lunedì 20 aprile 2015

Commento Ottavi di Finale

E oltre l'abisso... il Menga!

Futura 98 - A.C. Mengaroni :  5 - 6

Affondati, annegati, sconfitti. Quasi. Sì cazzo, quasi.
Appena prima della fine il Menga è risorto, per ben 2 volte, la Medusa è rinata con forza, disperazione e coraggio. E ha vinto.

Nell'assurdo campo di Gimarra, dove la linea dell'area di porta è trasparente, dove le porte sono quelle di un campo di calcio a 11 e dove la lunghezza supera di poco quella di un calcio a 5, il Menga parte con timidezza. Pronti via e in 2 minuti è subito in svantaggio. Triangolo fuori area e attaccante che trova lo spazio per il tiro buono che si insacca nell'angolo opposto.
Capitan Gennari non ci sta e cerca di scuotere subito la squadra, prova la discesa solitaria e dopo aver fatto a sportellate con l'avversario scarica un bel sinistro che va però ad infrangersi sul palo.
Il Menga non è però tonico, forse paga le nuove dimensioni del campo, fatto sta che i padroni di casa paiono più reattivi, più aggressivi e anche più pericolosi. Il campo non permette gioco a terra, quindi le due formazioni si accontentano di lanciare alla ricerca degli attaccanti.
Dopo inutili tentativi di pareggiare, è invece il Futura a raddoppiare, con una bella punizione che sorprende eccessivamente il nostro portiere. Il 2-0 è una bella botta, ma ancora c'è tempo per risistemare le cose, di certo serve qualcosa in più.
Ci pensa Bure a infondere coraggio ai compagni trasformando splendidamente una punizione da posizione molto defilata. Il sinistro è magico e l'incrocio dei pali opposto viene spolverato dalle ragnatele. 2-1 e tutti alla ricerca del pareggio!
Ma il Menga sembra una pallina nel flipper, si sbatte da una parte all'altra, ma sembra girare a vuoto, sballonzolato a destra e a sinistra alla ricerca di un varco che non arriva mai. Sul finale del primo tempo, dopo una buona parata di Vetri che salva la porta, è però il Futura a colpire ancora, confermando la bontà di questo suo avvio di gara. Grandi colpe vanno anche alla nostra difesa, sorpresa su calcio piazzato, con Bure che si perde la marcatura e lascia l'attaccante libero di insaccare di testa.
Arriva la fine della prima frazione e sul 3-1 per i padroni di casa la partita è quasi segnata. Il Menga ha l'acqua alla gola e non ha più forza per tirarsene fuori. Non si percepiscono grandi energie per reagire, la situazione è piuttosto disperata.
Ma di Menga stiamo parlando, signori miei. Gente di razza. E di cosa stiamo parlando lo si vede appena rientrati in campo. 10 minuti per cambiare la storia, 10 minuti per tornare in partita. Tutti hanno il fuoco negli occhi e la rabbia in corpo. 
Pollo trascina la squadra al pareggio, prima con un siluro su punizione che non lascia scampo al colpevole portiere, poi con un gran gol di sinistro dopo aver ubriacato il proprio marcatore. 3-3 e si riparte da capo.
Nel secondo tempo la differenza è evidente, il Menga preme, pressa, ringhia, tira. Il Futura è intimidito, prova qualche sortita ma soffre molto di più l'avversario. I pesaresi arrivano al tiro ripetutamente, purtroppo senza precisione. In questo momento di buona inerzia, a metà del secondo tempo, è però ancora la squadra di casa a tornare avanti, sfruttando un patatrac difensivo sulla linea di fondo, dove l'attaccante avversario anticipa marcatore e portiere, la palla rotola lungo la linea da sinistra a destra, colpisce il palo ed entra in rete senza che Borvo riesca a cacciarla fuori. 4-3, ma niente paura, ancora c'è una vita!
E infatti il pari arriva poco dopo ed è ancora Bure ad andare a segno con un break strepitoso. Anticipa il proprio attaccante prima del centrocampo, salta un altro uomo in velocità e da fuori area esplode un tiro fantastico sotto la traversa. 4-4!
Mancano all'incirca 10 minuti e la sensazione è che il prossimo gol possa assegnare la vittoria. Il Menga sembra avere una buona spinta, Pollo e Berto davanti impegnano la retroguardia con costanza, Gennari è bravo a sdoppiarsi in interdizione e in spinta offensiva, arrivando più volte alla conclusione. La difesa sembra aver trovato le misure e grossi rischi non paiono essere in vista.
Ma al 65° arriva un colpo tremendo. Al limite dell'area l'attaccante avversario trova uno scarico buono, il centrocampista che arriva al tiro indovina una traiettoria rasoterra micidiale nell'angolo alla destra di Vetri. Mancano meno di 5 minuti e siamo ancora sotto, è quasi la fine.
Questa volta la botta è durissima, è un treno in corsa sul mento che fa male, tanto male. Il Futura pensa di avere la vittoria in pugno, pensa che il Menga sia finalmente morto, finalmente sconfitto. 
Ma il Menga risorge di nuovo, la Medusa è ancora viva, le sue serpi sono ancora più cattive e il suo sguardo torna a pietrificare ogni nemico.
Solo 5 minuti di splendida follia agonistica, tanto brevi quanto intensi, tanto sofferti quanto meritati.
Con una forza ancestrale il Menga prova il tutto per tutto e dopo soli 120 secondi è Verdo a regalarci il 5-5, con un sinistro radente su cui nulla può il portiere avversario. Non è finita, perchè non c'è nemmeno il tempo di battere a centrocampo che in un lampo siamo di nuovo all'attacco: Pollo si libera e va al tiro centrando lo specchio, l'estremo difensore respinge con un miracolo, ma nulla può sulla ribattuta di Berto che di testa insacca il sesto gol del vantaggio.
Ora mancano 2 minuti di recupero che si chiudono con un sontuoso intervento difensivo di Bure, che salva il risultato e consente a tutti di liberare un urlo incredibile di gioia. Siamo ai quarti, siamo ai quarti!!


E adesso nel mirino c'è la Borgaccese. Non molliamo un cazzo ragazzi, siamo un gruppo fantastico!

Forza Mengaroni!!

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