lunedì 24 novembre 2014

Commento Sesta Giornata

Desolazione e rabbia. Il Menga sprofonda a Loreto.

E.L. Morselli - A.C. Mengaroni :  2 - 1

Non c'è luce in fondo al tunnel. Solo buio, buio denso e profondo. E incubi.

Il Menga giochicchia un tempo, non morde e non alza il ritmo, senza fame e senza coraggio. Ma tiene il campo e tiene discretamente lo 0-0, concedendo al Morselli solo un palo, dopo una grande parata di Ale, e qualche tiro fuori dallo specchio.
Davanti siamo poco pericolosi, qualche buona occasione per andare al tiro ci sarebbe, ma al portiere arrivano solo palloni che gli rotolano lentamente tra le braccia. Coefficiente di pericolosità nullo: facciamo paura come un bimbo a Carnevale. 
Archiviamo quindi il primo tempo. All'intervallo si chiede più grinta, più ferocia, più pressing e più incisività.
Detto fatto, i primi 10 minuti sono un disastro. 
Morselli ci schiaccia nella nostra metà campo e alla fine trova il vantaggio su punizione.
Serve una sberla per svegliare il Menga, bell'addormentato, per non dire rincoglionito. Ed ecco allora che i nostri ragazzi cambiano marcia. Appena 2 minuti dopo lo svantaggio, Pollo ha sui piedi la palla del pari, ma davanti al portiere gli calcia incredibilmente addosso.
Ferro mette in ebollizione l'adrenalina e pian piano cresce di tono, facendo salire la squadra, trovando buone sponde e qualche discreto spunto. Proprio su una sua bella giocata intorno al 20° della ripresa arriva il meritato pareggio: Ferro protegge bene sulla sinistra, la palla arriva a centro area, viene respinta e Gennari, oggi al rientro, battezza l'esordio con un gran gol al volo dal limite dell'area: 1-1.
Il Menga comanda ora la partita, spinge e attacca alla ricerca della vittoria. Ferro diventa un demonio, colpisce un incredibile incrocio dei pali, lotta come un leone e regala al pubblico 2 splendide conclusioni in rovesciata che vengono murate dalla difesa. Sembra mancare poco al vantaggio, invece, di nuovo, tutto ci si rivolta contro.

L'arbitro Polidori ancora una volta (contro di noi ormai è un'abitudine) diventa protagonista: espelle Baio per doppio giallo per una mancata distanza su punizione, quando è evidente che l'avversario gli calcia addosso per farlo ammonire senza dargli il tempo di allontanarsi. Un minuto dopo un avversario gli bestemmia in faccia, ma fa finta di non sentire. Da lì in poi non ha più la partita in mano, ovviamente.
In 7 contro 8 il Menga continua comunque a giocare bene, chiude e riparte, arriva al tiro. La fortuna ancora una volta ci gira le spalle e su un grande siluro di Ferro è ancora il palo a negarci il gol. L'inerzia sembra dalla nostra parte, ma un'interruzione di 5 minuti per un infortunio al 33° ci spezza ritmo e gambe.

Il gioco riprende con ancora 2 minuti da giocare, ma forse siamo molto stanchi e su corner perdiamo la marcatura, concedendo il secondo gol.
Nei minuti di recupero ancora un paio di nostre conclusioni che sibilano a fil di palo e scivolano sul fondo, ma niente di più, anche oggi abbiamo perso.

La classifica piange e il Menga trema. Il momento è durissimo, tutti i nostri sforzi non bastano. 
Non segniamo, non vinciamo, non riusciamo più a scrollarci di dosso questa maledizione.
In attesa di un esorcista, tutto quello che possiamo fare è rimboccarci le maniche, lavorare duro e tentare di fare di più. Quanto fatto fin qui non basta, è evidente e sia chiaro per tutti.
Troppo superficiali, troppo ingenui, troppo nervosi. Anche le troppe espulsioni e i troppi cartellini sono specchio dei nostri difetti.
Ci aspetta fatica e dolore, sudore e disperazione. Ma dobbiamo venirne fuori, dobbiamo lottare, dobbiamo combattere. Siamo soli contro tutti, su una strada lunga e difficile. 
"Day and night, you gotta fight to keep alive. It' a long road..."
 Forza Mengaroni!!

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