domenica 28 ottobre 2012

Commento Seconda Giornata

Ancora poco Menga, Fandango punisce e si aggiudica il derby

Fandango - A.C. Mengaroni :  3 - 2

Dopo il pareggio d'esordio che aveva fatto rilevare ancora diverse lacune nel gioco dei nostri ragazzi, arriva purtroppo una prestazione deludente che solleva altre perplessità e che non risponde positivamente a chi si aspettava una prova di livello.
Pronti, via... e in 5 minuti siamo subito sotto! Come all'esordio è una grave disattenzione a regalare il vantaggio agli avversari, a centro area viene dimenticato l'attaccante di Fandango, il quale, dopo essere stato prontamente servito, ha il tempo di stoppare e tirare a rete: fortuna sua che il tiro sbilenco sorprende il nostro portierone, che per poco non riesce nel miracolo.
In campo il Menga fa grossa confusione, gli avversari si disinteressano della manovra e lasciano portare palla a noi fino a metà campo, per poi ripartire veloci ad ogni nostro errore. E' così che intorno alla metà del primo tempo, dopo minuti di imprecisione, passaggi fuori misura e azioni poco convincenti, Fandango ci punisce per la seconda volta: l'esterno avversario salta un uomo in posizione centrale, si defila sulla destra vincendo il duello in velocità con un secondo e guadagnando il metro di vantaggio per tirare in porta. Il diagonale è preciso sul palo opposto, Andri non può nulla e dopo 17 minuti abbiamo già preso 2 gol. E che cazzo!!
Fessi sì, ma pirla no. Il Menga non ci sta, in campo c'è gente di carattere e perdere così non si può, senza nemmeno giocarsela. La seconda metà del primo tempo è il nostro momento migliore, la squadra, ancora poco ordinata e in difficoltà in fase di costruzione, gioca con determinazione e rabbia, incrinando pian piano il muro avversario. Con qualche buon triangolo si arriva ad un paio di conclusioni pericolose e su punizione siamo sempre pungenti.
Ma è Burro a riaprire il match, quando al 30° segna un gol dei suoi: riceve spalle alla porta al limite dell'area, si gira in un fazzoletto bruciando il proprio marcatore e andando alla conclusione, palla nell'angolino basso e 2-1.
C'è ancora tanto Menga prima dell'intervallo, perchè Turo ha nei piedi due buone palle per il pareggio, che sfilano a lato di un pelo, e Baio fa la barba al palo su punizione. Finisce la prima frazione, pesa lo svantaggio, ma le qualità per riprendere in mano l'incontro sembrano pian piano venire fuori.
Invece la ripresa è un mezzo disastro, perchè là dove si doveva fare di più, si cade colpevolmente.
Fandango prova a darci una mano restando in 7 dopo 10 minuti, l'attaccante insulta l'arbitro e si fa espellere, ma la superiorità numerica accende solo speranze effimere, perchè Fandango si compatta maggiormente alzando un fortino davanti alla porta.
Con un uomo in più si dovrebbe far girare la palla, aprire le maglie avversarie e sfruttare gli spazi, ma il Menga fa solo un gran casino, ragiona poco e a tratti sembrano addirittura gli avversari a giocare meglio. Certo attacchiamo, ma a testa bassa, ognuno in modo individuale, senza gioco di squadra, lanciando spesso il pallone.
Si cerca sempre la punta, senza avere la pazienza per far correre gli avversari e punirli, brutto gioco, ma al tiro un paio di volte ci arriviamo, senza fortuna.
Burro su punizione timbra il palo, la palla corre davanti alla riga ed esce dalla parte opposta, ...anche un po' di culo in più non farebbe male!!
E quando nessuno se lo aspetta, arriva il terzo gol di Fandango: il Menga è tutto fuori posizione alla ricerca del pareggio, con troppa foga interveniamo sempre senza temporeggiare, ci saltano, si liberano e vanno al tiro, sulla riga di porta Bure si para il volto toccando la palla con la mano, l'arbitro fischia rigore, ma, ahimè, il rigore non c'era. Mano a protezione del viso e soprattutto attaccata al corpo.
Fandango non sbaglia, anche se Andri per poco non intercetta il penalty. 3-1 al 27° del secondo tempo.
Ovviamente i nervi sono a fior di pelle e purtroppo perdiamo la testa, cominciando ad urlare e a rimproverarci tra noi: questa, oltre ad essere la cosa peggiore della partita, è la prova che la partita è persa. 
Eppure Berto a 2 minuti dal termine riesce a riaccendere una speranza, siglando un contestato 3-2. Su di lui c'è fallo netto da rigore, ma resta in piedi calciando e segnando la rete: l'arbitro fischia subito il rigore, ma appena vede la palla in rete convalida il gol. Certamente per la regola del vantaggio avrebbe dovuto dare gol buono, ma senza fischire prima il rigore, aspettando invece l'esito del tiro.
Ma poco cambia, Fandango resite agli ultimi assalti e il Menga torna a casa con le pive nel sacco.
Punteggio pesante e boccone amaro. Se la sconfitta ci farà bene, questo è tutto da vedere. 
Forse la consapevolezza di avere una discreta qualità in campo ci ha fatto credere che in certe partite non fosse necessario soffrire, stringere i denti, compattarci, essere una squadra. Forse ancora la squadra non c'è, deve trovare i giusti equilibri, conoscersi meglio, rodarsi. Forse non basta avere piedi buoni per vincere le partite. Forse bisogna soltanto non preoccuparsi troppo, rialzare la testa e combattere con più cattiveria. Di sicuro serve una birra per dimenticare in fretta.
A tutti questi forse risponderemo sul campo. Non saremo ancora pronti, ma conosco i miei uomini e so che hanno qualità e palle per ingranare la marcia giusta. Forza Mengaroni!!

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