lunedì 25 marzo 2013

Commento Diciannovesima Giornata

Tremendi!!

Real Borgaccese - A.C. Mengaroni :  7 - 6

Per mezzora si vede il Mengaroni più bello della stagione, poi si spegne la luce e la squadra esce di scena.
Incredibile partita a Tre Ponti, il Menga parte attento e concentrato, diligente nell'applicare le indicazioni tattiche e determinato a fare risultato. Nei primi 5 minuti il portiere avversario è subito costretto a 3 difficili interventi, ma una favolosa triangolazione Burro-Turo-Burro mette il Bomber solo davanti la rete e nessuno può opporsi al vantaggio: 1-0.
Al quarto d'ora arriva anche il raddoppio, grande assist di Patro al debutto in porta, Burro stoppa sulla trequarti avversaria, salta l'avversario con 2 finte e infila il portiere da fuori area incrociando da sinistra a destra: eurogol, 2-0.
Dopo un'altra manciata di minuti è Massi a segnare il tris, slalom a centrocampo, accelerazione e tiro come ai vecchi tempi, sinistro chirurgico sul palo opposto e splendido 3-0. Ma il Menga non è sazio, dopo pochi attimi Burro va in pressing e "fa la foto" al difensore avversario mentre cerca di allontanare il pallone, la palla colpisce la traversa e batte a terra... dentro? Fuori? L'arbitro la vede dentro: 4-0!!
Al 25° arriva anche il 5-0, grazie a Turro che riprende palla a centrocampo, avanza fino al limite e infila di destro nell'angolo basso. Grandissimo Menga, sembra una partita chiusa, ma l'incredibile deve ancora arrivare.
La Real trova una punizione a 8 minuti dal riposo, sulla battuta Borvo la pizzica di testa e realizza un autogol.
Al 35° arriva anche il 5-2 in seguito ad una banale disattenzione difensiva e la sicurezza tenuta per tutto il primo tempo inizia a sgretolarsi.
Per fortuna si va al riposo, nella speranza di riordinare le idee e di rifiatare. Invece il rientro in campo è un vero incubo, in 10 minuti il Menga butta via la partita, permettendo al Borgaccio di rientrare nel match e di segnare 2 reti. Sul 5-4 la squadra è in balia degli eventi, non ci sono cambi adeguati per far rifiatare il centrocampo e quando un paio di difensori sono costretti ad uscire temporaneamente per piccoli infortuni, la difesa non trova più le giuste marcature.
Si corre a vuoto e a metà ripresa arriva lo scontato pareggio, con i padroni di casa in assoluto dominio dell'incontro. Inspiegabilmente il Menga non esiste più, gli uomini in campo non sono più squadra, ognuno si muove isolatamente e tutte le indicazioni tattiche sono dimenticate. Sul 5-5 la partita sembra tornare più equilibrata, ma è una sensazione effimera, perchè proviamo a ragionare e a gestire meglio la palla, ma non ci riusciamo, ormai anche gambe e polmoni ci hanno abbandonato.
Non ci sono più energie per controbattere le offensive avversarie, il cervello è in tilt e la vista è annebbiata dalla fatica, eppure Massi ha una scintilla e trova un'ottimo spunto sulla sinistra, provocando un autogol nella difesa nemica e regalandoci un nuovo vantaggio. Dopo 2 minuti Burro avrebbe anche la palla per raddoppiare, ma anche lui dimostra zero lucidità sprecando tutto incredibilmente.
Gli ultimi 9 minuti sono il frutto di questo incontro da paura: il Menga non ne ha veramente più, la Real continua a crederci e a spingere, le basta buttare palloni in area per crearci problemi. Infatti in un baleno con assoluta facilità trova i 2 gol che le servono per vincere, sfruttando errori e disattenzioni incredibili da parte nostra.
A nulla servono gli ultimi 3 minuti di recupero che il Menga trascorre al limite dell'area avversaria, l'ultimo assalto non porta gol e la Real porta a casa i 3 punti. Ma non c'è nulla a cui aggrapparsi, non ci sono appigli o scuse, i biancoblu ormai non erano più in partita e tornano a casa con un assurdo rammarico.
Ci sono molte spiegazioni per questa debacle, pochi cambi, infortuni durante l'incontro, un nuovo portiere al debutto... ma nessuna giustificazione valida. In vantaggio di 5 gol non si può perdere, qualunque cosa succeda in campo la partita va giocata e gestita in modo diverso.
Inutile piangersi addosso, ma non si può rimanere indifferenti. Non possiamo fare altro che rimboccarci le maniche e ripartire da quella splendida prima mezzora, tanto perfetta che non poteva essere reale. Forse quaggiù noi abbiamo peccato di superbia, forse lassù il Dio del calcio ha peccato d'invidia, e siamo stati puniti severamente.
Ora il campionato entra nel vivo, ora il gioco si fa duro... siamo pronti a giocare? siamo pronti ad essere duri?
Forza Mengaroni, cazzo!!



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