lunedì 28 novembre 2011

Commento Sesta Giornata

Menga cuore e orgoglio, conquistati i 3 punti

A.C. Mengaroni - PES 2009  :  4 - 3

Partita da manicomio per un Menga pazzo e incosciente, capace di offrire il peggio e il meglio di sè in soli 70 minuti, per poi vincere di misura grazie ad una ripresa combattuta con spirito guerriero.
Nel freddo pomeriggio di Fenile il Menga ospita il fanalino di coda del girone, sperando di lasciarsi alle spalle i problemi delle ultime settimane segnate da 2 brutte sconfitte consecutive. Purtroppo l'attesa svolta sembra non arrivare ancora, perchè nel primo tempo i padroni di casa giocano contratti e timorosi, in affanno e con poche idee.
PES non è il Metal, ma il Menga ha il grande dono di far sembrare tutti molto forti, così tra disattenzioni e grossolano errori gli avversari infilano Dani per ben 3 volte nei primi 20 minuti. La situazione si fa preoccupante, anche gli uomini più esperti sembrano perdere la bussola, anche l'ultima in classifica sembra giocare meglio dei menghini, anche il tiro più semplice verso la porta sembra una delle 12 fatiche di Ercole.
Il gol è un miraggio, si costruisce (pochino) ma non si segna, e come Sisifo col proprio masso il Menga sembra sempre ad un passo dalla meta, tanta fatica per poi tornare, inesorabilmente, al punto di partenza, a un deprimente nulla.
Ma non può essere questo il Mengaroni, non ci si può arrendere senza combattere, non si può accettare un'altra sconfitta. Così i pesaresi tirano fuori le palle e piano piano, contrasto dopo contrasto, pallone dopo pallone, qualcosa sembra cambiare, il vento che gelava i piedi inizia a soffiare alle spalle, spingendo il Menga sempre più avanti.
Negli ultimi 10 minuti del primo tempo i padroni di casa vanno più vicini alla rete e l'occasione di riaprire il match arriva grazie ad un rigore quasi allo scadere. Faber, al rientro dopo un lungo stop, si presenta sul dischetto calciando discretamente, ma il portiere si allunga bene e va a bloccare nell'angolo basso alla propria destra. Non gira, porca vacca non gira.
Ma poco importa, il Menga ci crede e continua a spingere anche nel secondo tempo. A riaccendere la luce ci pensa Massi che si fa perdonare un errore decisivo nel primo tempo con un gran gol: stop al limite dell'area e sinistro sul palo opposto. 1-3, siamo vivi e la partita è appena iniziata.
In campo c'è determinazione, ma non si vedono grandi giocate e sono perlopiù gli errori altrui a fornire buone occasioni, come accade intorno al 15°, quando il portiere ospite, dopo aver parato un paio di ottimi tiri, si lascia sfuggire una palla alta sulla riga di porta; Faber è bravo a crederci e lesto ad anticiparlo ed anche lui timbra il cartellino facendosi perdonare l'errore dal dischetto. 2-3, bisogna crederci.
Si vive di entusiasmo, il Menga ne ha tanto mentre PES inizia ad avere paura, arretrando il baricentro. I pesaresi giocano con 2 punte e tutto il centrocampo riversato in attacco, il duo difensivo è costretto all'1 contro 1, ma è una saracinesca sempre puntuale nelle chiusure. Non passano nemmeno 5 minuti che si arriva dal secondo al terzo gol: Massi calcia benissimo una punizione dai 15 metri e il pareggio è cosa fatta.
Ma al Menga non basta, perchè le birre piccole da quelle parti non piacciono a nessuno, o una pinta o niente! Così l'assetto rimane sbilanciato e la grinta aumenta ad ogni minuto che passa, la squadra non gioca bene, ma non molla un centimetro, sputa sangue, e l'avversario ha vita dura.
Il lavoro paga e i ragazzi raccolgono i frutti del loro sforzo a meno di 10 minuti dal termine, quando Massi valorizza un ottimo taglio di Bizzo dietro la difesa: l'assist è al bacio, lo stop e la conclusione non sono da meno, così il nostro biondino sigla il meritato vantaggio.
Gli ultimi minuti sono una sofferenza, il Menga avrebbe la palla per chiudere il match mentre PES trova 2 buone punizioni dal limite, ma nessuno riesce più a segnare e il triplice fischio regala ai pesaresi 3 punti d'oro. Complimenti ragazzi!!
Abbiamo dovuto toccare il fondo per ritrovare lo spirito e la grinta di un tempo. Il cammino non sarà facile e questa vittoria non può darci nè tranquillità nè facili prospettive, però la strada sembra essere quella giusta: non perdiamo la bussola e manteniamo la rotta, solo fatica e sudore ci porteranno lontano.
Forza Menga, le palle ci sono, l'orgoglio anche, ...ora ci servono i punti!!

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