A.C. Mengaroni - Pantano : 2 - 2 (4 - 6 d. c. r.)
Non ricordo, o non voglio ricordare, nient'altro.
L'unica immagine che si focalizza in testa, che emerge dal buio dove si seppelliscono delusioni e dispiaceri, che piano piano si materializza e illumina ogni cosa, è quel selvaggio mucchio di maglie blu aggrovigliate a terra. Quella massa di uomini urlanti ed esasperati, uniti in un solo abbraccio isterico, stremato, fantastico.
L'unica immagine che si focalizza in testa, che emerge dal buio dove si seppelliscono delusioni e dispiaceri, che piano piano si materializza e illumina ogni cosa, è quel selvaggio mucchio di maglie blu aggrovigliate a terra. Quella massa di uomini urlanti ed esasperati, uniti in un solo abbraccio isterico, stremato, fantastico.
Non c'è nient'altro nella testa. La delusione è lì, tra le pieghe nemmeno nascoste dei minuti che passano, la rabbia e il rimpianto fanno capolino a secondi alterni, ma ogni altra immagine viene respinta e ricacciata nell'abisso.
Non voglio ricordare come e perchè abbiamo preso gol, andando in svantaggio 2 volte, o quante volte avremmo potuto mettere la testa avanti e non ci siamo riusciti. Li abbiamo sempre ripresi, con gli uomini più in forma del momento, con la forza di tutta la squadra, con il carattere, con la grinta, con l'indomabilità che ci ha spinto a crederci fino all'ultimo secondo.
E ci siamo anche illusi, con quel miracolo estremo, di avere finalmente domato la sorte, di avere il vento a favore. Il primo rigore parato ha soffiato sulla nostra fiamma, accendendo le nostre speranze, facendo bruciare il nostro ardore.
Poi tutto il resto che sparisce nell'oblio, quella dannata lotteria che tutto da e tutto toglie, noi a terra e quel fischio assordante che perfora i timpani mentre gli avversari festeggiano.
Possiamo rimproverarci molto o molto poco, dipende dai punti vista. Il rammarico più grande è non essere mai riusciti, nella doppia sfida, a battere l'avversario. Anzi, non essere mai riusciti a metterlo sotto è la nostra colpa. Non siamo mai andati in vantaggio e forse in questo caso chissà...
Ma non ha senso recriminare su quello che sarebbe potuto essere. Quello che invece è, oggi brucia, ma resta indelebile quanto in un questa stagione intensa e appassionante si è costruito. Una squadra fortissima, un gruppo fantastico, un sentimento profondo.
C'è tutto un mondo dietro, una storia, una vita fatta di gente, di amici, di sacrifici, di birre. E se ne vadano a fanculo tutti i coglioni che ci vogliono male, i detrattori che ci insultano dalle tastiere, gli invidiosi cretini che aprono la bocca con la stesso risultato di quando aprono il culo. Se ne vadano tutti a fanculo.
Nella tristezza sportiva del giorno dopo, nell'amaro frastuono del silenzio, oggi c'è quel lampo intenso che ha spaccato Villamarina, quel tuono imperioso che ha travolto tutto, quel mucchio selvaggio di maglie blu aggrovigliate a terra in un solo e potente urlo di gioia. Voglio ricordare solo questo e da questo ripartire.
Grazie di tutto ragazzi, come sempre, grazie e voi e insieme a voi, ne è valsa la pena!
Non so come, quando e perchè, ma non finisce di certo qui.
Forza Mengaroni!!