamo più volte, ma puntualmente sbagliamo nel costruire l'azione o il portiere avversario è bravo a salvare la propria porta.
Dai e dai, però, il pari arriva: Burro si carica la squadra sulle spalle, stoppa sulla trequarti, si porta la sfera sul sinistro avanzando fino al limite e infila con un diagonale imparabile il portiere. 
Mancano 10 minuti, il pari ci basta, ma dobbiamo mettere il primo posto al sicuro. Continuiamo a spingere e finalmente, a partita quasi terminata (era ora!), troviamo il modo di far girare palla e sfruttare l'uomo in più.
Gli ultimi minuti sono di marca pesarese e finalmente arriva il vantaggio: Bure si inserisce bene dal centrocampo e, ben servito, trafigge il portiere dal limite segnando di sinistro il liberatorio 5-4. Dai!
Nel finale potremmo anche arrotondare, ma forse, vista la grande fatica, non lo meritiamo. Dobbiamo invece fare i complimenti all'avversario per la tenacia e quindi è il caso di accontentarsi, di perdere secondi preziosi e gestire fino al fischio finale.
Finalmente siamo primi, forse più per demerito altrui, forse con un pizzico di fortuna, ma di certo i nostri punti ce li siamo meritati tutti, quindi a testa possiamo andarne fieri.
Purtroppo, al di là della mera soddisfazione, nulla ci resta e non c'è motivo di esaltarsi troppo. La fase cruciale del campionato deve ancora iniziare, nelle prossime 3 partite si decide una stagione intera e un solo passo falso può costare tremendamente caro.
Quindi piedi per terra, palle quadrate e tanta umiltà: bisogna continuare a correre, a soffrire e puntare a fare sempre meglio. 
I quarti di finale ci attendono e i prossimi avversari non ci lasceranno vita facile.
Complimenti ragazzi, ma stringiamo ancora i denti. Fino alla fine.
Forza Mengaroni!!

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