Real Borgaccese - A.C. Mengaroni : 3 - 3
Arriva il punto che serviva. Arriva la certezza matematica dei playoff, ma svaniscono le certezze costruite dal Menga nel 2015. Un punto buono per la classifica, ma un grande rammarico per una vittoria buttata, per una prestazione sottotono e per una squadra apparsa stanca e sfibrata.
A Tre Ponti il Menga affronta la capolista consapevole di dover vincere per mantenere il quarto posto e quindi il vantaggio di giocarsi gli ottavi in casa. Ma il rapido vantaggio procurato da Pollo su punizione dopo pochi minuti, mette le basi per una gara di rimessa e di attesa, che non maschera affatto le lacune di gioco ormai evidenti.
Seppur il primo tempo appaia abbastanza combattuto, in realtà è la Real a fare gioco, il Menga si limita a cercare il contropiede o a lanciare la palla in attacco, nella speranza che qualcosa succeda. La capolista attacca a testa bassa, creando momenti di vera apprensione per la nostra retroguardia, che comunque regge l'urto difendendosi con ardore.
Il secondo tempo è, se possibile, ancora peggio del primo. Il Menga è barricato nella propria trequarti incapace di uscire e di giocare la palla: i nostri centrocampisti, loro malgrado, fungono solo da interditori, alla caccia di palle vaganti, o da difensori aggiunti. Da dietro non giochiamo, scavalchiamo costantemente la zona nevralgica del campo, frettolosi e intimoriti. Non esiste una trama di gioco, né passaggi ragionati o finalizzati alla ricerca della giocata migliore. Ci sono solo apprensione e paura, e voglia di non mollare il gol di vantaggio.
Forse sarebbe servito il pareggio di Borgaccio per scuoterci, invece arriva il nostro raddoppio. La difesa avversaria buca clamorosamente un palla a centrocampo, Pollo può raccogliere e correre velocissimo verso l'area avversaria. Appena fuori dal limite inventa un gol formidabile di punta direttamente nell'angolo basso: 2-0 Menga.
Solo qualche minuto dopo il nostro bomber viene scalciato in area e si guadagna un calcio di rigore: lui stesso va sul dischetto, la conclusione viene parata, ma Verdo è lestissimo ad insaccare la palla vagante e a segnare il terzo gol.
Sul 3-0, al 20° della ripresa, la partita sembra chiusa. Ma la Real è indomita e ci schiaccia sempre più in difesa. Il Menga ormai non gioca più, solo 4 legni e altrettanti miracoli di Vetri salvano la nostra porta.
Ma a 15 dal termine gli avversari trovano un fortunoso gol che riapre il match: la palla respinta ancora una volta dal nostro portierone rimpalla sulla schiena di un avversario e finisce in rete.
Il Menga accusa il colpo, o forse non lo accusa proprio, perché continua a subire incessantemente il gioco altrui. Nemmeno l'espulsione di un difensore avversario cambia l'inerzia, la Borgaccese spinge sull'acceleratore, il Menga subisce ininterrottamente non sfruttando il vantaggio numerico e nel giro di 5 minuti ne prende 2.
Il primo arriva su calcio piazzato, ben battuto e imparabile. Il secondo su conclusione da fuori che si insacca precisa nell'angolo basso. Per fortuna la partita è finita, restano 4 minuti di recupero dove il Menga prova a rialzare il baricentro, ma senza pungere e senza costruire nulla.
Termina 3-3 una partita rocambolesca, quasi vinta, ma mai dominata, forse nemmeno mai giocata, semplicemente molto fortunata. Resta buono solo il punto conquistato che ci porta ai playoff, nulla più.
Termina 3-3 una partita rocambolesca, quasi vinta, ma mai dominata, forse nemmeno mai giocata, semplicemente molto fortunata. Resta buono solo il punto conquistato che ci porta ai playoff, nulla più.
Il Menga evidenzia grossi problemi di gioco, ormai le trame sono inesistenti, si insiste su lanci lunghi nella speranza che davanti qualcuno si inventi qualcosa, ma nella sostanza ormai facciamo gol soltanto su calcio piazzato. Anche la tenuta fisica non sembra delle migliori, alcuni giocatori sembrano sottotono e poco brillanti, con poca gamba e con poca birra.
Situazioni piuttosto preoccupanti alla vigilia del momento topico del campionato: ad aprile sarà vietato sbagliare e partite come queste non potranno ripetersi. Per fortuna ora possiamo godere della pausa per ricaricare le pile, fare un esame di coscienza e cercare di risolvere i nostri problemi.
Speriamo anche che colomba ed agnello non incidano troppo.
Adagiarsi adesso, ridurre la tensione, l'agonismo, la determinazione in questo momento della stagione non è possibile. Dovremmo tornare in campo con una testa, una condizione, un gioco nettamente diversi.
Animo ragazzi, c'è ancora da correre e da sudare. Prepariamoci a lavorare sodo!
Forza Mengaroni!!
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